Capitolo 7- Angry.

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Lunedì era arrivato piuttosto in fretta, ed io non avevo sentito né Luke né gli altri due, il che era preoccupante, visto che ci sentivamo praticamente sempre.

Entrai nell'atrio venti minuti prima che le lezioni iniziassero, quel giorno ero venuta a piedi, a scanso di qualsiasi imbarazzo.

Non c'era nessuno, ed io mi rassicurai immediatamente, aprendo il mio armadietto.

Presi il libro di geografia, ed entrai nella classe, deserta anch'essa.

Buttai il mio libro sull'ultimo banco, lasciandoci anche lo zaino, ed andai in bagno.

Quella mattina mi ero truccata lievemente, in modo tale che Luke non mi potesse dire nulla.

Dio, era così frustrante tutta quella situazione.

Mi sedetti su un lavandino, giocando con il cellulare.

"Sei già qui?"

Calum Hood era appena entrato nel bagno delle ragazze, e stava parlando con me.

Calma, Les.

"Uhm, sì."

"Come mai?"

"Scappo da qualcuno. Tu?"

"Oh. Posso essere indiscreto e chiederti da chi?"

"Non hai risposto alla mia domanda."

"Uh, determinata la ragazza. Sono qui perché volevo ripassare, e a casa mia non si sta mai in pace."

"Capisco."

"Ora tocca a te rispondere."

"Sai, uhm, un mio amico. Già."

"È una mia impressione o sei imbarazzata?"

"Non è una tua impressione." Gli sorrisi, e lui appoggiò una mano sulla mia spalla.

"Non ce n'è motivo."

"Se lo dici tu... come va con Deeze?"

"Bene ma... volevo scusarmi con te per le cose che ti ha detto l'altro giorno. Sai, ti ho sempre vista con De-Dee, ma non avevo idea di come parlarti."

"Ah, volevi parlarmi?"

"Oh, sì, sembravi una ragazza a posto, di quelle che mantiene i segreti. Sai, una delle amiche migliori in circolazione."

Amiche.

"Uh, penso che tu ci abbia visto giusto. Adesso vado, tu divertiti con Deeze."

Uscii dal bagno arrabbiata.
Amica? Amica? Sarei sempre restata un'amica per chiunque.
Nessuno pensava a me come ragazza?

Ero un'allucinazione? Non esisteva veramente nessuno per cui io potessi essere più di una amica?

Sbuffai profondamente incazzata, e mi accorsi del suono della campanella.

Mentre entravo in classe però, mi scontrai con qualcuno.

"Ehi, Les."

"Deeze."

"Mi chiedevo se potessimo uscire oggi pomeriggio. Volevo fare shopping, sai, i miei vestiti scarseggiano... ti andrebbe di venire?"

Ci pensai un po' su, ma poi accettai. In fondo, era pur sempre una mia amica, e le piaceva un ragazzo. Comportamenti come quello che aveva avuto due giorni prima erano piuttosto normali.

"Ci vediamo alle quattro al centro commerciale?"

"Sì, tranquilla! A dopo, allora!"

La salutai con la mano, poi mi sedetti in classe.

"Ehi Les."

Ashton si sedette accanto a me, mostrando un sorriso. La lezione cominciò, ma io non ci badai più di tanto.

"Ciao Ash."

"Stamattina sei strana. Cosa succede?"

"Nulla, tranquillo."

"A proposito, volevo chiederti se avevi sentito Luke nel fine-settimana perché stamattina aveva un'aria strana. Non è venuto con me e Michael e quando lo abbiamo salutato sembrava stranamente freddo. Lo hai visto?"

"No." E non avrei voluto incontrarlo. Luke con la luna storta era una delle peggiori disgrazie al mondo. Sembrava un mestruato sassy.

"Anche tu fredda... è successo qualcosa tra voi due?"

Tossii di colpo, e tutti gli occhi caddero su di me.

"Mi scusi."

Abbassai la voce e mi rivolsi ad Ashton: "Assolutamente no, cosa vai a pensare."

"Beh, il tuo comportamento dimostra il contrario. Dai, dimmi."

"Possiamo parlarne dopo la lezione? Sai, la storia mi interessa."

No, non era vero, la storia faceva anche schifo, ma non avevo voglia di parlare con qualcuno di quello che non era successo tra me e Luke.

How To Be(come) The First Choice: Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora