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Passarono altri Tre giorni di indagini e controlli al ministero della magia. I mangiamorte non  accennavano a rinunciare a cercare l'entrata del loro nascondiglio e l'ansia del trio iniziava ad essere palpabile.

<< Non si arrendono proprio  eh?!>>

Ron era affacciato alla finestra scrutando l'esterno  mentre Harry  stava seduto vicino ad un Hermione intenta a rimuginare sui suoi appunti.

<<  Se ti concentri ancora forse si sentiranno minacciati e scapperanno >> ridacchiò Harry  rimediando un occhiataccia di sbieco dall'amico.  I due vennero interrotti da uno sbuffo non molto controllato di Hermione. 

<< Ancora troppe falle! >> Si scompigliò la chioma già arruffata presa dallo stress.

<< Hermione, se continui cosi ci affumicherai con tutto quel fumo che ti esce dalla testa. Ferma il cervello.>>

la riprese Harry, portandogli una mano sulla spalla. Lei la guardò ancora agitata lasciandosi andare a un sbuffo liberatorio.

<< Davvero Hermione, rischi di farti esplodere la testa>> 

Ron si sedette dall'altra parte, non troppo vicino a lei,sorridendogli.

<< Se voi prendeste le cose più seriamente..>> 

i due ragazzi  si guardarono complici, sapendo già che stava per arrivare uno di quei rimproveri tipici dell'amica.  Fu così che Harry la interruppe mentre Ron le portò la mano sul dordo di quella della ragazza.

<< Hermione, credici noi ci pensiamo. Ma se continui così brucerai l'unico cervello che funziona davvero. >>

e gli sorrise, costringendola a sciogliersi e a sorridere a sua volta.

<<  Avete ragione. Solo che è veramente importante e..insomma non dobbiamo rilassarci troppo.>>

Si lasciò cadere sul divano, permettendo a Ron di togliere tutti i fogli e appunti per poggiarli sul tavolinetto davanti a loro.

<< Sentite, visto che non abbiamo altro da fare,  "leggiamo" il diario?>>

La proposta di Ron sorprese un po', visto che ultimamente sdegnava quel piccolo quadernino.

Alla fine accettarono e si diressero allo studio. 

<< Inizio ad affezionarmi ad Aria, l'ammiro.>>

A quanto pare,il rosso, era in vena di esprimersi. Cosa che i due suoi amici non gli fecero notare ma assecondarono con piacere.

<< Chissà cosa ci riserverà questo nuovo capitolo>>

Disse con sguardo complice verso di loro, che risposero sorridendo. Arrivati nello studio, si sedettero e si lasciarono catapultare nell'ormai famigliare vortice di fumo.

la sala grande si formò davanti a loro, dopo vari intrecci di questo fumo lattiginoso.  C'era un' aria carica di emozione e agitazione tra gli studenti e il trio non ci mise molto a  capirne l'origine. I due ragazzi risero , quasi inconsciamente, ricordando l'adrenalina e l'ansia che pregava la sala prima di una partita. Quella mattina, infatti, ci sarebbe stata una partita di Quidditch, e i loro sorrisi si allargarono a dismisura quando videro il tavolo Grifondoro particolarmente vivace. Harry senti il cuore battere all'impazzata quando realizzò che avrebbe visto il padre giocare. Tale pensiero raggiunse anche Hermione che lo prese a braccetto, sorridente.

<< Era un cercatore vero?>>

Il prescelto annui emozionato, fiondandosi al tavolo Grifondoro. Ron li seguì, curioso di sentire le strategie e le loro considerazioni. Tutti i ragazzi erano intorno a James Potter, il quale, senza troppo contegno, si godeva le attenzioni ed esplicava fiero le sue previsioni sulla partita . Ai suoi lati, Minus e Sirius assecondavano e si godevano tutta quella popolarità. Harry si soffermò a fissare quello schifoso traditore guardare, in maniera a dir poco imbarazzante, il padre come una ragazzina innamorata. Hermione invece cercava Lupin, il quale però non sembrava trovarsi con loro. Notò invece Lily e tirò Harry per la manica, indicandogli la direzione dove si trovava la madre.  Lei non sembrava per niente interessata a tutta quella confusione che aveva contagiato il suo tavolo, al contrario sembrava infastidita. La ragazza vicino a lei sembrava sorridere dell'atteggiamento della amica.

MemoriesWhere stories live. Discover now