POV Chloè
Erano ormai le 5 del pomeriggio e il giorno stava pian piano facendo spazio alla notte. Come deciso, io e Marc, raggiungemmo gli altri in piscina da Sergi; per tutto il viaggio in auto nessuno di noi due aveva più parlato dell'accaduto e tantomeno si accingeva a farlo.
Mentre mi preparavo indossando dei semplici shorts e una canotta, lo vidi più volte guardare verso di me e deglutire, mi desiderava e io desideravo lui ma non ero pronta a fare un simile passo.
Dire un "ti amo", per quanto possa sembrare banale, era molto difficile per me e per molto tempo non sarei stata in grado di farlo.
Dire quelle due semplici parole sarebbe stato aprire il mio cuore, le mie paure, le mie debolezze e tutto ciò che mi spaventava da sempre: non ero pronta e mai lo sarei stata neanche se questo avesse portato Marc ad allontanarsi da me.
-Credo che Sergi ti piacerà, posso assicurartelo- Ruppe il silenzio Marc mentre ci avvicinavamo alla grande casa di Sergi.
-Lo spero-Mi lasciai sfuggire.
Scendendo dall'auto sentii la sua mano intrecciarsi alla mia, stava giocando sporco e non mi lasciava modo di reagire: avrei fatto di tutto per fargliela pagare.
Gli sorrisi e lo seguii all'interno dove alcuni compagni di squadra di Marc, a me sconosciuti, salutarono apertamente presentandosi.
La mano di Marc era una presenza costante che mi trasmetteva forza e sicurezza, senza rendermene conto la strinsi con maggiore forza senza che lui accennasse una minima smorfia di dolore.
-Tu devi essere Chloè- Sentii dire da una ragazza che, tirata verso la mia direzione, mi assalì con un abbraccio.
-Io sono Antonella la moglie di Leo, piacere di conoscerti-Continuò mentre i ragazzi, affaccendati nei loro discorsi calcistici, non ci prestavano attenzione.
-Piacere mio- Risposi sorridendole.
- Seguimi ti faccio conoscere le altre- Disse.
-Allora Chloè, ti promettiamo di trattarti bene Marc non preoccuparti-Rise Sergi intercettando le nostre parole.
Lo vidi sorridere, sorrisi e seguii Antonella.
-Non preoccuparti ti aspettavamo con grande gioia. Da quando Sergi è nuovamente Single sono io a prendere le redini in queste situazioni.-
Le sorrisi ancora pensando a quanto fosse buona e cordiale.
-Ti ringrazio, a dire il vero mi sento un pochino spaesata- Ammisi.
-è normale tesoro, ma posso assicurarti che con il tempo questa sensazione svanirà- Disse tranquillizzandomi-
-Guardate chi vi ho portato?-Disse ad alta voce rivolgendosi ad un gruppo di ragazze sedute a bordo piscina.
Istantaneamente i loro occhi furono puntati su di me e finii per imbarazzarmi.
Dopo le relative presentazioni ci sedemmo a sorseggiare una limonata mentre i ragazzi erano intenti a cucinare una buona grigliata.
Le ragazze mi sembrarono tutte simpatiche e cordiali, dopotutto non era così male trovarsi lì.
Presi il cellulare per controllare se avessi qualche notifica e vi trovai 3 messaggi di Marc, li aprii a cuore battente e sorrisi leggendoli:
"Hei piccola, tutto bene con le ragazze? Spero tu non ti senta troppo sola altrimenti lascio i ragazzi e corro da te"
"Solitamente rispondi in fretta mentre ora sono passati già 40 minuti senza che una risposta si accinga ad arrivare, ho capito dai: il giardiniere biondino ha rubato il tuo cuore"
"Ok mi preoccupo seriamente. Va tutto bene?!"
Digitai velocemente una risposta:
"Tutto bene, più di quanto io stessa potessi mai immaginare"
"Se non avessi ricevuto una risposta entro 10 minuti sarei corso a cercarti, mi stavo preoccupando"
"Non sono una bambina"
"Sei la mia bambina"
"Se fossi la tua bambina ti lasceresti toccare"
"Lo farò quando mi dirai che mi ami"
"E se non lo facessi mai?"
"Resteremmo così"
"E se ti mentissi?"
"Lo capirei"
"STRONZO, non lamentarti se poi mi ritrovi a strusciarmi con il giardiniere"
"Lo ammazzerei con le mie stesse mani"
"Io ammazzerei te"
"Di baci, coccole o carezze?"
"Calci"
"Ma io sono il tuo fidanzato, come potresti mai?"
"Aspetta cosa? Da quando? Cioè tu ti fidanzi con me senza che io lo sappia?"
"Da ieri sera"
"E cosa te lo fa pensare?"
"Quello che c'è tra di noi"
"Ti faccio solo pena"
"No, sono io a fare pena a me stesso quando non sono con te"
Misi il telefono in tasca e continuai a chiacchierare per tutto il pomeriggio con le ragazze, Marc non si intravedeva dalla cucina e riuscii a vederlo soltanto quando ci sedemmo a tavola per cenare.
Mi conservò un posto al suo fianco e mi accolse con un "ciao" sussurrato all'orecchio ed un casto bacio. Nonostante l'innocenza dei suoi gesti arrossii e lo vidi stringermi a sé come nell'atto di proteggermi da un mondo troppo duro.
-Ti odio- Gli sussurra al lobo.
-Sei così bella che non sai cosa mi costa trattenermi.-
Arrossii ancora e mi staccai da lui sentendo la sua mano calda poggiarsi sulla mia coscia nuda.
TATARATATA
Sono tornata
Dopo circa due (?) settimane di pausa o meglio "vacanza" eccomi qui con un nuovo capitolo!spero vi piaccia e che me lo facciate sapere lasciandomi qualche stellina e commento.
Ciaoooo
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Le stesse molecole || #Wattys2016
FanfictionCosa succederebbe se una stella del calcio come Marc Bartra s'innamorasse di una ragazza rinchiusa in un manicomio? Una storia altamente anticonvenzionale, ma che vi terrà con il fiato sospeso.