Non era semplice. Stavano vivendo pezzo per pezzo la vita di quella ragazza , così lontana e non più sconosciuta. Stavano assaporando sempre di più le sue sensazioni, le sue emozioni ed non affezionarsi era impossibile. Non ci avevano mai parlato, lei non sapeva della loro esistenza e, forse mai l'avrebbe conosciuti ma loro la conoscevano. Sapevano ogni aspetto della sua vita e mano a mano che si introducevano nel suo diario, scendevano sempre più nel profondo del suo cuore.
il suo cuore...
Erano più che certi di averlo sentito andare in pezzi in quella fredda notte di Natale. Come non capirlo? anche il loro cuore aveva percepito il dolore che l'attanagliava, anche se solo in piccola parte rispetto al suo. Harry lo capiva. Non tanto per la morte di sua madre ma per quella di Sirius. Il suo padrino era stata la prima persona a fargli sentire il calore di una famiglia. Per quanto amasse i suoi genitori, non li aveva mai conosciuti e la sicurezza che poteva dare l'amore di un famigliare la poté conoscere solo da Sirius. Per Aria sua Madre era tutto come Sirius lo era per Harry. Avrebbe mai superato il dolore? no, Harry lo sapeva. Il dolore non scompare mai, si affievolisce ma non se ne va, sarà il tuo fedele accompagnatore per tutta la vita.Rimasero in silenzio nello studio, stanchi e sofferenti. Avrebbero voluto scoprire cosa fosse successo poi alla, ormai, loro amica ma questa volta il diario aveva succhiato loro parecchie energie. La mattina seguente vennero svegliati da un brontolante Kreacher, il quale non concepiva il loro comportamento cosi poco dignitoso da farli dormire sul pavimento dello studio. Si erano addormentati li e le loro schiene ne pagarono le conseguenze. Fecero colazione in silenzio, le emozioni di Aria si facevano sempre più influenti su di loro come anche l'assorbimento di energie. Quella mattina però partirono lo stesso alla volta del ministero. Settembre era sempre più vicino e loro non avevano ancora fatto progressi, se non in direzione del Diario.Fu di nuovo una giornata infruttuosa, del vecchio rospo in rosa nessuna traccia l'umore dei ragazzi era ancora più cupo. Ron si lasciò cadere sul divano esausto, seguito da una nervosa Hermione e un impaziente Harry.
<< Hermione dovremmo provare uno dei tuoi piani.>>
esordì il prescelto. Hermione schiuse leggermente le labbra sorpresa per poi serrarle e rispondere.
<< Harry non possiamo è ancora troppo presto. Abbiamo troppe falle ancora, troppi margini di errore..>>
Iniziò a spiegare mentre il prescelto si mostrava sempre meno propenso ad assecondarla.
<< Aria...>>
Esordi Ron interrompendo i due. Si alzò dal divano e si stiracchiò le braccia lunghe. Hermione perse qualche secondo per guardarlo e ammirare il suo corpo ormai adulto.
<< Cosa Ron?>>
Fu Harry a far riprendere Hermione.
<< Leggiamo il Diario. Vorrei sapere come è andata e...>>
Il rosso arrossi senza finire la frase facendo nascere un sorriso sincero sulle labbra di Hermione. Harry sospirò leggermente e acconsenti. Non potevano fare nient'altro e poi.. quel diario era l'unica cosa in cui sembravano progredire, appagando leggermente quel senso di inutilità e inadeguatezza.
Fumo.
IL buio e il silenzio della stanza di Aria li circondò. Intravidero la sua figura seduta di fronte alla finestra ad osservare un cielo piatto da cui fitti fiocchi bianchi cadevano fino ai giardini del quartiere di periferia. I suoi occhi erano ancora più grigi di quel cielo invernale che stava pian piano odiando e le sue mani stringevano quasi inconsciamente la stoffa bianca della vestaglia. Non piangeva. Guardava semplicemente nel vuoto, le lacrime ormai erano finite ora era solo...vuoto. Hermione guardò istintivamente l'orologio sulla scrivania della ragazza per notare che erano ormai le 3 passate, il che voleva sicuramente dire che avrebbe passato la notte insonne. Se non fosse stato per la neve incessante che si intravedeva oltre la finestra, la stanza sembrava immobile, ferma nel tempo e nello spazio. Harry si avvicinò alla ragazza e istintivamente le poggiò una mano sulla spalle, la quale attraverso il corpo di lei come fosse un fantasma. La rabbia si fece viva come anche la frustazione, voleva davvero consolarla. Si fermò dalle sue imprecazioni nel vedere una figura sotto la finestra fermarsi. Aria non sembrava averci fatto caso, ma il ragazzo la stava guardando incurante della neve che si appoggiava sul di lui. Harry provò a guardarlo meglio ma, oltre ad essere ben coperto in volto, fuggì via in direzione del lato est della casa.
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Memories
Fanfiction******PRIMI CAPITOLI IN REVISIONE****** Voldemort era tornato. Il trio d'oro è fuggito dal matrimonio di fuoco di Bill e Fleur. Nella antica casa Black indagano sugli Horcrux, trovando così R.A.B. ovvero Regulus Acturus Black, il fratello minor...