Capitolo 47

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ANTONY POVS
I dieci giorni di agonia e "depressione" se così vogliamo descriverli, senza Greta, l' amore della mia vita, la mia Greta, erano finiti.
Finalmente quel giorno arrivò, il nostro giorno, il giorno in cui ci saremmo scambiati le fedi e il "Lo Voglio" per sempre, arrivò.
Mi ero appena svegliato, di nuovo, dopo le mille volte che mi ero svegliato in quella notte.
Era finalmente arrivata l'ora di alzarmi per prepararmi.
Non facevo altro che sorridere, mi diressi verso l'armadio per prendere la camicia quando mia madre sbattendo violentemente la porta entrò in camera più entusiasta di me.
-Antony sbrigati...! Mettiti la camicia mentre ti stiro la giacca.
Mia madre passò davanti a me prendendo la giacca, è solo in quel momento notai che era già vestita con il suo abito verde acqua e aveva i bigodini in testa.
-Si, tranquilla...
Dissi, aggiustandomi il colletto della camicia davanti allo specchio.
Mia madre mi lasciò solo, fin quando i miei due migliori amici, Reda e Marco fecero capolino nella stanza già in smoking con le mie due sorelle.
-Antony qui c'è la cravatta...
Annunciò mia sorella Marzia estasiata porgendomi la cravatta.
-Mettimela tu..
Chiesi a mia sorella continuando a giocherellare ansiosamente con i bottoni di quella camicia.
-Scansafatiche..
Sbottò mia sorella iniziando ad annodarmela
-Non sono scansafatiche, è solo che è sempre stata Greta a mettermela..
Pronunciando quel nome sorrisi istintivamente, mi mancava da morire, da dieci giorni per una stupida scommessa non ho potuto vederla...

GRETA POVS
Ero difronte all'armadio a guardare ancora incredula quel vestito da sogno bianco che era appeso sull'anta del guardaroba quando Sofia insieme a Velia e Federica sbucarono all'improvviso nella camera.
-Buongiorno bellezza...!
Canticchiò la bionda seguita dalle altre.
-Buongiorno Sofi...ciao ragazze!!
Salutai le tre distaccando gli occhi dal vestito.
-Allora, come ti senti??
Mi chiese Velia tutta contenta.
-Benissimo, anche se non vedo l'ora di vederlo..
Risposi, accorgendomi soltanto alla fine della frase che Velia aveva preso in mano il suo telefono e che mi stava registrando.
-Veliaa! Che stai facendo??!
Chiesi tra una risata e un'altra.
-Ti sto filmando!!
Mi rispose.
-Esatto e questo video lo manderemo ad Antony!!!
Si intromise Federica battendo le mani entusiasta...
-No, no, no, no... Antony non può vedere il vestito adesso!!!
-Okay allora vai in bagno che la parrucchiera ti sta aspettando...
Mi incitò Sofia indicandomi il bagno.
Così feci, e la parrucchiera mi acconciò i lunghi capelli neri corvino, mentre le ragazze non fecero altro che correre da una stanza all'altra continuando a vloggare quei momenti.

ANTONY POVS
Avevo quasi finito di prepararmi, stavo facendo i risvolti ai polsi della camicia mentre pensavo a quella sera di dieci giorni fa, il mio addio al celibato.
~Inizio flashback~
-Oh rega, dove mi state portando??
-Tranquillo fra, stiamo entrando in discoteca..
Mi rispose Marco facendomi cenno di entrare in quell'edificio nero con insegne luminose attaccate alle mura.
Così entrammo in quel posto e nemmeno il tempo di contare un secondo che la puzza d'alcool e fumo mi invasero le narici.
Andammo al bancone del bar e i miei amici mi fecero bere qualcosa che non seppi distinguere tra liquore o vodka.
Subito dopo mi bendarono gli occhi e mi condussero non so dove di preciso ma a pochi passi dove mi trovavo prima
Li sentì ridere, poi sentì la sua voce che mi fece rabbrividire, una scossa piena di brividi percorsero la mia schiena, Greta era lì.
Mi tolsi subito la benda non vedendo l'ora di guardarla.
I miei occhi appannati riuscirono finalmente a mostrarmi lei, la mia dolce stella, stava per essere sbendata anche lei, e quando mi vide...
-Ommiodio amore!!!
Esclamò lei portandosi una mano davanti alla bocca dallo stupore.
Rideva, cazzo se era bella..
La baciai, e la serata continuò, ma sapevo che quelli erano gli ultimi attimi tra me e lei come "fidanzati".

-Antony, allora il regalo per Greta dov'è?? Devo andare a darle il bouquet.
Gridò mia madre entusiasta come prima facendo capolino nella stanza.
-Ah, sì...è qui sulla scrivania, aspetta che scrivo il biglietto.
Risposi indicando la scatoletta di velluto rosso ed iniziando a scrivere il biglietto col cuore in mano, in quel biglietto scrissi tutto quello che provavo per lei. Il mio amore per lei. Lei era il mio tutto.

Se non ci fossi tu non avrebbe senso vivere||Greta Menchi & Antony di Francesco.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora