Settembre era arrivato e con lui anche l'enorme folla di Mangiamorte. Hermione chiuse la tenda del salotto stizzita. Come potevano pensare che fossero tanto stupidi da prendere il treno e raggiungere....Hogwarts . Si portò una mano al petto, all'altezza del cuore, dove quel nome gli portava tristezza. A rincuorarla c'era la pioggia che torturava quelle sentinelle maledette, sempre più frustrate e deluse dalla loro sorveglianza infruttuosa. Sciolse la tensione con un profondo respiro e si diresse in cucina, dove Ron accarezzava, meditabondo, la copertina rosa del "diario". Era passato un po' dall'ultima lettura e , anche se lei stessa fu tentata più volte, non ebbe difficoltà a tenere i suoi amici lontani dal quel quadernino, sicuramente grazie allo spavento che presero l'ultima volta. Tutti e tre, infatti, scelsero saggiamente di limitare la lettura per evitare altri svenimenti o indebolimenti, in più, sarebbe stato meglio fare qualche ricerca. Hermione ovviamente aveva subito aggredito la libreria Black, non avendo però ancora trovato molto, non che ci si fosse concentrata molto in realtà. Aveva ancora la questione "ministero" che le impegnava gran parte del suo cervello. Non dovevano sbagliare.
<< Ancora nessuna traccia di Harry? >>
Ron vide Hermione ridestarsi da chissà quale ragionamento che infestava quella sua testolina riccioluta. Lei gli regalò un sorriso lieve, prima di scuotere la chioma disordinata che da un po' non faceva altro che incantarlo.
<< Sta facendo tardi, non trovi?>>
questa volta fu lei a ridestarlo. Il rosso annuì,voltandosi istintivamente alla porta. Hermione indugiò sulle tante lentiggini del ragazzo, per poi salire a studiare le ciglia rosse che nascondevano quegli occhi azzurri come il cielo estivo. Il rumore dei piatti che Kreacher appoggiò sul tavolo attirò l'attenzione di entrambi. Ron si illuminò pregustando la cena, Hermione invece si fece più cupa e preoccupata per il suo migliore amico. Il profumo della cena invase la cucina quando finalmente si senti il grido del fantasma di Silente.
<< Non ti ho ucciso io >>
Harry si precipitò in cucina con il mantello dell'invisibilità ripiegato sul braccio e una copia della gazzetta del profeta stretta in mano.
<< Ho delle notizie, e non vi piaceranno>>
Annunciò, prima che Kreacher gli corse incontro per prendergli il mantello e le scarpe sporche. Harry indugiò un attimo sull'elfo, ormai irriconoscibile con quello strofinaccio candido e i peli delle orecchie vaporosi e puliti. Con lui anche la casa aveva riacquistato il suo vecchio splendore. Vedendo come il finto medaglione di Serpeverde ciondolava al collo dell'elfo, non poteva che sentirsi fiero della sua scelta.
<< che cosa è successo? >>
chiese Ron preoccupato. Lui e la ragazza erano chini su gli appunti di Hermione mentre lo guardavano impazienti. La copia che Harry stringeva in mano, ricadé sui fogli scarabocchiati e sparpagliati.
"SEVERUS PITON CONFERMATO PRESIDE DI HOGWARTS"
<< NO! >>
esclamarono Ron ed Hermione. Quest'ultima prese subito il giornale e lesse l'articolo ad alta voce.
<< ' Sono lieto dell'opportunità di tenere alti i nostri più nobili valori e tradizioni magiche...' Come commettere omicidi e tagliare le orecchie alla gente, immagino! Piton Preside! Piton nello studio di Silente...Per le mutande di merlino! >>
Strillò facendo sussultare i suoi amici.
<< Torno subito! >>
si alzò di scatto dal tavolo e usci di fretta dalla stanza.
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Memories
Fanfiction******PRIMI CAPITOLI IN REVISIONE****** Voldemort era tornato. Il trio d'oro è fuggito dal matrimonio di fuoco di Bill e Fleur. Nella antica casa Black indagano sugli Horcrux, trovando così R.A.B. ovvero Regulus Acturus Black, il fratello minor...