Old friends.

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"Allora?" mi domanda Harry, poichè non ho ancora risposto al lungo discorso da lui fatto. "Allora quando ci dovremo pensare ci penseremo, adesso direi che possiamo goderci questi giorni di vacanze." dico, non avendo effettivamente niente da dire, tutto quello che ha detto lui è sufficiente. Finiamo in silenzio di mangiare, dopo di che metto i piatti nella lavastoviglie e ci sediamo sul divano. "Facciamo qualcosa stasera?" mi chiede, mentre mi prende la mano ed inizia a disegnare forme invisibile sul mio palmo. "Potremmo farci un giro e vedere se c'è qualche festa. Magari se chiami Horan è ancora nel vecchio giro." dico, pensando al biondino irlandese che frequentavamo prima di andarcene. Avevamo 12/13 anni e passavamo le giornate a rubare gli alcolici dal mobile dei genitori di Niall e fumare nel parco; eravamo dei teppistelli, lo ammetto, ma non avevamo i migliori genitori a poterci controllare. Adesso le cose sono cambiate, siamo più responsabili, anche se non so bene come sia accaduto. "Non ho più il suo numero. Potremmo provare a farci comunque una passeggiata e vedere se troviamo qualcuno di familiare." dice infine Harry alzandosi e trascinandomi su con sè. Prendiamo i telefoni e le chiavi, per poi chiudere la porta dietro di noi, incamminandoci verso il centro del paese, dove tutte le vie si incontrano. Mi arriva un messaggio, sblocco il telefono e vedo che proviene da un numero sconosciuto, ancora.
Da: Sconosciuto.
Sei davvero tu?
Cosa? Anche se volessi rispondere, non potrei, quindi perchè chiedermi una cosa del genere? Harry deve aver notato la mia distrazione, così mi chiede: "Chi è?"
"Sempre lo stesso numero sconosciuto." gli dico, mostrandogli il telefono con il messaggio. "Tu chi? Possibile sia la stessa persona di ieri?" mi domanda, mordendosi il labbro. "Non ne ho davvero idea. So solo che è strano che comunque non mi mostri il numero, se così fosse potrei rispondere." dico, rimettendo il telefono in tasca e ricominciando a camminare. Lasciamo stare la cosa e proseguiamo, finchè non arriviamo di fronte a quella che era ed evidentemente è casa di Liam Payne; e come se fossimo tornati indietro nel tempo, sta dando una festa. Liam era il ragazzo più popolare della scuola allora, non che fidanzato di Gemma; quando ci siamo trasferiti si sono mollati, ed è chiaramente più grande di noi. "Che facciamo, entriamo?" domando ad Haz mentre mi incammino verso la porta. La gente affolla il giardino insieme a bicchieri rossi vuoti. Harry mi afferra la mano ed annuisce in segno di approvazione; la porta è aperta e quindi entriamo, nel salotto non c'è traccia di Liam. Andiamo nel giardino sul retro e vediamo che oltre ad un nuovo laghetto che devono aver messo in questi anni, ci sono anche tutti i ragazzi del quartiere con cui uscivamo. Appena Niall vede Harry gli corre incontro abbracciandolo; posso sentire la puzza di vodka da qui, ma li lascio fare, mentre mi avvicino a Luke e Michael, gli inseparabili fratelli Clifford con cui ero in classe. "Non sei davvero Meredith Hiller vero?!" domandano euforici con un sorriso a trentadue denti. "Sì che sono io coglioni! Non mi riconoscete più?" dico scherzando in risposta, ed entrambi mi prendono in braccio per salutarmi. Quando mi mettono giù tra una risata e l'altra salutano anche Harry, e dopo aver abbracciato Niall mi siedo sulle gambe del riccio vicino a loro. Ci fanno un sacco di domande e così anche noi a loro: scopro che Horan ha lasciato la scuola, cosa che potevo aspettarmi, mentre Luke vuole fare medicina e Michael storia dell'arte. Rimango stupita dalle scelte degli altri due, visto che anche ora sono seduti davanti a me con una bottiglia di vodka in mano, ma sono felice per loro. Dopo averli quasi totalmente convinti della reale innocenza presente nel mio rapporto con Harry, e dopo aver dato un pizzico a Luke per aver commentato con un sonoro "Ancora non te la sei scopata?", decido di prendere qualcosa da bere. Mi alzo e vado verso il tavolo degli alcolici, ed opto per un rum e pera. Sto per ingoiare il tutto, quando quasi mi strozzo alla vista di quella che è Penelope Hudson. Anche lei deve avermi notata, perchè mi si avvicina nel suo stretto vestito nero con le paillettes; "Meredith Hiller? Sto sognando? Quella roba che mi ha passato Clifford dev'essere davvero buona." dice, portandosi un bicchiere rosso alla bocca. "Hei, sono davvero io, come va?" ridacchio, e le chiedo davvero interessata alla risposta. Penelope era la ragazza di mio fratello, prima che appunto sparisse; all'inizio ce l'avevo con lei, come con tutti, perchè pensavo che lei sapesse dove fosse e non volesse dirmelo. Poi ho capito, vedendo quanto soffriva, che anche lei era nella mia stessa situazione; in quel periodo ci siamo allora avvicinate molto, ma poi sono dovuta partire ed ho perso ogni contatto con lei. "Come sempre dolcezza, tra un bicchiere e l'altro trovo il tempo di studiare. E a te?" mi domanda, con un sorriso falso in faccia. "Direi lo stesso, solo che ho Harry che mi aiuta a distrarmi." dico, rendendomi conto solo dopo quanto possa suonare equivoco. Lei ridacchia e mi dice: "So che sei solo amica con Styles tranquilla, solo che non so come tu faccia a non divorare quel bel bocconcino ogni giorno della tua vita." Ride ancora, per farmi capire che sta scherzando, anche se so lo farebbe senza pensarci due volte. Perchè è questo l'effetto che fa Harry alle ragazze, ma come mi ha chiaramente detto anche ieri sera, trovarsi una ragazza è più difficile di quel che sembra.

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