Il tempo

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POV Marc

Il tempaccio di Barcellona rifletteva l'aria cupa di Novembre. Il cielo plumbeo non lasciava trapelare nessun raggio di luce, sembrava quasi che il cielo avesse deciso di salvare il sole dalla cattiveria terrestre. Mi ritrovai da solo, sul ciglio del mio letto, a riflettere su Chloè, sulla mia vita con lei.

Presi i calzini dal comodino di mogano laccato nero e infilai il primo, presi il secondo e feci lo stesso. Alzai lo sguardo e fissai nuovamente il cielo. La pioggia imperterrita scendeva portando con sé ogni cosa, desideri, speranze, emozioni.

La mia vita con Chloè era stata fantastica: buttandoci il passato alle spalle ogni cosa era andata per il meglio.

Ricordo ancora quando, 3 mesi fa, ci giurammo amore eterno anche sapendo che il tempo, il nostro tempo non lo sarebbe stato.

Quella stessa sera partimmo alla volta della Francia, nulla di particolare poiché a noi bastava stare insieme.

Avevamo riso, scherzato, ci eravamo amati a lungo e in ogni istante. Tornati a casa una cena al volo e poi pronti a ripararci dai tuoni sotto le coperte. Una lacrima scese dai miei occhi e si depositò sulla curva della bocca.

"Non credi che presto ti stancherai di me?" Mi aveva chiesto una sera di 2 mesi fa. Guardandola negli occhi le avevo semplicemente detto che mai e poi mai sarei stata senza di lei. Una cosa scontata giusto? Ma di scontato non c'è mai nulla nella verità.

Nel corso della sua malattia non era stato sempre tutto rose e viole, le era capitato di sentirsi nervosa, brutta, inadatta o semplicemente diversa dal mondo che la circondava. Per quanto potessi cercavo di farle capire quanto ciò non fosse vero, perché, in cuor mio, sapevo non lo fosse.

Era stata dura andare al parco e osservare famiglie con i loro bambini senza poterne avere uno. Lei desiderava così tanto una bambina e io desideravo così tanto che fosse felice. Il destino, se così si può definire l'insieme degli eventi che condizionano la nostra vita, non aveva avuto progetti comuni per noi. Noi eravamo semplicemente destinati ad amarci fino a quando ci fosse stato concesso.

Purtroppo però il tempo non è eterno.

-Marc scusami, dobbiamo andare- La voce di Leo mi fece rinvenire.

-Si-Risposi atono.

Il vestito nero che indossavo cadeva a pennello sulle scarpe grige che lei adorava. Mi incamminai verso l'uscio dove Leo e Antonella mi attendevano.

-Forza amico- Fu tutto quello che Leo riuscì a dire in un momento come quello.

-Forza Marc- Ripetei a me stesso.

Era stata sconfitta da un male più grande di lei, aveva combattuto ma non le era bastato.

Salii nella loro auto e ci incamminammo verso la chiesa. Vedere la faccia di Chloè, della mia piccola Chloè sull'annuncio mortuario, mi fece scoppiare in lacrime. Scesi dall'auto e entrai nella navata zampillante di persone, vidi suo padre, la sua sorellastra e la sua matrigna. Lei aveva perdonato tutti loro proprio perché sapeva che non avrebbe vissuto a lungo. Così ieri mattina aveva chiuso gli occhi per sempre conservando il sorriso che, nonostante tutto, non aveva mai perso.

"Ti amo Chloè" sussurrai mentre la bara sfilava sotto i miei occhi pieni di lacrime.

"Ti amerò per sempre"

Spazio Autrice
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Mamma mia, mi sembra ieri di aver iniziato questa storia e ora mi trovo al termine di essa. Un finale difficile che probabilmente lascerà con l'amaro in bocca, ma nella vita vera non ci sono sempre "i lieto fine". Non nego di essermi emozionata nello scrivere questo capitolo, ma volevo trasmettervi un messaggio: non si vive per sempre e forse è arrivata l'ora di godersi ogni momento come se fosse l'ultimo. Anche se si è giovani! Spero che leggere questa storia vi abbia fatto piacere. Nell'ultimo periodo non riuscivo a pubblicare spesso, ma voglio che sappiate che eravate un pensiero fisso. Non posso far altro che augurarvi una buona notte e chiedervi di sostenermi lasciando qualche piccola stellina. Spero mi venga l'ispirazione per una nuova storia molto presto così da fare ciò che mi piace davvero: strappare un sorriso con la mia scrittura.

Ringrazio chi ha attivamente commentato e lasciato qualche stellina, ma ringrazio anche voi lettori silenziosi. Semplicemente grazie!

P.s Non è un addio, ma un arrivederci!

Le stesse molecole || #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora