Capitolo 25

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È domenica mattina e sono al capannone con la mia insegnante di ballo che mi aiuta con la coreografia. Le ho fatto vedere fin dove sono arrivata e le è piaciuta molto, solo che secondo lei ci vuole qualcosa che faccia impressionare gli insegnanti nel mezzo della coreografia così la modifichiamo un po' ma nel complesso mi piaceva molto. È mezzo giorno, la coreografia è finita finalmente e pronta per essere ballata domenica prossima a Los Angeles; solo al pensiero che tra una settimana esatta sarò in quella scuola davanti agli insegnati a ballare mi da ansia e paura. 

Spero davvero di farcela perché questa è la mia opportunità di fare ciò che ho sempre voluto fare vorrei tanto che mio padre fosse qui a sostenermi ma so che i miei fratelli e mia madre sono orgogliosi di me. Mamma ci incoraggia sempre a fare ciò che sogniamo fare come sto facendo io e Will che sin da piccolo si divertiva a smontare, o meglio distruggere, le macchine giocattolo. 

Chiamo James per dirgli che non tornavo a casa per pranzo ma che andavo a mangiare qualcosa in uno dei bar che costeggiano la spiaggia con la Smith.
Mi rimetto la canottiera visto che ero rimasta in top da corsa, prendo lo zaino, usciamo dal capannone e andiamo in un bar che si trovava lì vicino. Passarono cinque minuti da quando avevamo ordinato, che la cameriera ci portò le nostre ordinazioni.

<<ti senti pronta? >> mi chiede la Smith riferendosi al provino

<<ora si ma la mia risposta sarà diversa se me lo richiederà domenica prossima>> le rispondo dopo aver dato un morso all' hamburger << pensi che quella modifica abbia dato un'altra impressione alla coreografia? >>

<< il tuo stile è l'hip-hop ma siccome sai anche la break dance penso che i passi che abbiamo inserito abbiano completamente stravolto la coreografia, il modo positivo ovviamente. Non ti preoccupare andrei benissimo>>

La ringrazio per tutto e, una volta finito di mangiare e pagato il conto, ci salutiamo, lei andò a casa e io al capannone dove lascio lo zaino con il penny in uno degli armadi dove ai mettono le panche per i saggi fanno qui. Prendo però in cellulare e le cuffiette e mi tolgo la canottiera rimanendo con il top e iniziai a correre, mi aiuta molto a schiarirmi le idee...
Corro per circa mezz'ora ma prima di tornare indietro mi siedo su una panchina che da alla vista la spiaggia per riprendere un po' di fiato.  Avevo detto a Debby che poteva venire al capannone  il pomeriggio perché facevo le prove e poteva farmi conoscere il ragazzo che le piace ma mi sono dimenticata di chiamarla per dirle che non andavo più il pomeriggio perché la Smith poteva solo la mattina così le mando subito un messaggio a Debby dopo essermi fermata.

Da: Marika
A: Debby
Hei, stamattina non ti ho chiamata ma non ci sono al capannone oggi pomeriggio

Da: Debby
A: Marika
Me ne sono accorta noi siamo al capannone quindi datti una mossa

Da: Marika
A: Debby
Sto arrivando

Riprendo a correre e in poco tempo arrivo al capannone dove trovo Debby e un ragazzo davanti la porta chiusa.

<<scusa ero andata a correre dopo aver mangiato>> le dico subito <<non ti abbraccio perché sono tutta sudata>> dico sorridendole

<<ecco brava! Lui è Dan mentre lei è Marika, la mia migliore amica>> dice Debby presentandoci

<<Debby mi ha parlato molto di te. Vedi di trattarmela bene>> gli dico stringendogli la mano

<<non le farei mai del male>> dice Dan guardando Debby negli occhi

<<allora com'è andata con la Smith???>> mi chiede Debby

<<bene, mi ha aiutato molto e io sono in ansia per domenica>> confesso

<<ce la farai, non ti preoccupare e poi ci saremo io e Will a sostenerti>>

Le sorrido e parlo un po' con Dan, ha ventidue anni, quindi quattro in più di noi, poi ha una sorella più piccola di nome Karen e lavora in un negozio di musica. È un ragazzo simpatico e dolce, stanno bene insieme 

<< ragazzi vi saluto che devo tornare a casa>> dico aprendo la porta del capannone

Prendo lo zaino, mettendo dentro il cellulare e le cuffiette, poi prendo anche il penny e torno a casa. La prima cosa che faccio è una bella doccia rinfrescante, lavandomi anche i capelli.

****

Il mattino dopo rimango a letto fino all'ora di pranzo perché ero stanca dalla giornata precedente, ho male alle gambe da quanto mi sono allenata e corso ieri. Oggi starò a casa tutto il giorno a non fare niente, deve passarmi il dolore alle gambe e devo cercare di non farmi male perché tra sei giorni ho il provino. La Smith mi ha detto che potrò allenarmi fino domani a giovedì per evitare poi che con la tensione e l'ansia che mi faccia male.
Il lunedì mamma è a casa da lavoro quindi cucina lei ma io la aiuto sempre perché così passo un po' di tempo con lei.

<<buongiorno tesoro>> dice mia madre salutandomi

<<ciao mamma ti aiuto? >>

<<si, guarda se la pasta è cotta>>e mi indica la pentola mente lei stava tagliando i pomodori << alla fine com'è andata la festa di Cam, vi siete divertiti? >> mi chiede curiosa

<<pare che piaccio a Nash>> le dico senza entrare nei particolari

<<non mi sembri tanto felice>> mi dice mia mare sinceramente

<<infatti, la situazione mi è sfuggita un po' di mano venerdì sera ma spero che io e lui potremmo parlare. Tu invece ci sono novità? Sabato quando sono tornata dal mare non eri a casa e James mi ha detto che eri a cena con amiche>>

<<si, poi siamo andate in un bar a berci qualcosa e Megan mi ha presentato un suo amico che ha incontrato al bar>>

È da tanti anni che mamma non esce con un uomo, e non l'ha mai fatto perché non voleva che noi, soprattutto io, pensassimo che rimpiazzasse nostro padre ma ormai siamo tutti e tre grandi e vorremmo che lei sia di nuovo felice magari anche con una persona affianco lei.

|Era solo un gioco| Nash Grier (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora