Capitolo 14_il tatuaggio

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Mi sveglio presto , il biondo dorme , è bellissimo.  Ha i capelli scompigliati e noto che ha i pantaloni : ha pensato alle bimbe , che carino! Ieri sera è stato dolcissimo con loro . Francesco mi piace sempre di più, non vedo l'ora di passare la giornata insieme a lui oggi . Voglio alzarmi senza svegliare le piccole , così gli alzo il braccio , si sveglia:
"Buongiorno." Dice con voce roca. Quanto può essere sexy?
"Giorno."rispondo accennando un sorriso.
"Di solito mi sveglio prima io." Dice avvicinandosi.
"Già, ma oggi ti ho battuto."Gli faccio la  linguaccia.
"Sei la lo solita bambina , vieni qua." Mi stringe a se ed io resto rigida cercando di limitare il più possibile il contatto con lui. Il suo profumo è fantastico, mi manda in estasi.
"Blablabla sembri mio padre." Gli dico. Abbassa lo sguardo e controbatte :
"Puoi anche rilassarti , non mordo ." Mi guarda e io lo guardo , mi attrae da morire :
"Io vado a farmi una doccia,  pensa alle bimbe. "Gli dico con un filo di voce.
"Che c'è sei imbarazzata?" Mi chiede con lo sguardo più sexy di questo mondo. Che cretino.
"Cretino non voglio svegliare le bambine." Resta spiazzato e imbarazzato per la figura di schifo, sorrido beffarda e lui mi guarda male , mi metto a ridere , ha fatto una faccia buffissima , nonostante mi tappo la bocca faccio un sacco di casino . Cerca di tapparmela anche lui ma gli viene da ridere , le bimbe mugugnano , sgrano gli occhi perché non so come fare a smettere lui mi guarda e non sapendo che fare mi bacia , funziona.

BIONDO POV
La bacio e finalmente smette di ridere , ovviamente dopo un nanosecondo si stacca . Si alza e Anna mugugna , così abbraccio la piccola.
"Dio mio sei dolcissimo,  quando fai così ti mangerei di baci." Dice sorridendo e mordendosi il labbro. Non sono dolce.
"Smettila di dirlo."
"E perché? "
"Perché non è vero. "
"Dovresti vederti." Lascio perdere e mi dice :
"girati." Si fida troppo e non controlla se mi sia girato o meno , inizia a spogliarsi e ringrazio nuovamente Tamara per il regalo che le ha fatto , è bellissima , i capelli biondi le arrivano ai fianchi , si spostano un pò e vedo un tatuaggio.
"Hai un tatuaggio?" Le chiedo.
"Non ti eri girato?!"chiede sobbalzando. Mi alzo, faccio abbracciare le due piccole e mi avvicino a lei , le sfioro la pelle toccando il tatuaggio e le scosto i capelli.
"È bellissimo. "Le dico.
"Non l'avevi mai notato?"
"Diciamo che guardavo altro." Non risponde e continuo a guardarlo,  è in verticale: parte da metà scapole per arrivare sopra i fianchi,  è al centro della schiena , mi piace da morire.
"Ti piace ?" Mi chiede.
"Tantissimo." Sorride .
"A quanti anni lo hai fatto ?"
"Sedici." Sorrido .
"Ti ha fatto male ?"
"Sì." Continuo a sfiorarle la schiena , ha i brividi.
"Che significa?"
"Lo sa solo mia madre , se non le dicevo il significato non me lo faceva fare." Non me lo vuole dire , non insisto.
"Hai freddo , vai a farti la doccia." Sorride e se ne va. Mi siedo sul letto e penso a quale possa essere il significato di quel tatuaggio. Mi piace da morire, è bellissimo. Accarezzo la guancia di Elisabetta , adoro questa ragazzina ,si sveglia e mi dice con una vocina dolcissima:
"Buongiorno Principe azzurro" resto spiazzato dalla sua affermazione e le dico :
"Buongiorno piccola guerriera." Mi sorride e si alza.
"Andrea? "
"È a farsi la doccia." Sorride e sveglia la sorellina con un bacio.  Ripenso a ieri sera e a come Andrea abbia consolato Anna , le ha detto tutto quello che le dico quando non riesce a dormire , è stata dolcissima. Le ha detto che le piaccio , e ha ricambiato il bacio. Ma ovviamente non significa nulla.

ANDREA POV
Esco dalla stanza con l'accapatoio addosso, cerco disperatamente il bagno, ma dopo un quarto d'ora mi arrendo e decido di chiedere a Francesco. Busso alla porta di camera e dico:
"Fra? Sei sveglio?" Non risponde. Una persona normale se ne andrebbe ma si da il caso che mi stia cagando sotto dal freddo. Apro leggermente la porta e lo vedo, sta dormendo,  gli sfioro la guancia e mugugnando dice :" si ti amo Andrea ...". Tiro via la mano di scatto ed esco dalla stanza sbattendo la porta, sto nel panico, corro in stanza ed entro senza bussare, il biondo sta giocando con Elisabetta ed Anna guarda la stanza incuriosita. "Hey Andrea buongiorno! " dice Elisabetta squillante.
"B-buongiorno!"
"Tutto bene?"
"Sisì! Perchè non andate a preparare la colazione? "
"Siii!" Dicono in coro le bimbe uscendo dalla stanza. Mi butto sul letto e il biondo mi scruta per capire cosa è successo:
"Dimmi che ti ha fatto." Non rispondo. Ma chi crede di essere?
"Ti ha fatto qualcosa? " sta imbruttendo male così mi affretto a dire :
"Nonono non mi ha sfiorata." Si rilassa ma non del tutto.
"Che ti ha detto?" Non rispondo.
"Andrea tu adesso mi dici che ti ha detto." Non rispondo e lo guardo male.
"Dimmi che ti ha detto! " dice praticamente strillando.
"Sono cazzi miei gli urlo in faccia.
"Dimmi che cazzo ti ha detto!" Dice urlando.
"Che mi ama!" Strillo. Entra Elisabetta :
"Ho preparato i pancake ! scendi?"
"Arriviamo! Il tempo di mettermi qualcosa!" Le dico.
"Ma non ti eri fatta la doccia?" Dice toccando i miei capelli perfettamente asciutti:
"Ho avuto un piccolo imprevisto, poi ti racconto. "Le faccio l'occhiolino ed esce dalla stanza . Mi rimetto il pigiama :
"Non trovavo le docce, sono andata in camera sua a chiedergli dov'erano è me lo ha detto nel sonno." Mi guarda con aria di sufficienza.
"Che sarà mai . Stava dormendo , e te da solita stupida ingenua egocentrica hai creduto chissà cosa. Ti sei montata la testa per niente." Non ci credo, non ci voglio credere. Mi scende una lacrima:
"Mi fai schifo. " sbatto la porta e vado in corridoio, mi appoggio al muro piangendo. Fanculo. Una manina mi accarezza la guancia:
"È uno stupido." Mi dice Elisabetta.
"Scusami" le dico trattenendomi, mi abbraccia e scoppio a piangere, mi ritrovo ad essere consolata da una bambina di sette anni. Scendiamo e vedo tutti seduti a tavola che parlano vivacemente, incluso il biondo, non mangio niente,  piuttosto vomito,  ma mi ricordo dei pancake . Ne assaggio uno e corro in bagno a vomitare. Vomito e piango come una cretina, mi faccio schifo. Sento una mano sulla fronte , ma non alzo lo sguardo,non voglio sapere di chi è:
"Vai tranquilla , liberati di tutto." Continuo per altri cinque minuti e poi alzo lo sguardo, è Jacopo. Mi lavo i denti tra le lacrime.
"È stato quel biondino, vero?" Ma come fanno a saperlo tutti? Continuo a piangere e mi dice " vieni." Mi prende per mano e mi porta nel cortile che si raggiunge dalla porta sul retro, mi porge una sigaretta e inizio a fumare. Gli racconto tutto, tutto quanto,  dagli inizi. È molto attento e mi dice la sua , dice che secondo lui devo farlo ingelosire, perché mi ha troppo facilmente, gli do ragione. Rientriamo e vedo Elisabetta che mi corre in contro :
"Stai bene? Facevano così schifo i pancake? "Mi viene da ridere e le dico :
"Quelli erano buonissimi!"Dico. Gli altri se ne vanno finita la colazione,e Jacopo mi dice di salire. Okay.
Arrivati sopra le scale mi chiede:
"Ci hai parlato?" Ovvio che no!
"No , deve morire , è uno stronzo. Mi faccio cambiare d camera oggi stesso. Non voglio più avere a che fare con uno come lui,siamo stati bene, ma come al solito rovina sempre tutto." Mi scende una lacrima e li mi bacia:
"Jacopo ma che fai?" Gli dico guardandolo confusa. Vado a farmi la doccia.

Quel Maledetto  BiondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora