Confusion.

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Per pranzo io ed Harry decidiamo di andare in un posto tranquillo, cucina araba, luci soffuse. Appena arriviamo un ragazzo dalla carnagione olivastra ci apre la porta, facendomi sentire una vecchia, e poi ci accompagna ad un tavolo in fondo alla sala. È così appartato, che diamine pensa dobbiamo fare? Scoparci sopra? Comunque, tra una chiacchiera e l'altra finiamo di mangiare il nostro couscous e andiamo a pagare. "Mi lascerai pagare questa volta?" mi chiede Harry mentre ci alziamo. Sorrido al ricordo di qualche giorno prima, quando gli avevo letteralmente lanciato il portafoglio pur di non fargli offrire la cena. "Non sei il mio fottuto fidanzato, posso pagare il mio cibo". Dico con la mia solita finezza mentre tira fuori il portafoglio; lo farò pagare, ma solo perchè non sono ancora passata al negozio dei miei genitori a prendere i soldi. Mentre usciamo mi afferra la mano, e aggiunge "Dove andiamo?" Apro lo sportello del passeggero e rispondo: "Mi porti al negozio, e poi sei libero." Voglio che esca coi suoi amici, non deve per forza passare ogni singolo giorno con me, siamo abbastanza grandi da stare separati un paio d'ore. Si ferma davanti al negozio dei miei genitori, il Pat&Peter's burger, e domanda: "Ti stai liberando di me, Meredith Hiller?" Accenno un sorriso e aggiungo: "Cazzo sì Styles! Mi stai ad un palmo dal culo tutti i giorni, lasciami respirare!" Adoro scherzare così con lui, so che è l'unico con cui posso farlo sempre, nonostante tutto. "Ti passo a prendere verso le 8:00, andiamo ad una festa." Quasi mi ordina. "Una festa? Da chi?" Chiedo, sorpresa di non esserne già a conoscenza. "Da Charlotte, ci ha invitati stamattina, i genitori sono fuori città e vuole festeggiare la fine della scuola" dice quasi meccanicamente mentre controlla il telefono. "Ehm okay, a dopo allora" lo saluto con un bacio sulla guancia e lui mi da un pizzico sul sedere mentre scendo. Alzo il mio dito medio sorridendo, e mi dirigo all'inferno.
"Ce l'hai fatta ad arrivare." borbotta mio padre mentre entro. "Non cominciare, sono qui solo per i soldi" sputo acida mentre mi siedo davanti al bancone. "Potresti venire per guadagnarteli, invece di passare le tue giornate ad ubriacarti". Dice con disprezzo mia madre, apparsa dalla cucina con due piatti in mano. Ma guardateli, due ubriaconi tossicodipendenti che vengono a fare la morale a me, che schifo. "Dobbiamo litigare sempre per le stesse cose? Datemi i soldi che mi spettano e basta." Dico stanca di dover continuamente far guerra a quelli che dovrebbero essere i miei familiari. Vedo mia mamma prendere 500$ dalla cassa e passarmeli, senza nemmeno guardarmi in faccia, e tiro un respiro di sollievo nel constatare che anche sta volta abbiamo rimandato le nostre discussioni. "Ci vediamo" dico, uscendo dalla paninoteca ed incamminando verso il mio appartamento. Dovrei star male per il fatto che il rapporto con i miei genitori da quando è scomparso mio fratello si sia ridotto ad un mantenimento economico da parte loro, ma invece non mi interessa. Sono del tutto indifferente alla cosa; ho Harry, e mi basta. Fortunatamente a loro gli affari vanno bene, e quindi siamo tutti contenti, tutti tranne Jacob, che se ci vedesse ci prenderebbe a schiaffi. Eravamo una gran bella famiglia, finchè mio fratello non ha deciso di sparire nel nulla, a soli 17 anni; mi piacerebbe sapere dove si trova, o perchè se n'è andato, ma va bene così.
Mi accendo una sigaretta e prendo il telefono dalla borsa. Sbloccandolo noto che ho un messaggio:
Da: Harry.
Problemi coi tuoi? xx.
Sorrido per la sua accortezza e gli rispondo:
Per: Harry.
No, la solita freddezza. Che stai facendo?
Invio il messaggio e rimetto il telefono in borsa, quando noto un ragazzo appoggiato al portone del mio palazzo. Tiro fuori le chiavi quando incrocio gli occhi azzurro ghiaccio di quello che è Louis Tomlinson. Merda. "Ti serve qualcosa?" domando, infilando la chiave nella toppa. "Dov'è Harry?" risponde con un'altra domanda seguendomi verso l'ascensore. Mi blocco non volendo che mi segua fino a su, e gli dico: "Non lo so, ci siamo visti a pranzo e poi se ne è andato." Lo guardo mentre si sistema i capelli e noto per la prima volta quanto effettivamente sia bello. Che cazzo dico, è un pezzo di merda, che sfrutta Harry e la sua gentilezza. "Se lo vedi digli che lo sto cercando." Afferma già andando verso l'uscita, non permettendomi nemmeno di controbattere. Entro in ascensore e arrivo nel mio appartamento, sdraiandomi sul divano ed accendendo la tv. Immediatamente il telefono inizia a squillare, così lo afferro e rispondo. "Harry?" domando, non sapendo chi altro potrebbe cercarmi. "Mer, è passato Louis?" dice, come preoccupato. "Sì, sì ti cercava, ma non gli ho detto dove fossi perchè in effetti non lo so neanche io." dico in fretta, nella speranza di calmarlo. "Okay, poi ti spiego, a stasera." dice, ed attacca, lasciandomi confusa al mio noioso pomeriggio.

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