nuove conoscenze.

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NIALL

Era lei, ne ero più che sicuro. Certo, aveva sicuramente i capelli di un colore diverso (che secondo me non le donava quanto il suo naturale) e molte più curve, ma questo non era un male. Però non riuscivo a capire perché continuasse a dire di non essere Clary, e come mai uscisse con un tipo tanto idiota quanto quello che prima l'ha difesa.

"Allora, possiamo parlare?" dissi sperando in una risposta positiva. "Io non ho niente da dirti." disse lei. "Ma..senti Clary, so che sono stato via per un sacco di tempo. Ma voglio spiegarti che.." Lei non mi fece continuare. "Sentimi, io non so cosa tu voglia da me, non ti conosco. E non continuare a chiamarmi Clary perché io mi chiamo Allison, okay?Allison Johnson. Non sono Clarissa Scott!" "Ma io non ho mai pronunciato il cognome.." All'improvviso la sua faccia divenne bianca. Era chiaro che non se l'aspettava. "Allora vuoi.." "Ancora tu? Ti ho detto di lasciarla stare!" Quel cretino di prima mi interruppe, di nuovo tra l'altro. Evidentemente era il suo ragazzo. Ed evidentemente era un idiota. "Io non le stavo facendo niente. Stavo solo parlando con lei." Dissi con fermezza. "Ma evidentemente lei non vuole parlare con te!" "Beh, lasciamo che sia lei a decidere una cosa del genere." Proposi, sperando in una risposta a mio favore da parte di Clary. "Come vuoi! Tesoro - si rivolse a lei - vuoi parlare con questo tipo?" Lei non disse una parola, si limitò a fare no con la testa. Era chiaramente impaurita, scioccata. Ma come non biasimarla, sono completamente sparito dalla sua vita due anni fa, senza lasciare alcuna traccia, la verità era che avrei voluto chiamarla, ma sapevo che se l'avessi fatto non l'avrei aiutata. Alla fine il mio scopo era farla diventare una donna forte, coi controcazzi. E credo che in parte ho fatto un buon lavoro. "Hai visto? Avevo ragione. Non ti vuole parlare, e, per favore, non farti più vedere. Questa è l'ultima volta che te lo dico con le buone." "Già, stai attento." Aggiunse l'altro amico che era seduto con loro al tavolo. Non mi ero neanche accorto della sua presenza, prima. "Come volete, sappi che non ho paura delle tue minacce, comunque. Ci vediamo in giro, Clary." Mi allontanai, e mentre mi stavo dirigendo verso la biblioteca sentii che mormorano qualcosa come "Ma cosa vuole da te? E perché continua a chiamarti Clary?" Poveri sciocchi.

Arrivato in biblioteca mi misi a cercare un libro che mi serviva per la lezione di storia dell'arte. Lo cercai per circa 10 minuti, quando un ragazzo venne ad aiutarmi. "Ciao amico, ti serve un aiuto?" "E tu saresti..?" Era un ragazzo alto, con dei grandi occhiali che gli coprivano gli occhi e i capelli leccati a mo' di nerd. Indossava un gilè beige e dei pantaloni marroni. "Harry Styles, piacere." Mi porse la mano e gliela strinsi, dicendo anche io il mio nome. "Lavoro qua durante la pausa pranzo e nel weekend, per aiutarmi un po' con le spese, sai.." "Immagino. Senti, stavo cercando un libro che mi ha chiesto di portarle la professoressa Maddox." "Immagino sia questo." Prese un libro da uno scaffale in alto e me lo porse. "Si, esatto! Come facevi a saperlo?" "La professoressa Maddox è una molto prevedibile. Ogni settimana richiede quel libro. Anche se i corsi sono iniziati solo oggi, l'anno scorso lo richiedeva sempre. Non ho idea di quale sia il motivo. Tu che anno fai? Il primo immagino." "In realtà no - risposi - faccio il secondo anno." "Davvero?" Il ragazzo, o meglio Harry, sembrava sorpreso. "Non ti ho mai visto qui, eppure io conosco tutto ciò che riguarda gli studenti del mio anno. Sai, devo lavorare in continuazione con un sacco di scartoffie che riguardano i loro profili personali." "Prima frequentavo un'altra scuola dello stesso tipo, però a Dublino. Solo che non mi piaceva più stare in Irlanda, perciò sono voluto venire qui." "Ci avrei scommesso!" Disse lui in tono soddisfatto! "Su cosa?" Gli domandai. "Sul fatto che sei irlandese! Hai proprio un accento adorabile." "Ehm.. Si? Grazie. Senti, hai per caso detto che conosci tutto degli studenti che frequentano il tuo stesso anno?" "Esatto - disse - ma non posso fare propaganda di informazioni troppo personali." "Si, si, mi chiedevo se Cla.. Allison Johnson venisse nel tuo stesso corso.." "Allison?" Cercò di soffocare una risata. "Si, frequenta diversi corsi con me. Ma non mi ha mai rivolto la parola. Lei sta con Zayn Malik, il ragazzo più popolare dell'istituto." "Si, ho già avuto modo di conoscere quell'idiota." "Shh!" Fece lui portandomi in un posto più nascosto. "Quel tipo ha amici in tutto il college, se qualcuno venisse a sapere che l'hai chiamato così, non ci penserebbe due volte prima di dirglielo. E poi la tua vita si complicherà, amico." "Che cosa infantile." Dissi. "Non stiamo al liceo, Dio Santo. Possibile che facciano così anche ora? E comunque non ho paura di lui, nessuno dovrebbe avercene." "È facile a dirsi.. C'è un ragazzo qui, di nome Liam, che prima era il suo migliore amico. Poi capì che il ragazzo che aveva come migliore amico sin dalle scuole elementari non era più lo stesso, e decise di allontanarsi da lui. Beh, Zayn non accettò questo comportamento..non so esattamente cosa successe tra loro, ma sta di fatto che ha reso la vita di quel povero ragazzo un inferno." "Che cosa orribile" dissi pensando a quando mi faceva sempre più schifo quel ragazzo. "E c'è di più: se la prende con tutti quelli che si avvicinano a lui. Vuole che rimanga solo, come una specie di punizione." "Ma chi cavolo si credere di essere questo? Che classe frequenta?" "Il secondo, ma dovrebbe frequentare il quarto. Non ha passato gli esami per ben due volte, ma credo che veda questo college più come un gioco che una scuola seria. Tanto problemi economici non ne ha." "Che lavoro fa suo padre?" La sua faccia era quasi sorpresa quando gli porsi questa domanda. "Non sai chi è suo padre?" "Ehm.. No" "Ok, si vede proprio che sei irlandese! Suo padre è un famosissimo giocatore di basket, che gioca nella squadra di Los Angeles. Non ho idea di come si chiami, non sono un esperto della materia." Ok, ora quello sorpreso ero io. "Gioca nell' NBA? Suo padre è Roger Malik?" "Eh già! Forte, vero?" "Non credevo che Roger Malik potesse avere un figlio tanto cretino." A quel punto Harry fece una risata che assomigliò più ad uno sputo. "Ops, scusa. Comunque hai ragione." "Già, vabbè allora.." Feci per andarmene, quando all'improvviso mi venne in mente un'idea geniale. "Hai detto che c'è un ragazzo di nome Liam che viene preso di mira da Zayn?" "Si.." Lui mi guardò con aria sospettosa. "Portami da lui." Dissi.

"Ancora non capisco perché lo vuoi conoscere, ma soprattutto perché ti vuoi mettere contro Zayn." Ripeteva continuamente Harry. "Ascoltami. A me quel tipo, Zayn, non piace. È solo uno sbruffone, e se vede che c'è gente che non ha paura di lui, tutta questa sua "figaggine" scompare." "Ma io ho paura di lui! Ti ho detto che cosa ha fatto a Liam." Proseguì, cercando di convincermi a stare lontano da Liam. "Ascoltami: se vuoi stare dalla mia parte, per me va bene. Ma se non vuoi, cercherò di mandare avanti la mia idea da solo, o con Liam, o con qualcun altro." "Ma io sto dalla tua parte! E poi quale sarebbe questa idea?" "Prima parliamo con Liam, poi vi dico tutto." Ci fermammo all'inizio della mensa, dove notai un ragazzo seduto solo ad un tavolo. "È quello?" Lo indicai. "Si, è lui.. Ti dispiace se resto qui? Non ha una buona reputazione.." Disse Harry. "Fai come vuoi." Almeno lui ne ha una, però. Mi avvicinai a Liam, non sapevo esattamente cosa dirgli. Però cercai di essere il più disinvolto possibile. "Ciao, è libero qui..?" Dissi indicando una sedia accanto a lui. Liam alzò lo sguardo. Era decisamente confuso, e impressionato che qualcuno gli rivolgesse la parola. "Dici a me?" Disse timidamente. "Ehm, si." "Si, si, puoi sederti se vuoi, è libero." Mi sedetti vicino a lui. Notai che nella mensa calò un improvviso silenzio, interrotto dal vociare sotto voce della gente. "Wow, sembra di essere tornarti al liceo" commentai. "Il liceo per me è stato decisamente meglio." Disse Liam. "Non dovresti stare qui.. Se no lo sai.." Cercò di continuare il discorso ma lo interruppi. "So tutto, so ciò che ti ha fatto Zayn. Sono venuto a parlarti proprio di questo." "Se vuoi prendermi in giro fai pure, sono abituato." "Cosa? No, non voglio prenderti in giro. Volevo chiederti semplicemente se non ti eri stufato di tutto ciò, e se non è arrivata l'ora di ribellarti." Gli proposi. "Ribellarmi? E come? Nessuno è contro Zayn qui." "Perché nessuno ne ha il coraggio, ma io si, e sono sicuro di non essere l'unico. Se io e te ci uniamo insieme un altro ragazzo che probabilmente conoscerai dopo, altra gente che non lo sopporta potrebbe passare dalla nostra parte." Liam mi sorrise. Credevo fosse un buon segno. "Ok, ci sto. Tanto non ho niente da perdere." Diciamo pure che quelle parole mi rallegrarono la giornata. Finalmente una bella notizia! "Ok, vieni alle tre nel mio appartamento. Ci incontreremo io, te e un altro ragazzo." "Perfetto" gli lascia l'indirizzo, ormai la gente aveva smesso di mormorare, e Zayn se ne era andato già da prima. Neanche Clary c'era. "Allora ci vediamo più tardi, Liam." "Si." Mi disse allegramente. Mi piaceva far si che la gente si sentisse meglio grazie a me. Anche se non era ciò che avevo esattamente fatto con Clary. Tornai da Harry e gli raccontai tutto. Lui sembrò d'accordo. Successivamente entrai in classe, a seguire la lezione.

best thing i never hadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora