Capitolo 15- Bet.

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Quando mi svegliai accanto a Luke, capii di non aver sognato tutto.
Era stato fantastico, mi aveva trattata benissimo, e soprattutto, non mi aveva giudicata, come avrebbero fatto le altre persone.

Sorrisi, poi iniziai a rimettere in vestiti, e mi sdraiai accanto a lui nuovamente.

Tra qualche minuto sarebbe suonata la sveglia, e lui si sarebbe alzato, e io sarei dovuta scendere.

E c'erano i suoi genitori.

Oh.

Cercai una via di fuga veloce, ma buttarsi dal balcone del secondo piano non era una gran soluzione.

"Who will fix me now? Dive in when I'm do-."

"Sveglia del cazzo, stavo sognando me e Leslie stare insieme." Buttò la sveglia a terra, e si girò dall'altra parte.

Risi, poi lo vidi girarsi e spalancare gli occhi di colpo.

"Sì, sto ancora sognando."

"Non credo, Luke. Penso che tu debba alzare il tuo fantastico culo se vuoi arrivare a scuola in tempo."

"Hai appena definito il mio culo fantastico? Sapevo che lo era, m- Aspetta, tu sei qui? Non ho sognato?"

"Non penso."

Luke mi lanciò un cuscino, alzandosi lentamente dal letto.

"Ho fatto una figura di merda davanti la mia migliore amica."

"Io ieri ne ho fatte di peggiori."

Luke ridacchiò, ed io arrossii al pensiero di aver fatto sesso con lui il giorno precedente.

"Oh, non fa niente, a proposito, non avevi detto che mi avresti raccontato come sarebbe stata la tua prima volta?" Ammiccò verso di me, ed io giurai di essermi sentita sprofondare nell'imbarazzo.

"Lo avevo detto, ma penso che tu lo sappia meglio di me. Ora smetti di fare lo stronzo e vestiti, che dobbiamo scendere."

"Ai suoi ordini capo."

"Sta' zitto."

"Oh sì, Luke, lì!" Imitò la mia voce, poi io gli lanciai il cuscino, e lui chiuse la porta del bagno.

Scossi la testa, e mi sedetti sul suo letto, pensando che quel pomeriggio sarei dovuta uscire con Calum.

E gli avrei detto che non mi interessava di lui.

Al solo pensiero mi veniva da ridere.
Avevo rinunciato alla vera me per piacere a lui, e tutto era sfumato perché mi ero innamorata del mio migliore amico.

A distogliermi dai pensieri fu un Luke senza maglietta.

"Facciamo colazione? Non penso che i miei faranno domande. In fondo siamo stati amici per sette anni, e abbiamo dormito insieme tante volte."

"Dormito, appunto."

"Questi sono solo dettagli, Les." Baciò la punta del mio naso, poi mi prese per mano e scese le scale.

"Mamma, papà, ragazzi, devo dirvi una cosa."

"Luke, sei gay? No, perché se lo sei non preoccuparti, lo sapevamo." Ben prese parola, ma Jack gli diede un calcio da sotto il tavolo.

"Oh, ciao Leslie. Vuoi un po' di succo?" Jack si avvicinò a me con un bicchiere pieno di succo d'arancia, e senza aspettare una risposta, lo lasciò nelle mie mani.

"Che dovevi dirci, Luke?" Sua madre si sedette su una sedia vuota della cucina, spostando leggermente il giornale.

"Uhm, io e Leslie stiamo insieme."

Mi voltai verso di lui, spalancando gli occhi.

"Cosa?"

"Beh, sì, mi pare di averti detto che mi piaci da un po', quindi volevo ufficializzare la cosa."

"Non credo di sentirmi bene." Luke mi lasciò un bacio a stampo, guardando sorridente i suoi genitori.

"Andrew, mi devi dieci dollari."

Il padre di Luke sbuffò, prendendo il portafogli, e dando una banconota da dieci a Liz.

La faccia di Luke si fece sconvolta.

"Ma su cosa avevate scommesso?"

"Uhm, non sapevamo quanto ci avreste messo a mettervi insieme, io ho puntato su due settimane, tuo padre su tre. E ho vinto io."

"Non ho parole."

Scoppiai a ridere, mentre Luke borbottava qualcosa di offensivo contro i suoi genitori, e Ben e Jack mi fissavano ridacchiando.

Luke scosse la testa, ed uscì di casa, trascinandomi con lui.

"Passiamo da casa tua per i libri, okay?"

"Okay."

"Non posso credere che loro abbiano scommesso su di noi."

"È divertente."

Ridacchiai e salii sulla sua moto, abbracciandolo stretto.

"Grazie Luke."

How To Be(come) The First Choice: Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora