|Era solo un gioco| Nash Grier (COMPLETA)

Capitolo 40

<<vai dentro e fatti valere>> mi dice mio fratello

Sono, anzi siamo, ancora una volta a Los Angeles per il mio secondo ed ultimo provino. Solito corridoio, solita stanza e solita tensione che aumenta sempre più all'avvicinarsi della sala d'aspetto. Will, Cam e la Smith mi hanno detto che andrà tutto bene ed ora sono davanti la sala dell'altra volta, prendo un respiro profondo ed entro. Come la scorsa volta è piena di gente e riesco ad intravvedere la coppia che ho conosciuto al primo provino, mi avvicino a loro e lì saluto.
Faccio i soliti esercizi di riscaldamento e poi aspetto con ansia che qualcuno entri dalla porta per darci i numeri. Stavolta i provini sono il ordine di stile e spero che l'Hip-Hop sia tra i primi e non ultimi, non ce la farei a sopportare l'ansia di essere l'ultima.
Finalmente, dopo interminabili minuti, una signora entra nella sala con dei fogli e una penna in mano e ci divide per gruppi. Il mio gruppo è il secondo e sono insieme a tutti ragazzi, possibile che a sto mondo solo l'unica ragazza che fa Hip- Hop e break dance invece di danza classica? È talmente noiosa quest'ultima. Il primo gruppo è infatti quello di danza classica, dopo di noi c'è latino americano e via dicendo; in tutto sono cinque gruppi...

<<numero trentacinque>> sento dire

Hanno fatto davvero presto ad esaminare tutti quelli del primo gruppo. Ammetto che a mano a mano che si avvicinava il mio numero ero sempre più ansiosa ma cercai di mantenere la calma. Nel mio gruppo ho conosciuto un ragazzo molto gentile che mi è stato vicino, lui è la seconda volta che ci prova nel giro di quattro, è abituato a questo genere di tensione. Del mio gruppo sono già stati e esaminati quattro ragazzi e quando sono tornati erano davvero felici, tanto che si sono avvicinati a noi restanti dicendoci che è una cavolata ma dubito sia veramente così. Mi avvicino alla signora che ha chiamato il mio numero, attaccato con gli aghi di sicurezza sulla mia maglia, mi sorride e mi accompagna fuori alla porta, fino ad salire sul palco.

<<bene...Marika>> dice abbassando lo sguardo per leggere il mio nome sulla cartella <<metteremo una base tu avrai un minuto per ascoltarla e poi dovrai improvvisare, scaduto il minuto la musica si fermerà quindi tieniti pronta. La musica dura due minuti>>

Annuisco e la musica parte, e inizio ad ascoltare attentamente la base su cui poi avrei dovuto ballare. È una musica potente, forte ed energica, ottima scelta e so esattamente cosa fare. Scaduto il minuto, come detto, la musica si ferma e dopo pochi minuti riparte e io inizio a ballare facendo passi di Hip-Hop e aggiungendoci la Break Dance.
Ogni volta che ballo mi sento libera, libera di esprimere ciò che sento dentro, ed è un po' difficile con lo stile che faccio io. Insomma provate a mette a confronto una che fa danza classica e una che fa Hip-Hop o Break Dance;  è più facile esprimersi con la danza classica perché i movimenti sono più leggeri, fluidi, commoventi. Non puoi pretendere di ballare una musica come quella di Beethoven sull'Hip-Hop, ti prenderebbero per pazza, e stessa cosa vale per la danza classica, non puoi ballare una musica commerciale,  da discoteca. Stranamente però c'è qualcuno che remixa le canzoni e tutto viene più facile, per quanto riguarda l'Hip-Hop,  ma non tutti riescono a farlo e non tutti riescono ad esprimersi in questo stile. C'è chi riesce solo a trasmettere ma balla male, chi balla bene e trasmette agli altri e chi sa solo ballare.
Senza che me ne accorgessi la musica finì, mi fanno un cenno di andare e scendo dal palco per tornare nella sala d'aspetto. Sto per entrare quando un ragazzo esce, sta nel mio stesso gruppo, mi sorride e io ricambio augurandogli buona fortuna.

<<allora...?>> mi chiede il ragazzo con cui ho fatto amicizia mentre raccolgo le mie cose da terra <<dai non tenermi sulle spine! Com'è andata?>> continua toccandomi la spalla

<<penso bene>> gli dico sorridendo per la sua insistenza

<<pensi bene?  E che altro?  Che musica hanno messo?  Capita che ti mettono la musica classica remixata, sanno essere davvero stronzi a volte>>

<<niente musica remixata..non possono farlo davvero>>dico ridendo

<<oh si fidati me l'hanno messa me,  l'anno scorso, e non sono passato>>

<<secondo me l'anno fatto per toglierti di mezzo visto che era la terza volta che tornavi>> dico ridendo

<<ha-ha-ha ma che simpatica>> mi dice seriamente

Rido ancora di più e mi da una leggera spinta per farmi star zitta e ci scambiamo i numeri di cellulare per tenerci in contatto. È davvero un ragazzo simpatico e spero che questa sia la volta buona per entrare in questa scuola. Ci salutiamo e io torno da mio fratello,  Cam e la Smith che mi aspettavano al solito posto. Giro l'angolo e lì vedo tutti e tre sorridenti che mi guardavano, Spero che Will non si sia commosso come la scorsa volta. Dalle loro facce sono sicura che sono riusciti a vedermi ballare come hanno fatto la scorsa volta Debby e Will. Cammino velocemente verso di loro e salto addosso a Will, è come se al suo posto ci fosse papà e lo abbracciavo sempre dopo aver finito di ballare. Lo abbraccio forte, lui mi alza da terra e incrocio le gambe dietro di lui, mi sembra di essere tornata piccola quando mi teneva in braccio.

<<sei stata perfetta>> mi sussurra all'orecchio <<sono orgoglioso di te>>

<<me lo dici sempre>>

Me lo ha detto anche la scorsa volta.

<<non smetterò mai di dirtelo,  lo sono così tanto che non riesco a non dirlo>>

Scendo dal lui e abbraccio Cam che mi dice che sono stata fantastica,  abbraccio anche la Smith. E poi torniamo tutti ognuno a casa propria . Eh si, come detto, Will vive insieme a Sophia da un mese in una casa a venti minuti da dove abitiamo io, James e mamma. Già dall'inizio mi aveva promesso che sarebbe rimasto in città e non in periferia ed è quello che ha fatto.

SPAZIO AUTRICE:
scusate per il ritardo ma ero impegnata e non sono riuscita a finirlo. Spero vi piaccia, il prossimo non so quando lo metterò.
Scusate per gli errori comunque.

Marika.