Capitolo 43

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ANTONY POVS
Dopo parecchie ore passate a scambiarci carezze, "Ti Amo", e baci che lasciavano segni indelebili sulla nostra pelle Greta si addormentò sulla mia spalla. Dio quanto era bella, con lei passavo i miei attimi di felicità più belli,  mi bastava pensare soltanto a quel nome..."Greta"...per sorridere, mi bastava incastrare i miei occhi fra i suoi per poter sognare. Io continuavo lo stesso ad accarezzarla, anche se dormiva, sarei stato così per altre migliaia di ore. Lei non mi stancava mai.
Volevo Sposarla.
E volevo prepararle la proposta di matrimonio più bella di sempre, La volevo mia per sempre.
Avevo già in mente dove farle la proposta, avevo soltanto bisogno di un po' di aiuto, ma sapevo già da chi farmi aiutare. Da non dimenticare l'anello da comprare, lei si meritava solo il meglio, infatti, al dito dovevo avere l'anello più bello di sempre, era la mia principessa...
Le diedi un leggero bacio sulla fronte, cercando di non svegliarla, dovevo andare a preparare la sorpresa, ma il mio tentativo fallì, appena le mie labbra sfiorarono la sua pelle, lei aprì lentamente gli occhi.
Si guardò intorno per poi soffermarsi sul mio volto. Appena mi vide sorrise.
-Ehi..
Mormorò ancora assonnata, stropicciandosi gli occhi con le dita.
-Amore mio...
Non resistetti a stamparle un bacio sulle sue labbra carnose e dolci come il nostro amore.
-Come stai?
-insomma...
Mi rispose guardandosi intorno, ancora fra le mie braccia. A quell'affermazione mi accigliai.
-In che senso?
- Ho la nausea e mi viene da vomitare...
Rispose lei guardandomi negli occhi. Facendosi che i miei occhi si perdettero nell'universo dei suoi occhi color nocciola.
-Mi dispiace piccola...
Le sussurrai mentre le accarezzavo dolcemente  la spalla, come se fosse una neonata tra le mie braccia.
Stavo per baciarla un altra volta, ma mi ritrovai a baciare l'aria poiché lei si staccò velocemente da me alzandosi con una velocità immune per dirigersi verso il bagno.
La seguì con lo sguardo preoccupato, decisi di seguirla e la ritrovai con la testa nel water che vomitava, mi avvicinai e la aiutai tenendole i lunghi capelli neri e mossi.
Vomitò per parecchio tempo e quando finì, si voltò verso di me frastornata con gli occhi pieni di stanchezza.
-Come stai?
Domandai, accarezzandole dolcemente la guancia.
-Adesso meglio, è normale i primi mesi...
-Amore adesso dovrei andare, ma non voglio lasciarti così..
Le sussurrai continuando ad accarezzarla.
-Tranquillo, tra un po' arriverà mia madre dal lavoro..vai pure...
-Sicura..?
Domandai sorridente pensando alla sorpresa.
Lei annuì lasciandomi andare.
Decisi di farle la proposta in riva al mare, lei amava il mare, diceva sempre che per lei il mare era felicità, mentre l'amore per lei ero io.
Mi feci aiutare da tutti i nostri amici più stretti, dai miei genitori e da Silvia, la quale aveva trovato una scusa per non tornare a casa dopo il lavoro.
Mentre Sofia, Lorenzo, Matteo e gli altri stavano montando un gazebo dove avrei fatto la proposta, io ero andato a comprarle l'anello.
Trovai un'anello pieno di Swarovski e ritornai in spiaggia vestito adeguatamente con giacca e cravatta, era tutto pronto e perfetto, non vedevo l'ora, mancava solo lei.
Mandai Sofia a casa di Greta per convincerla a portarla qui. E dopo qualche minuto la vidi arrivare da lontano.

GRETA POVS
Ero appena tornata a casa dalla farmacia, avevo preso qualche medicina per il mal di testa e gli altri sintomi che mi stavano accompagnando in quei giorni.
Quando entrai in casa mi trovai Sofia con un abito in mano, quel gesto mi fece ricordare al mio primo incontro con Antony, lei mi fece provare un vestito davvero provocante per far colpo su Antony.
-Sofi che ci fai qui??
Chiesi accigliata e confusa per la sua presenza.
-Devi metterti questo al volo e seguirmi.
Rispose lei seriamente porgendomi quell'indumento che aveva in mano.
-Ma..
-Niente ma, dai mettilo...!
Acconsentì ancora incredula, non sapevo nemmeno cosa stessi facendo in quel momento, ormai venivo comandata da Sofia, presi il vestito e lo indossai. Era veramente bello, era bianco, corto fino al ginocchio, con qualche decorazione nera sparsa qua e là per il tessuto.
Uscimmo di casa, dove Sofia mi condusse in una piccola spiaggia, molto carina.
Camminando sulla sabbia mi resi conto che su di essa erano adagiati dei petali di rose rosse, che conducevano ad un piccolo gazebo bianco pieno di rose. Vidi parecchie persone in fondo accanto al gazebo, che però non riuscivo a decifrarne il volto, poiché il sole stava bruciando sui miei occhi facendomi vedere tutto scuro.
Arrivai di fronte al gazebo trovandomi Antony in smoking sorridente e...i genitori di Antony, con mia madre ? e tutti i nostri amici. Era davvero strana come situazione, non capivo, continuavo a guardarli dubbiosi tutti quanti, soprattutto Antony, che dopo qualche secondo il mio arrivo lì davanti mi porse la mano, la strinsi facendosi che lui mi portasse davanti a lui.
Lui continuava a guardare in basso, ma dopo qualche attimo portò il suo sguardo sui miei occhi che in quel momento esprimevano soltanto incomprensione.
Piano piano Antony allargò la mascella.
-Greta, ti starai chiedendo perché ti ho portato qui, e se proprio lo vuoi sapere, prima devi sapere alcune cose: voglio che tu sappia che tu mi hai fatto innamorare al primo sguardo, dentro ai tuoi occhi color nocciola ho saputo vedere il mare, che sei la stella che vedo ogni giorno, io lo so di essermi comportato come un emerito cazzone, ti ho fatto soffrire, cosa che tu non ti meriti, piccola, io ti amo, e voglio che tu sappia che sei il pensiero che mi fa sorridere per strada senza motivo, anche se sono stato un coglione, tu mi hai perdonato e per questo io te ne sarò per sempre grato, volevo anche farti sapere che ti prometto che ti farò sorridere sempre come una bambina, che ti amerò per sempre come una donna e che ti tratterò come una Regina..
Iniziai a sorridere, stavo quasi per piangere, non potevo credere che Antony mi aveva detto tutte quelle parole che ti lasciavano senza fiato.
Mi portai una mano al petto per poter cercare di calmare i singhiozzi accompagnati dalle risate di commozione, mentre lui si inginocchiò, mostrandomi un'anello pieno di Swarovski.
-Greta Giulia Martina Menchi, vuoi sposarmi e diventare mia moglie..?
Iniziai a piangere dalla gioia, quel ragazzo di nome Antony era l'amore della mia vita..
-Ommiodio...Si...
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Ciaoo Bellii💗😁🤗
Oggi capitolo 43 molto Emozionante😍😂❤️
Come vi sembra?? ❤️ sono brava a scrivere?? ❤️
Ditemelo in un commentino...😁💗💗
Anyway se questo capitolo vi è piaciuto lasciate tante stelline e commenti ❤️❤️
Alla prossima 🌺💗
Dubaii 💗🌺
-Chia 💟

Se non ci fossi tu non avrebbe senso vivere||Greta Menchi & Antony di Francesco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora