Capitolo 36

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Arriviamo all'aeroporto di Orlando all'una di mattina di giovedì. È stato tremendo dormire in quei sedili scomodi, per fortuna vicino avevo Will e mi sono appoggiata a lui. Appena scendiamo dall'aereo prendiamo le nostre valigie e chiamiamo un taxi che ci avrebbe portato al nostro hotel. 
L'hotel è stupendo, è a sette piani con la piscina sul letto piatto, al settimo piano c'è la sauna e la palestra. Ogni volta che andiamo in vacanza io sono solita, insieme ai miei fratelli, ad esplorare gli hotel da cima a fondo.
La stanza che ha prenotato mamma è la numero 35 al terzo piano; è una stanza per quattro ma ha un letto matrimoniale. Ovviamente se lo sono preso James e mamma io e Will invece abbiamo in letto singolo. Le nostre valigie sono ancora in piedi davanti la porta, le apriamo per mettere le cose essenziali nell'armadio e in bagno. È circa mezzo giorno così scendiamo e entriamo nella sala da pranzo dove c'erano già due coppie seduti nei tavoli. Ne scegliamo uno e aspettiamo che qualcuno venga a portarci il menù. Dopo aver mangiato risaliamo in camera, io e mamma ci mettiamo a dormire perché il viaggio ci ha sfinito mentre Will sta al cellulare, probabilmente con Sophia, la sua fidanzata e James guarda la tv.

<<Maki svegliati>> chi poteva chiamarmi così se non James

<<mmm>> mugolo

<<dai è ora di cena>> mi dice appoggiando una mano sulla mia spalla

<<ho dormito tutto il pomeriggio? >>

<<si, mamma si è svegliata un'ora fa, lei e Will ci aspettano giù,  poi andiamo a fare un giretto qui in torno>>

Mi alzo, mi fecio una doccia veloce, per svegliarmi, mi vesto e insieme a James usciamo dalla camera, la chiudo a chiave e scendiamo a cenare. Ordiniamo tutti e quattro qualcosa di leggero e, mentre aspettavamo che i camerieri ci portassero da mangiare mando un messaggio a Cam. Ad Huntington Beach sono indietro con le ore quindi teoricamente lì è mattina, spero sia sveglio.

Da:Marika
A: Cam
ciao migliore amico!!  Mi manchi già

Poso il cellulare sul tavolo in attesa di una risposta. Mentre aspettavo ripensai a tutti i momenti passati con lui,  ci conosciamo da quasi due mesi e anche se è poco tempo mi fa sentire una ragazza speciale,  alcune volte mi fa sentire amata. So che su di lui posso contare. È un ragazzo d'oro e per nulla al mondo vorrei perderlo.

Da: Cam
A: Marika
Anche tu mi manchi scimmietta. E dato che ti voglio bene ho detto hai ragazzi che non stiamo insieme,  ma pensano ancora che ci siamo baciati

Da: Marika
A: Cam
e ovviamente tu non hai smentito la cosa

Da: Cam
A: Marika
sono così prevedibile?

Da: Marika
A: Cam
No,  sei stupido! Ora ti devi lasciare è arrivato il cibo!

Da: Cam
A: Marika
ok..  Ci sentiamo finta ragazza

Ma quanto stupido può essere?  Avrei voluto chiedergli come hanno reagito i ragazzi alla notizia ma è arrivata la tagliata con patatine fritte che abbiamo. Il cibo viene prima di tutto. Alle nove circa finiamo di mangiare quindi decidiamo di andare a fare una passeggiata per la città. Cerchiamo di non allontanarci troppo dall'hotel perché ancora non sappiamo orientarci e poi tutti gli hotel sembrano uguali. 

<<allora James sei contento di questo viaggio? >> chiede mamma

<<sei la migliore mamma del mondo>> dice James mettendole un braccio intorno al collo, è quasi più alto di mamma quindi ci arriva benissimo

<<dobbiamo organizzare il programma di queste due settimane>> dice Will mentre camminavamo per le strade di Orlando

<<se volete un giorno potremmo andare anche a Miami ma ci metteremo tipo quattro ore>> propone mamma

<<incontreremo i vip>> dicoscherzando <<mi pare che i Jacks vadano a miami a fare un concerto ma non so quando. Dovrei chiederlo>> continuo

<<una buona scusa per andare al concerto>> dice Will

<<bhe se non ci sono andiamo lo stesso. Sapete quanti fighi ci sono a Miami?!? >> dico ridendo

<<Marika! >> mi richiama mia madre

<<non ho detto niente di male! >> dico alzando le mani in segno di difesa

James e Will scoppiano a ridere e continuiamo a passeggiare finché non si fecero le undici di sera così torniamo in hotel, domani sarebbe stata una lunga giornata.

SPAZIO AUTRICE:
lo so, è un po' corto da soliti che faccio,  comunque penso che entro sera riesco a scriverne un altro ma non vi prometto niente
Buona giornata.

Marika.

|Era solo un gioco| Nash Grier (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora