ALLISON
Mi svegliai in una stanza ricoperta da pareti bianche, addosso avevo quella vestaglietta che avevo visto anche troppe volte in pochi mesi. Ero finita in ospedale un'altra volta, solo che quel giorno non ero l'unica paziente nella stanza: nel lettino accanto al mio c'era Niall! Mi ricordo che quella sera all'improvviso io e Niall abbiamo sentito un'esplosione e poco dopo la stanza dove stavamo fu ricoperta di fumo. Per sfuggire, Niall ruppe la finestra con una sedia e riuscimmo a scappare da li, per fortuna. Dopo qualche minuto dalla porta entrarono Helena e Liam. "Santissimo Cielo! - disse Helena - Almeno tu stai bene!" Cosa significava quel "almeno tu stai bene"? Era successo qualcosa a Niall? "Perché? Cos'ha Niall?" Chiesi subito. "No, Niall sta bene. Semplicemente sta ancora dormendo." Disse Liam. "E allora chi non sta bene?" Chiesi. "Tu.. Tu non sai?" Disse Helena. "Non so cosa? Parlate!" Imposi. Helena e Liam si scambiarono uno sguardo, ma dopo Helena iniziò a parlare. "Quella notte, in quel locale dove vi trovavate, è scoppiato un incendio.." Questo l'avevo capito. "Praticamente qualche pazzo aveva nascosto una bomba sotto una botola poco profonda, e questa bomba è esplosa. Forse avrai sentito l'esplosione." Annuì. "Jennifer si trovava nella stanza dove la bomba è esplosa.." "Cosa?!" Gridai. Niall si svegliò, sembrava un bambino, ma non era quello il momento di pensare a lui. "Che succede?" Disse, scombussolato. "Quell'esplosione. È successo qualcosa a Jennfer, continua!" Imposi a Helena. "Lei..Lei non è morta. Però è in gravi condizioni. Ha diverse ustioni molto gravi, stava per rimanere soffocata, ma per ora è viva." Disse Helena cercando di trattenere le lacrime. "Cosa significa per ora?" Chiesi incredula. A quel punto scoppiò a piangere, e quello mi fece capire che non era per niente in buone condizioni. Saltai subito giù dal letto e corsi fuori, cercai tra le stanze affianco, ma non c'era. All'improvviso per la fretta andai a sbattere contro Harry. "Dove sta? Come sta?" Gli chiesi. "Allison.. È di sopra. Non ce la faccio, scusami." Corse via piangendo. Non poteva essere tanto grave. Non doveva esserlo! Corsi al piano di sopra e dopo aver visto tre camere finalmente la vidi dalla finestra. Dormiva, aveva un sacco di tubi collegati e un sacco di cicatrici. Un'infermiera mi passò vicino. "Signorina, cosa sta facendo qui?" Mi chiese. "Come sta? Si riprenderà vero?" Domandai all'infermiera. "Signorina, lei non dovrebbe stare qua!" Disse l'infermiera, cercando di portarmi fuori. "No! Voglio sapere come sta!" Sbottai. "Non mi muovo di qua." Dissi con fermezza. Alla fine l'infermiera si arrese e parlò. "La ragazza è in grava condizioni. È in coma, non sappiamo se si risveglierà. Non posso dirle più di questo." Non era vero, mi stava mentendo. Era tutto un incubo. Mi diedi un pizzicotto sperando di non sentire niente, di star sognando tutto, ma era la realtà. "Ora è meglio che torni nella sua stanza, le faremo degli accertamenti, se tutto andrà bene potrà rivestirsi e tornarsene a casa." "Non ci penso proprio a tornarmene a casa, io resterò qui." "Come vuole, ora possiamo andare?" La seguì e mi riportò in camera, dove notai che stavano facendo degli accertamenti a Niall. Lui mi chiese come stesse Jennifer, ma non avevo la forza neanche per parlare.
Dopo che accertarono le nostre condizioni, io e Niall ci rivestimmo e andammo fuori dalla stanza in cui c'era Jennifer. C'era anche Harry con noi, e ci disse che i genitori di Jennifer stavano partendo dall'Australia e sarebbero arrivati il giorno dopo. Dopo circa un quarto d'ora arrivò un'infermiera che ci disse che potevamo entrare per farle visita, ma potevamo stare massimo cinque minuti a testa. "Entro prima io, ti prego.." Mi rivolsi ad Harry. "Va bene, vai.." Disse un po' deluso. Aprì la porta e mi avvicinai a lei. Le strinsi la mano, era fredda, ma il cuore le batteva ancora. "Non posso credere che tu sia in queste condizioni.. Non posso credere che sia tutta colpa mia." Iniziai a piangere. "Non mi perdonerò mai. Non sarei mai dovuta tornare in quel locale, perché l'ho fatto? Giuro che quando tutto sarà finito non andrò più in quel posto. Anzi, a partire da oggi non farò più niente del genere. Sei la mia migliore amica, l'unica che mi è sempre stata accanto, come ho potuto pensare di non avere nessuno? Avevo te, anzi, ho te, e sei la persona più importante del mondo per me.." Mi interruppi perché sentì che lei mi stringeva la mano. Me la stava stringendo davvero! Dopo pochi istanti aprì gli occhi. "Oh mio dio! Sei sveglia!" Harry notò la scena e si catapultò nella stanza. "Sei sveglia?" Disse. "Oh santo cielo! Dobbiamo subito chiamare un medico!" Con tutte le poche forze che aveva, Jennifer fece cenno di no con la testa. "Perché no? Cosa c'è che non va?" Chiesi. Allora lei iniziò a parlare. Aveva la voce bassissima, ma riuscivamo a sentirla. "Ragazzi - iniziò - voi due siete le persone che hanno cambiato la mia vita in questi due anni. Harry, lo so che tu non sei il ragazzo di ieri." Non capì cosa stesse dicendo. "So che sei un ragazzo speciale. Ed io ti amo, per questo. E Ali, tu sei la mia migliore amica.. E lo sarei sempre. Sei stata affianco a me in ogni occasione, sei come una sorella." Disse. Io ed Harry avevamo entrambi le lacrime agli occhi. "Ma io sto morendo.." No. Non poteva averlo detto sul serio. "Non dire così.." Cercai di dire mentre trattenevo le lacrime. "Ma è la verità, e non ci sono altri modi per dirla. Non ho più forze. Mi promettete una cosa?" Chiese. "Tutto quello che vuoi." Disse Harry tra le lacrime. "Cantate per me, fatelo sempre. E voglio anche che mi facciate un altro favore: ricordatemi come quella ragazza che non aveva paura a prendere in mano le situazioni, quella ragazza che sorrideva sempre con voi, perché voi mi avete reso felice. Non è colpa vostra se io sono qua, questo deve esservi chiaro. Voi siete la parte migliore di me." Furono le sue ultime parole prima di chiudere gli occhi. Ci mettemmo a chiamare in fretta il dottore, che la portò via il più in fretta possibile per vedere cosa avrebbe potuto fare. Quando uscimmo dalla stanza c'erano un sacco dei nostri vecchi amici, tra i quali Zayn e Louis. Louis si avvicinò alla sua barella e disse delle parole che non capì, ma notai che lei gli sorrise.
Restammo un'ora ad aspettare novità. C'era un'unica cosa che non ci aveva demoralizzato al cento per cento: la speranza. Era ancora rimasta un briciolo di speranza, che però svanì quando il dottore tornò da noi e pronunciò quelle parole. Le parole più taglienti che avessi mai sentito in vita mia: "Non ce l'ha fatta."
Erano passati due giorni da quando Jennifer era morta. Ero riuscita a malapena a mangiare e non avevo visto praticamente nessuno. Quel giorno si sarebbe tenuto il funerale di Jennifer, ed io ero emotivamente a pezzi. Non avevo fatto altro che pensare cosa avrei potuto dire, ma in realtà da dire non c'era un bel niente. Sapevo cosa voleva Jennifer, e glielo avrei dato.
Arrivarono le 4pm, orario in cui si sarebbe svolta la cerimonia. Eravamo tutti vestiti di nero, come era solito fare ai funerali. Mi misi in prima fila accanto ai genitori di Jennifer che si stavano stringendo la mano per darsi forza a vicenda. Accanto a me c'erano Niall, Harry e Louis. Una fila dietro Helena, Liam e Zayn. Tutti cercavano inutilmente di trattenere le lacrime. Il prete iniziò a parlare, disse cose assolutamente scontate come che persona magnifica era Jennifer, insomma, cos'altro avrebbe potuto dire? Poi fece salire sul palco i genitori di Jennifer. Li sentii, ma non li ascoltai seriamente. Ero persa nei miei ricordi. Quando toccò a me salire, rimasi un attimo in silenzio, non riuscivo a dire niente, ma mi bastò guardare la foto di Jennifer che sorrideva per darmi forza. "Una delle ultime cose che lei mi ha detto.. - iniziai, e insieme alle parole vennero anche le lacrime - è stata "cantate per me, sempre." Sia a me che ad Harry. Così, non trovando le parole giuste da dire.." Mi fermai un attimo. "Ho deciso di dedicarle una canzone." Porsi lo spartito al pianista. Avevo intenzione di cantare "Without You" di David Guetta. Non la versione house, ma una molto più delicata e triste, che rappresentasse il mio stato emotivo in quel momento. Iniziai a cantare, pensai a tutto ciò che avevamo vissuto io e lei. Non poteva essere finita davvero. "I won't soar, I won't climb, if you're not here I'm paralyzed, without you, without you, I can't look, I'm so blind, I lost my heart, I lost my mind without you.." Sentivo veramente ciò che stavo cantando, non avrei potuto trovare parole migliori. "I am lost, I am vain,
I will never be the same without you, without you, without you." Conclusi la canzone e mi applaudirono. Sentì che tutti i presenti, compresa me, piangevano. Successivamente toccò ad Harry salire sul palco. "Come ha detto Allison.." Mi indicò. "Una delle ultime frasi che lei ha detto è stata "cantate per me, sempre"." Riusciva a parlare a malapena, stava soffocando tra le sue lacrime. "Quindi, non sto qui a perdere tempo dicendo cose inutili che tutti sappiamo. Perché per tutti noi lei è stata importantissima.. C'è solo un modo in cui..in cui possa riuscire ad esprimere ciò che sento davvero." Porse uno spartito al pianista ed iniziò a cantare. Riconobbi subito la canzone, era "how to save a life" dei the fray. Cantò sempre rivolgendosi alla foto di Jennifer che si trovava sopra la sua bara. "..And pray to God he hears you!
Where did I go wrong, I lost a friend somewhere along in the bitterness and I would have stayed up with you all night had I known how to save a life."
Come salvare una vita. Come avrebbe mai potuto salvarla? Lui non c'entrava niente con quello che era successo. Lui meritava di starle accanto, meritavano di continuare ad essere felici insieme.
Ad un certo punto non ce la feci più, mi alzai e corsi via piangendo. Niall mi chiese cosa avessi prima di alzarmi, ma gli risposi che avevo bisogno di stare sola. Corsi in un posto un po' lontano dal luogo in cui si stava svolgendo la cerimonia. C'erano molti alberi e un laghetto. Mi tolsi le scarpe e sfiorai l'acqua con i piedi. Era gelida, ma non mi importava. Mi sedetti sotto un albero e abbracciai le mie stesse ginocchia. Scoppiai in un mare di lacrime, tanto che avrebbero potuto creare un altro lago. All'improvviso sentì due braccia enormi avvolgermi e un bacio sulla testa. Mi girai di scatto pensando fosse Niall, ma in realtà era Zayn. "Non piangere." Mi disse. "Lei non lo vorrebbe." Continuai a restare accovacciata tra le se braccia, in qualche modo mi davano un po' di sicurezza. "Perché hai lasciato la cerimonia?" Gli chiesi. "Non ce la facevo più a stare la, avevo bisogno di pensare un po', e poi mi sono anche preoccupato perché ti ho visto correre via così." Rispose. "E tu? Tu perché sei andata via?" Mi chiese. In quel momento non avrei potuto essere più sincera. "Non ce la faccio più, Zayn!" Lo abbracciai e mia volta e lui mi accarezzò la schiena. "Dobbiamo restare forti Ali. È l'unico modo che abbiamo per continuare ad andare avanti."
- Ciao a tutte! Vorrei ringraziarvi perché seguite la mia fan fiction, ve ne sono grata! Finalmente abbiamo passato i 1000 lettori, non ci credo. Continuate a seguirla perché continueranno ad esserci sempre novità, mi raccomando! Baci. -
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best thing i never had
FanfictionDopo tutto il dolore che aveva provato, Clary, o meglio Ali, aveva cambiato totalmente stile di vita. Finché la persona che ha segnato il suo passato non ritorna, questa volta però, è tutto diverso.