Capitolo 18

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<<ciao tesoro>> dice mia madre non appena mi vede entrare dalla porta del magazzino

<<ciao mamma, ti ho portato da mangiare>>

<<certo, aspetta cinque minuti che sistemo queste cose con Ellen e sono da te.. Vai nel retro del negozio ti aspetto lì >>

Annuisco e poi prendo il mio zaino. Qui, c'è una specie di piazzetta che viene circondata da degli edifici ma anche da altri negozi, e ci sono i tavoli su ogni uscita del negozio o bar. Di soliti si viene per mangiare durante la pausa pranzo. Appena apro lo zaino mi accorgo che non avevo da bere così deciso di andare al 3.2, il bar di fianco al negozio di mia madre. Incontro Ivan, il proprietario del negozio.

<<Marika, che ti serve? >> mi chiede Ivan

Mi conosce da sempre, da quando ero piccola perché mio padre mi ci portava sempre a ballare. Mio padre e Ivan erano  ottimi amici.

<<due bottiglie di acqua per favore>>

Me le porge, pago e poi torno nel retro del negozio dove c'è mia madre che mi stava aspettando.

<<sono andata a prendere da bere>> dico  indicando le bottiglie che avevo in mano

Tiro fuori il cibo del Mc dallo zaino e iniziamo a mangiare

<<allora tesoro, cosa c'è che non va? Problemi d'amore? Ti conosco, quando vieni in negozio e mi porti il pranzo c'è sempre qualcosa che ti turba... come si chiama lui? >> dice quasi tutto d'un fiato

Mi conosce troppo bene, d'altronde è mia madre

<<Nash. La sua sorellina è una mia allieva all'Accademia. Sai, è uguale a me quando io ero piccola>> dico sorridendo dolcemente

<<ti piace questo Nash? >>

<<non lo so mamma. Cameron e gli altri ragazzi che ho conosciuto dicono che ho una cotta per lui. Pure Debby lo pensa>> dico dopo aver bevuto una po' di acqua

<<penso che rimanere un po' con lui t farà capire cosa provi. >>

<<quando hai capito che ti piaceva papà?? >>

So che l'argomento 'papà' le fa male, anche se è passato molto tempo. Ma so anche che da una parte la rende felice ricordare i bei momenti passati insieme, soprattutto quando si conoscevano da poco

<<bhe, tuo padre me lo fece conoscere una mia amica che conosceva Ivan e diciamo che abbiamo passato molto tempo insieme. Penso che la cosa che mi ha fatto capire che mi piaceva e che ne ero innamorata è stato quando lui ha fatto una breve vacanza con i suoi e io non facevo che pensare a lui e a quanto mi mancasse passare del tempo insieme>>

<<quindi stai cercando di dirmi che devo passare molto più tempo con lui?? Mamma, mi vergogno. E poi tra noi due c'è  già stato un bacio >>

<<bhe a quanto ho capito Cameron è il suo migliore amico, esci con tutti i ragazzi. Cerca una scusa per stare con lui.. >>

<<Cameron saprà di sicuro cosa fare. Alle quattro vado allo skate park, ci sarà sicuramente anche Nash>> 

La ringrazio per il consiglio e poi finiamo di mangiare. Mamma poi doveva tornare a lavoro perché toccava a Ellen fare la pausa pranzo così dopo aver salutato tutti, escii dal negozio. Mancavano due ore alle quattro, decido quindi di andare in spiaggia. È una bella giornata di sole ma non fa tanto caldo, si sta abbastanza bene. A volte mi fermo a pensare a come fosse la mia vita se mio padre fosse ancora qui con noi. Probabilmente non starei così tanto in giro e probabilmente sarei stata la cocca di papà custodita sotto una campana di vetro, lo dico perché io e lui eravamo molto legati, come ho già detto, è stato lui a trasmettermi la passione della danza.

*****

Sono allo skate park in compagnia dei ragazzi e sono seduta su una panchina mentre guardo gli altri sulla pista che fanno acrobazie o semplicemente vanno su e giù per le rampe. Sto ripensando alle parole di mia madre sul restare da sola con Nash, ma penso che non avrò mai il coraggio per farlo. Si, sono una ragazza che non ha peli sulla lingua ma allo stesso tempo una ragazza timida soprattutto per quanto riguarda i ragazzi che mi piacciono. Sto guardando Carter che stava cercando di fare un salto dalle rampe ma fallì miseramente cadendo di schiena. Subito dopo vedo Tay andare verso di lui facendolo alzare ma poco dopo la mia mente tornò a pensare a Nash.

<<ei ragazza pensierosa>> dice Matt appena sedendosi sulla panchina a fianco a me

<<sai, oggi ho parlato con mia madre di Nash. Le ho detto quello che è successo, del bacio che ci siamo dati alla festa dei Jacks e a tutto quello che mi passa per la testa quando lo vedo. Ho cambiato lavoro, non aiuto più mia madre al negozio ma sono insegnante di hip-hop nell'Accademia dove facevo danza io quand'ero piccola. Una mia allieva si chiama Skylynn è la sorella di Nash. Ieri lui è venuto a prenderla. Skylynn, prima di andare via con lui mi ha chiesto se io e lui stavamo insieme e sai perché? Perché ci siamo guardati negli occhi per almeno due minuti senza dire nessuna parola. E, cavolo, i suoi occhi sono una cosa fantastica..>> mi giro a guardarlo e vedo la sua faccia confusa << sto parlando troppo vero? Si, penso di si. Mi succede quando sono stanca di tenermi le cose dentro, avevo bisogno di qualcuno che mi ascoltasse. Tornando a Nash cosa credi che dovrei fare? Insomma non so nemmeno se a lui piaccio, pensi che dovrei lasciar stare le cose?... lo sto facendo di nuovo, vero? >>

<<si. Marika intanto calmati e respira>> dice mettendomi una mano sulla spalla

<<basta non devo più pensarci.. Sono venuta qui per divertirmi con i miei amici>> dico prendendo in mano lo skate

Lascio solo Matt seduto sulla panchina e mi avvicino agli altri e chiesi a Carter, seduto sulla panchina, se stava bene. Ci raggiunge anche Matt che ad un certo punto dice

<<io non capirò mai voi donne, cambiate idea ogni due secondi>>

<<non so cosa gli hai detto ma sembra sconvolto>> interviene Gilinsky

<<lo saresti anche tu se avessi sentito quello che mi ha confessato, non fanno per me i pettegolezzi>> dice Matt rassegnato

Intanto io, Madison e Mahogany stavamo ridendo per tutto ciò che ha detto Matt, riguardo la nostra conversazione.

<<la prossima volta chiama qualcun altro>> mi informa Matt

povero, forse sembravo una pazza mentre parlavo senza quasi nemmeno respirare

|Era solo un gioco| Nash Grier (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora