Capitolo_28_Inizio di una battaglia

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Continuo sulla strada sterrata con un nodo in gola. Perché?! Perché a me?! Mi ha rovinata. Aspiro dal mio droom incazzata.
"Mi sono perso qualcosa?" Il biondo ha un braccio sulla mia spalla.
"Non toccarmi." Dico io.
"Sorridi." Dice stringendomi indicando un fotografo.
"Ah smettila!" Dico spingendolo via.
"Ti ho vista su Stylemagaz.in.e, stai diventando una star."
"Smettila. Farò questo servizio di schifo e poi manderò a fare in culo il modello." Sbotto io.
"Vedo che hai molta voglia..." Dice lui guardandomi negli occhi. Certo che sei proprio stupida. Oh ma grazie.
"O-ormai ho accettato...prima di sapere di Stylemagaz.in.e..." bofonchio io. Sorride.
"Non sorridere." Dico dandogli una gomitata.
"Perché?" Dice ridendo.
"Non ridere!" Dico io.
"Dimmi perché!" Ah beh perché sei dannatamente sexy quando lo fai e in questo momento ti salterei addosso...
"Scemo!" Dico io dandogli un'altra gomitata ridendo. Dio quanto mi piace.
"A che pensi?" Mi chiede lui guardandomi.
"Uhm?"
"A cosa stai pensando." Segue un momento di silenzio.
"Al fatto che hai rovinato tutto." Dico io. Carmen si avvicina buttandogli le braccia al collo da dietro. Noi continuiamo a guardarci. Lei parla di non so che cosa, non la stiamo nemmeno ascoltando. Mi giro sorridendo e lancio il droom ormai consumato.

BIONDO POV
Si scioglie e si mette a ridere. Ha una risata splendida. Mi manca. Mi dice di non ridere ma io continuo. Si ferma un attimo e vedo che le muore il sorriso sulle labbra.
"A che pensi?"
"Uhm?"
"A cosa stai pensando?"
"Al fatto che hai rovinato tutto." Dice lei. Sei un coglione. Carmen mi butta le braccia al collo e inizia a parlare di non so cosa. Io guardo lei. L'ho distrutta. Sorride sarcastica e lancia il droom andandosene.
"Mi stai ascoltando amore?!" Strilla Carmen nel mio orecchio.
"Non chiamarmi amore!" Le urlo io. Sembra tramautizzata.
"P-perché? " Chiede lei.
"Perché non stiamo insieme!" Dico scollandomela di dosso e andando in camera. Salgo e trovo Andrea al telefono. Attacca.
"Hanno annullato il progetto in collaborazione con i militari." Dice lei.
"Ti dispiace?"
"No." Dice. Mi avvicino e la guardo negli occhi.
"C-che fai?" Dice lei indietreggiando.
"Hai detto la verità." Dico io. Sbuffa trattenendo un sorriso. Si mette sul suo letto, si sdraia a pancia sotto e apre un libro. Le si alza un pò la gonna.
"Stai attenta, non indossi una tuta." Dico io con le mani in tasca.
"Questa cazzo di cosa...!" Sbraita lei. Apre l'armadio e tira fuori una tuta e un felpone. Fa per abbassarsi la gonna ma poi si ferma. È abbastanza interdetta. Prende i vestiti e va ad aprire la porta.
"Che c'è ti vergogni?" Le dico io.
"Dio quanto cazzo sei stupido." Dice lei alzando gli occhi al cielo e andando ad aprire la porta.
"Ti puoi cambiare qui." Le dico io sedendomi sorridendo. Chiude la porta a si avvicina. È maledettamente sexy. E sa di esserlo. Deglutisco.
"Sicuro?" Dice con voce roca. Tieni a bada il tuo amico. Okay okay grazie. Annuisco. Si avvicina ancora di più e si siede sulle mie gambe. Mi mancava il suo profumo. È così buono... Mi sfiora con le labbra il viso e mi sussurra:
"Per quanto possa essere stronza, non farei mai questo alla tua sottospecie di ragazza." Dice lei guardandomi divertita come al solito.
"Non è la mia ragazza." Dico io ridendo dopo aver capito che mi ha preso in giro.
"Ah e un'altra cosa..." mi sussurra.
"Togli la tua mano dal mio fianco." Dice lei. Si morde il labbro, mi fa l'occhiolino, mi sorride e se ne va prendendo i vestiti. AHAHAHAHAHAH. Zitta. AHAHAHAHAHAH. Smettila. Mi passo una mano nei capelli. Quanto cazzo è bella. Prendo la foto che le ho rubato e la guardo. È il mio angelo. La metto a posto. Rientra senza bussare.
"Smettila!" Dice sbattendo la porta in faccia a qualcuno.
-Andrea? Andrea!- dice qualcuno fuori dalla porta.
"Porca puttana vaffanculo!" Urla lei dandole un calcio. Si gira.
"Piccole divergenze." Dice per poi sorridere. È completamente bagnata.
"Ma si può sapere che hai fatto?"
"Francesco credeva di essere divertente." Dice lei. Sta gelando.
"AHAHAHAHAHAH"
"Non ridere!"
"Ahahahah" continuo io.
"Smettila!" Dice lei incazzata spingendomi. La tiro con me e cadiamo sul letto. Lei sopra di me ed io sotto di lei. I capelli bagnati le sono aderenti al viso e le guance sono rosate per il freddo.
"Hai freddo?"
"No." Dice lei.
"Sei rossa."
"È per il freddo." Dice lei guardandomi negli occhi. Si morde il labbro. Dio Andrea. Mi farai impazzire. Il suo sguardo è caldo. È mia. Mi avvicino di più a lei mettendomi sui gomiti.
"Tu mi ami." Le dico io guardandola negli occhi.
"Cosa?!" Sbotta lei.
"Non dirlo mai più!" Dice stringendomi il colletto della divisa avvicinandomi a lei.
"Non potrai nasconderlo a lungo." Le dico io in tono calmo.
"Non ho nulla da nascondere!" Urla lei per poi alzarsi.
"Okay okay..." Dico io.
"Fanculo." Dice tirandomi la felpa restando in reggiseno e tuta.
"Non guardarmi così." Dice lei.
"Così come?"
"Come se volessi scoparmi." Dice lei.
"So che è così ma cerca di essere più discreto..." brontola non accorgendosi che sia dietro di lei. Le metto le mani sui fianchi e sobbalza. Istintivamente mi stringe. Le bacio il collo.
"Tu sei pazzo." Dice cercando un'altra felpa.
"Me lo dicono in molti."
Una volta trovata si toglie i pantaloni e si mette le cose asciutte.
"Vai così al servizio?"
"Prima vado al NowCaffè." Dice lei.
"Perché non cambi lavoro?" Le dico io.
"Non ci ho mai pensato." Dice sincera. Sorrido per la sua sincerità. Si mette sul letto e riapre il libro.
"Che leggi?"
"Non sono affari tuoi." Glielo prendo in un secondo.
"Luca!" Strilla lei.
"Ridammelo subito!" Continua. Rido e alzo il braccio per non farglielo prendere.
"Oh dio non fare il bambino!" Dice lei esasperata.
"Dimmi cos'è." Le dico io guardandola negli occhi.
"Ci scrivo." Dice lei scocciata con la mano in alto per prenderlo.
"È un diario?"
"No. Non è un diario." Sbotta lei incazzata.
"Luca ti prego ridammelo!" Brontola lei.
"In cambio voglio un bacio." Le dico. Lei scoppia a ridere.
"Ma non ti fai schifo? Fino a stamattina stavamo insieme e poi ho scoperto che ti sei scopato quella troia." Dice lei.
"Mi hai già perdonato. Ma devi fare l'incazzata perché è giusto così. Io non avrei reagito così se tu lo avessi fatto a me."
"Beh allora ti farà piacere sapere che sono andata con Francesco la sera del concerto!" Urla lei. Nero. Non ci vedo più dalla rabbia.
"Cosa hai fatto?!" Le urlo io mettendola al muro.
"Mi sono scopata Francesco, problemi?!" Urla lei guardandomi negli occhi.
"Ma sei impazzita?! Come hai potuto?!" Urlo io.
"Vaffanculo tu sei andato con Carmen! Carmen! Ti sembra normale? Potevi scoparti me e invece sei andato da lei! Che c'è non ti piaccio? Non sono abbastanza per te? Non sono brava?" Urla lei.
"Potrei chiederti io le stesse e identiche cose!" Le urlo contro.
"Non mi è affatto dispiaciuto andare con lui! " strilla più forte. Sbatto i pugni sul muro con lei in mezzo. Non si è mossa di un centimetro. Ha le palle la ragazza. Si lo so.
"Non ho parole." Dice lei. Prende la giacca ed esce.
"E quello sì, è uno stupido diario." Dice prima di uscire.

Quel Maledetto  BiondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora