Capitolo 7

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  Il mattino seguente, feci colazione col naso incollato nei registri dei due castelli. Da quando i miei genitori erano stati distrutti, zio Wilhelm aveva assunto il ruolo di reggente di entrambi i clan, ma non aveva apportato grandi modifiche.
  Il clan Von Ziegler aveva parecchi fondi a disposizione, portati dalle tasse dei propri sudditi, cosa che non credevo si facesse, e dai vari investimenti in borsa, dei quali ci capivo ben poco. Il clan Vidrean, d'altro canto, riceveva ben poche tasse e attuava ancora meno investimenti.
  Stavo cercando di capire quanti soldi trasferire al castello Vidrean, sorseggiando il mio cappuccino, quando zio Wilhelm entrò di corsa.
  -Serena, devo parlarti urgentemente.
  Congedò velocemente i servitori, per essere lontano da orecchie indiscrete. Fece cenno a me e ai miei genitori di avvicinarci e alla fine parlò.
  -La gente inizia a pensare che tu non abbia ancora i canini.
  Rimasi di ghiaccio. Come diavolo erano riusciti a capire che i miei canini erano ancora al sicuro e al caldo nelle mie gengive?
  -I canini dei vampiri escono quando sono arrabbiati, affamati o eccitati. Ieri sera, quando hai minacciato Mirko, tutti hanno visto che eri parecchio arrabbiata, ma che i canini non c'erano!
  -Sai chi può aver detto una cosa del genere?- chiese mio padre.
  -Non lo so, però la cosa può essere molto svantaggiosa per noi. Potrebbe far sembrare Serena non credibile.- rispose mio zio.
  Riflettei un momento, pensando a una scappatoia. Era un bel problema, ma neanche poi così grande.
  -Non dobbiamo fare niente.- affermai
  -Cosa?- esclamarono sconcertati i miei familiari.
  -Non faremo niente. Se dessi retta alle voci e mi alterassi, probabilmente mi chiederebbero una prova visiva e così capirebbero che questa diceria è fondata. Se non facessi assolutamente niente, tutti si dimenticherebbero di questa voce di corridoio e sicuramente si concentreranno su un'altra più nuova e succosa. Sono andata alle superiori e so come affrontare queste cose, tipiche delle bisbetiche pettegole.
  -Però dobbiamo capire come mai sei così in ritardo.- affermò mio zio.
  -Spero che mi spuntino presto, così potrò sembrare più credibile come vampiro. Invece, riguardo alla milizia- iniziai rivolgendomi a mio zio. -fate in modo che non si sappia molto. Quando i Lovinescu sapranno che ho riorganizzato l'esercito, saranno sorpresi, ma anche divertiti perché mi reputano un'incapace e una sprovveduta. Ho visto negli occhi di Ionut, di Lucian e di Stefan Lovinescu che lo pensano. Più mi sottovalutano, meglio è. Ora possiamo ritornare a questi dannati e incomprensibili registri, per favore?
  Tutti ridacchiarono e continuarono ad aiutarmi. Mi ero mostrata forte e sicura, ma dentro di me tremavo. Se anche uno solo di loro avesse iniziato a reputarmi indegna di essere una sovrana, sarebbe stato un bel guaio. Zio Wilhelm era un angelo, ma non poteva fare miracoli e i miei genitori potevano fare ancora meno. Dovevo guadagnare punti su altri fronti e sperare che un altro pettegolezzo sostituisse quello riguardante i miei canini.

  Tornati a casa, riprendemmo la vita di sempre, ma zio Wilhelm aggiunse qualche nuova disciplina per me.
  -Devo imparare a suonare il piano e a cantare? E perché?- chiesi a bocca aperta.
  Cantare era stato il mio sogno, ma ero stonata come una campana. Sarei riuscita a far inorridire persino un sordo.
  -Perché ci possono essere occasioni nelle quali dovrai cantare e suonare il pianoforte. Non te l'ho insegnato in questo mese perché sapevo che non avresti dovuto fare nulla del genere, ma noi vogliamo arrivare preparati a tutto, no? Non dici sempre così?
  Sospirai e annuii.
  -Bene. Iniziamo col canto.
  Zio Wilhelm si sedette al piano e iniziò a suonare. La lezione andò molto peggio di quanto pensasse e io mi stavo vergognando da morire. Speravo che i vicini non chiamassero i vigili per "disturbo della quiete pubblica".
  -Non credevo che l'avrei mai detto, ma sei un disastro!
  -Grazie per l'incoraggiamento, zio. So che faccio schifo e te l'avevo anche detto.- risposi incrociando le braccia al petto, imbarazzata più che mai.
  -Hai la voce molto alta, ma tu vai troppo in alto. Prova a prendere questa.- suonò una nota e non la presi.
  -Un po' più bassa.- disse suonandola di nuovo.
  Cantai e riuscii a prenderla. Suonò un'altra nota e presi anche quella. Continuammo così per tutta la lezione, fino a quando la mia voce non divenne roca e allora passammo al pianoforte. Dato che le mie dita erano lunghe e affusolate, riuscii a cavarmela molto meglio che col canto.
  Finita la lezione, andai in un pub per incontrare i miei amici e per cenare tutti insieme. Mi accolsero a braccia a aperte, come al solito, ma con un po' più di timore. Da quando avevano scoperto che ero la loro principessa, mi trattavano in modo diverso e a me questo non andava.
  -Ragazzi, chiariamo una cosa. Quando non sono in veste di principessa, mi trattate come avete sempre fatto, mandandomi a quel paese e tutto il resto; quando sono in veste di principessa, mi trattate come dovete fare, chiaro?- dissi guardandoli uno per uno.
  -D'accordo, brutta stronza.- rispose Erica, rompendo il ghiaccio.
  Erica, Renzo, Marika e Simone erano vampiri, mentre Amanda, Dario e Francesco erano mezzosangue. Renzo e Amanda stavano insieme ed erano la prima coppia vampiro-mezzosangue.
  -Quando ci sposeremo, la trasformerò in vampiro.- aveva detto Renzo, guardandola con dolcezza.
  -E io vi do già il mio completo appoggio. Voglio portare avanti il progetto di mia madre e mio padre e far avere pari diritti ai mezzosangue.- affermai sorridendo e tutti i miei amici scoppiarono in un caloroso applauso.
  -Sapevo che saresti diventata una buona principessa.- disse Erica stampandomi un bacio sulla guancia e io risi.
  Era bello avere amici come loro, che mi avrebbero rispettato e appoggiato. In qualità di "ragazza comune" mi fidavo ciecamente di tutti loro, ma in qualità di principessa vampiro mi fidavo soltanto di Renzo ed Erica. Speravo vivamente che gli altri non mi avrebbero tradita nel momento del bisogno.

The Bloody and Dark PrincessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora