Capitolo 39

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Torno a casa dal mare verso l'ora di cena e, prima di mangiare,vado in bagno per farmi una doccia.

<<allora ti sei divertita oggi con Cameron?? >> mi chiede mia madre

<<si, moltissimo>>

<<È davvero gentile e dolce quel ragazzo>>

<<ho sempre avuto buoni gusti in fatto di ragazzi,  ti ho mai deluso? >>

Sono sempre stata un ragazza con la testa sulle spalle, non ho mai frequentato cattive compagnie, bevuto alcool fino a vomitare, anche se ammetto che mi è successo alcune volte, ma non sempre. Quando sto male ho il vizio di fumare ma negli ultima anni avrò fumato una o due sigarette. Non sono quella ragazza che al minimo problema scappa e si butta a capofitto nell'alcool o peggio.
La serata la passo con mamma a guardare un film perché James e Will sono usciti dato che è domenica sera. Appena finisce mamma va a letto mentre io rimango sveglia ad ascoltare musica sulla tv e con il mio computer sulle gambe;  stavo sul sito della Debby Reynolds School di LA per vedere le date e orari dei prossimi provini. Il mio appunto è tra tre giorni sempre alle tre, come l'ultima volta. Sono passati due mesi e non so perché ci hanno messo così tanto per fare la seconda fase dei provini,  certo i ballerini che si sono presentati sono circa mille ma solo centocinquanta passano perché è a numero chiuso;  nell'eventuale ritiro dalla scuola ci sono comunque i ripescaggi. Spero davvero di riuscire a passare il provino non so cosa farei se non ci riuscissi...

È venerdì mattina e mancano due giorni al tanto atteso provino. Mi sono svegliata tardi stamattina perché ieri sera sono andata a letto tardissimo, oggi pomeriggio ho la lezione in accademia e poi il pomeriggio sarei uscita con Debby e David...

<<ciao a tutti!>> dico entrando nella sala da ballo dove c'erano già tutti i bambini che mi aspettavano <<scusate per il ritardo>>

Mi sorridono tutti, si alzano in piedi e si preparano per ballare. Se esistesse una macchina del tempo per farmi tornare piccola non ci penserei due volte a salirci, insomma loro sono così rilassati e felici non sanno né cosa sia l'adolescenza né diventare maggiorenni. Incontri un sacco di problemi, di qualsiasi tipo, ma quelli che ti fanno stare peggio sono quelli dell'amicizia e d'amore. Più cresci più la tua vita cambia e più problemi incontri, ecco perché da piccola mi piaceva, e mi piace tutt'ora,  la favola di Peter Pan.

<<per oggi abbiamo finito>>

Saluto tutti e torno a casa con il penny, stavo attraversando la strada quando ad un certo punto una bici mi viene addosso facendomi cadere all'indietro. Il signore mi aiuta ad alzarmi scusandosi e involontariamente spinge il penny in mezzo alla strada e potete ben immaginare cosa successe.
La macchina si ferma di colpo non appena sente che aveva tirato sotto qualcosa. Mi posiziono di lato, vicino alla ruota sinistra e vedo il mio penny rotto in due.

<<ma stare più attendo no?! >> grido al conducente

<<mi dispiace non lo avevo visto>> dice in risposta

Raccolgo i due pezzi e non appena sollevo lo sguardo vedo Skylyyn nel posto affianco al guidatore e Nash dall'altro lato nella macchina in piedi.

<<Marika? >> dice guardandomi

<<si già >> dico scortesemente

Ci tenevo davvero al penny, è stato il primo che i miei mi hanno regalato.

<<mi dispiace ancora>> dice avvicinandosi <<vuoi un passaggio a casa? >>

<<non serve>> dico semplicemente

<<salta su! Almeno per farmi perdonare>>

Mi sorride, cavolo quel sorriso che mi fotte ogni volta!
In ogni caso quel passaggio mi serviva perché casa mia è ancora lontana, Skylynn scende dalla macchina e sale nei posti dietro mentre io mi metto sul sedile del passeggero, di fianco a Nash. Gli dico le indicazioni e in poco meno di dieci minuti arriviamo davanti casa mia. Saluto entrambi ma prima che potessi scendere dall'auto Nash parlò

<<mi dispiace ancora per il penny>>

<<avrai modo di sdebitarti>>

Senza pensarci mi avvicino a lui e gli stampo un bacio sulla guancia, mi allontano e lo vedo sorridere. Lo saluto di nuovo e mi avvicino alla porta di casa,  che aprì con il mazzo di chiavi che avevo in mano.  Non so davvero cosa mi è preso ma mi è venuto spontaneo. Sto ancora aspettando un messaggio o una chiamata di Cameron per sapere cosa gli ha detto Nash ieri sera, siccome non arrivò niente decisi di scrivergli io.

Da: Marika
A: Cam
Nessuna novità?

Appoggio il cellulare sul mobile davanti la tv e intanto vado in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Torno in salotto e mentre cambio canale per cercare qualcosa di interessate in tv il cellulare si illuminò.

Da: Cam
A: Marika
mmm.. Rinfrescami la memoria

Sorrido leggendo per la risposta perché so che lo sta facendo apposta.

Da: Marika
A: Cam
Su Nash,  idiota!

Da: Cam
A: Marika
Non mi ha detto niente. Ho insistito più volte ma niente..  Tu hai novità?

Gli racconto dell'incidente successo poco fa, il mio amatissimo penny verde acceso regalatomi al mio sedicesimo compleanno ora è in camera mia vicino al comodino del letto. Obbligherò mia madre a regalarmene uno nuovo tanto tra diciotto giorni è il mio compleanno.

SPAZIO AUTRICE:
domani sono tutto il giorno al mare quindi spero di riuscire a scrivere il prossimo capitolo. Questo spero vi piaccia, fatemelo sapere, e scusate ancora se ci sono eventuali errori

Buona serata
Marika.

|Era solo un gioco| Nash Grier (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora