Thunderbirds

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Fu davvero una notte agitata per Harry. L'euforia che continuava a pervaderlo si contendeva il posto con il dubbio e l'ansia, impedendoli di chiudere occhio presto. Quella mattina toccava ad Hermione l'esplorazione quindi poté dormire qualche ora più, rifacendosi della nottataccia. Quando si svegliò trovò Ron in cucina a mangiare del pane tostato mentre accarezzava la copertina del Diario di Aria.

<< Buon giorno>>

L'amico alzò la zazzera rossa e lo salutò amichevolmente, passandogli il piatto con sopra altro pane tostato. Harry ne addentò una fetta mentre cadde anche lui in contemplazione di quelle non più cosi vecchie pagine.

<< Harry io mi sento sempre più vicino ad Aria. >>

Disse Ron alzando gli occhi azzurri dalla copertina del quaderno a incontrare quelli verdi dell'amico.

<< Anche io ,Ron>>

Sorrise Harry , intenerito dalla sua dolcezza .

<< No sul serio, Harry. Mi sembra di sentire personalmente quello che prova, quello che pensa. E' inquietante, non trovi?>>

Lo sguardo serio di Ron, insieme alle sue parole fecero irrigidire Harry. In realtà anche lui sentiva quello che sentiva il suo migliore amico ma credeva fosse semplice empatia o comunque il fatto di conoscere ogni aspetto di lei li stava facendo affezionare particolarmente. Ma Ron sembrava prendere sul serio la cosa e, effettivamente, sembrava quello più coinvolto nella faccenda. Anche negli ultimi giorni sembrava leggermente diverso a tratti anche confuso. Lo strillo del fantasma di silente gli avvisò del ritorno di Hermione. Entrò in cucina con un bel sorriso e i capelli ancora più arruffati. Ron ed Harry la guardarono sedersi davanti a loro più rilassata e con una luce di eccitazione negli occhi.

<< beh?!>>

fece Ron impaziente di sapere cosa avesse scoperto l'amica, evidentemente entusiasta.

<< Beh...Ho scoperto dove si trova l'ufficio della Umbridge!>>

disse allargando il suo sorriso insieme a quello dei due suoi amici.

<< Grande Hermione! e dove si trova? >>

chiese fiero di lei Harry.

<< Ho sentito dire da un uomo Barbuto dire al suo collega che La Umbridge lo stava aspettando nel suo ufficio al primo livello! >>

disse guardando prima uno e poi l'altro, prendendo i suoi fogli per aggiornare i piani fatti fino adesso. Non era molto, è vero ma per loro fu una cosa importantissima. Si lasciarono andare alle loro teorie, piani e anche risate. Il sorriso di Harry si spense solo quando vide Kreacher sistemare uno strano calendario magico, ultimamente aveva davvero preso sul serio l'idea di rendere viva la casa. Il calendario era simile a un quadro che cambiava paesaggio a seconda del tempo che avrebbe caratterizzato la giornata e luogo a seconda del mese, mostrando nel cielo il giorno esatto. Quel giorno il sole era leggermente coperto da delle nuvole sopra una bella spiaggia ormai quasi deserta. Mancava una settimana a settembre e questo significava anche l'inizio del suo ultimo anno a scuola, o meglio quello che sarebbe dovuto essere il suo ultimo anno. Non avrebbe preso l'Hogwarts express, ne Hermione o Ron, avrebbero continuato quella estenuante ricerca.

<< Vi va un altro capitolo?>>

chiese improvvisamente alzando il quadernino. Hermione e Ron lo guardarono dubbiosi ma alla fine acconsentirono ed Harry li aiutò a mettere a posto le carte prima di chiudersi di nuovo nello studio.

Fumo.

Era un caldo pomeriggio, il cielo sereno e il vento dava un leggero frescore sulla pelle dei pochi studenti che passeggiavano in giardino. Molti infatti erano costretti in biblioteca a ripassare prima degli esami finali che si sarebbero tenuti a breve. Una testa bionda era accasciata su uno dei tavoli della biblioteca, mentre gli occhi blu del fratello lo guardavano sdegnati.

MemoriesWhere stories live. Discover now