Ero di nuovo a casa di Luke.
La casa del maligno.
La casa della mia maledizione.Sospirai a vuoto, bussando alla porta, e sperando di non dare qualche pugno a Jack.
Avrei dovuto chiedergli di posizionarsi ad una distanza di sicurezza dalla sottoscritta per assicurarsi l'incolumità.Lasciando perdere il mio momentaneo imbarazzo quando entrai in casa di Luke, salii le scale ed entrai nella sua camera.
"Perché diavolo hai una felpa e dei jeans addosso?"
"Perché siamo solo io e te? Dio, Luke, sai benissimo che io mi sento in imbarazzo con quei vestiti! Adesso che siamo da soli, posso mettere ciò che voglio, non credi?"
"Guarda che lo faccio per te! Dovrei aiutarti a superare questo diavolo di imbarazzo, non credi?"
"Luke."
"Okay, scusa, Leslie, ma certe volte non riesco a capirti."
"Non fa nulla, va tutto bene."
Sospirai, poi mi stesi sul suo letto.
"Mi da fastidio che tu ti stia comportando in questo modo solo per piacere a Hood. Lui non è il tuo tipo."
"Vorrei ricordarti che hai scelto tu di aiutarmi. Ti prego, Luke, non farmi pensare più a questo. Dimmi il secondo fondamentale."
"Okay..." Tirò fuori la lavagnetta della volta scorsa, e la affisse nuovamente al muro.
Cancellò con la spugnetta ciò che aveva scritto e prese il pennarello.
"Lezione numero due. Truccarsi. Abbiamo già fatto un buon lavoro con i vestiti, ma non basta. Ti devi truccare. Ed è per questo che ci sono io qui."
"Perché, ovviamente, tu sai come truccare una donna. Ma che diavolo, Luke?"
"So più cose di quanto tu creda."
"Non sei gay, vero?"
"Certo, e la mia crush è Hood. Leslie, che cazzo?"
"Allora come spieghi come fai a sapere truccare la gente?"
"È un segreto! Ora silenzio, devo andare a prendere i cosmetici di mia madre."
"Luke, io non ho parole."
"Zitta."
Scomparve per un attimo dalla stanza, e tornò qualche minuto dopo con una scatola enorme.
"Ma quanto diavolo si trucca tua madre?"
"Non ne ho idea, ora zitta e fatti truccare."
Roteai gli occhi, guardandolo.
"Non voglio una faccia macchiata da cose che non posso togliere, chiaro?"
"Okay, okay, farò del mio meglio."
Sospirai e mi sedetti sulla sedia.
"Chiudi gli occhi e non aprirli fino a quando non te lo dico io."
Annuii, poi lui iniziò a cospargere la mia faccia di fondotinta, fard, ombretti vari, eye-liner, mascara e matita.
Sentivo come se avessi in faccia un blocco di cemento.
"Finito!"
"Dio, Luke, mi hai messo del cemento liquido in faccia e non me ne sono accorta?"
"Apri gli occhi e non lamentarti. Sei molto carina, e devi ricordarti che loro si truccano in questo modo."
Aprii lentamente gli occhi, e lui mise davanti a me uno specchio.
"Oh, mio dio."
"Ti piace?"
"Io dovrei andare così a scuola? Mi vergognerei tantissimo, non posso farlo."
"Non ti piace?"
"Non fraintendermi, sei stato veramente bravo, e tra parentesi, non ho ancora capito come tu abbia fatto, ma io non posso farlo."
"Oh, invece lo farai. Hood non ti guarderà mai se non ti concerai in questo modo."
Mi incupii.
"Lo so, sono stato leggermente sgarbato, ma tu sai meglio di me che è la verità. A lui piacciono le ragazze come Deeze, e se tu non ti comporterai come una di quelle, lui non ti chiederà mai di uscire."
Sospirai, sorridendogli leggermente.
"Okay, facciamolo."
E così, lui continuò per tutto il pomeriggio a insegnarmi come truccarmi.
In questa storia Luke è parecchio inquietante.
Comunque sia, vi sta piacendo?
STAI LEGGENDO
How To Be(come) The First Choice: Luke Hemmings
Fanfiction"Dio se mi sono stancata di essere quella mai calcolata, quella che non piace mai a nessuno, la migliore amica di tutti. Vorrei che per una volta, un ragazzo guardi me, e non la mia migliore amica." "È esattamente ciò per cui io sono qui. Ti aiuterò...