Oggi è il gran giorno. Alle 10:30 ho il colloquio più importante della mia vita, con il dirigente dell'università più famosa del paese, dalla quale dipenderà il mio futuro e che quindi cambierà radicalmente il mio futuro: una cosa da niente insomma. Sono in un bar fuori il campus dove avverrà l'incontro con Harry, che ha in una mano il suo muffin e nell'altra il suo cellulare, mentre io sto leggendo un giornale sorseggiando un caffè. Abbiamo deciso di non parlare del colloquio finché non sarà finito, così da non farmici pensare e cacciare via l'ansia, la quale mi sta comunque facendo venire la nausea. Alle 10:15 ci alziamo, e dopo aver pagato, usciamo fuori. È una bella giornata di fine luglio, calda ma non troppo, e mi permette di indossare un pantalone nero ed una giacca in tinta, senza sembrare la solita barbona. Harry afferra la mia mano, e mi dà un veloce bacio sulla fronte per poi sussurrarmi "Sei la ragazza più in gamba che conosca, non sottovalutarti mai." Le sue parole mi fanno sorridere, e mi danno la sicurezza di cui avevo bisogno per entrare dentro e dare il meglio di me. "Sei puntuale, vestita bene e sicura di te, andrà bene." continuo a ripetermi mentre una signora, Flora mi sembra di ricordare, mi accompagna nell'ufficio del signor Philip Henrison, con cui avrei sostenuto una conversazione di ben 15 minuti, circa la mia vita e le mie ambizioni, o almeno così mi aveva detto Flora. Entro dentro e l'uomo è seduto alla sua scrivania in mogano intento a scrivere su un foglio, decisamente concentrato; quando si accorge di me mi rivolge un enorme sorriso, e mi dice di accomodarmi. Quando mi siedo mi accorgo del suo aspetto curato, avrà cinquant'anni, con una fede al dito, vestito con un completo probabilmente di Dolce e Gabbana, ed i capelli brizzolati. Non riesco a togliere gli occhi dai suoi, quando parla, è talmente carismatico che mi ha improvvisamente tranquillizzato, e vorrei essere come lui. Inizia a chiedermi di me, da dove vengo e chi sono, cose a cui mi è semplice rispondere: gli dico che mi sono appena diplomata col massimo dei voti, che vengono dall'Inghilterra e che sono una semplice ragazza a cui piace la letteratura e anche divertirsi. Quasi mi pento dell'ultima affermazione, ma poi vedo il signor Henrison sorridere e dire che faccio bene, e mi rilasso. Mi domanda cosa vorrei studiare e cosa ne penso della NYU, e anche qui sono abbastanza diretta: voglio studiare lettere e magari specializzarmi per diventate un insegnante, e penso che questa sia l'università adatta per farlo, anzi, sarebbe perfetta visto il programma avanzato che c'è. Lo vedo annuire e sorridere, come se stessi dicendo le cose che voleva sentirsi dire, oppure lo sto annoiando perchè dico le stesse cose che dicono tutti. Ma quando fa un segno con la penna su un foglio capisco che c'è qualcos'altro, come se quest'uomo si aspettasse letteralmente di sentire queste parole, come se sapesse già che le avrei dette. Inizia a mancarmi l'aria ed a sentire caldo, quando mi fa la domanda che sapevo mi avrebbe fatto, perchè me lo dovrò sempre portare dentro come un fardello, ovunque vada: "Ma mi dica signorina Hiller, cosa successe a suo fratello? Mi dispiace chiederglielo, ma dobbiamo conoscere tutto sulla condizione dei nostri studenti, psicologica e familiare compresa." Prendo tutto il fiato ed il coraggio che ho in corpo ed il inizio il solito racconto, nella speranza di non piangere. "Beh ecco, io e la mia famiglia vivevamo in un paesino dell'Inghilterra, ed eravamo felici; finchè un giorno mio fratello maggiore non ha deciso di sparire, andarsene. Lo abbiamo cercato per quasi un anno, ma poi la polizia ha deciso di chiudere il caso poichè credevano fosse solo un ragazzo scappato da casa. Ma io sapevo che c'era qualcos'altro, che non poteva essersene andato così e basta, nonostante ciò fui costretta a lasciar perdere la cosa perchè appunto non c'era alcuna traccia da seguire o alcuna sua notizia da quando se n'era andato. Il rapporto coi miei genitori ed i miei amici venne completamente interrotto, e passai un brutto periodo, durante il quale convinsi però la mia famiglia a trasferirci qui a New York. E quindi adesso eccomi qui." Conclusi asciugandomi gli occhi e sorridendo allo sguardo impietosito del dirigente, che volevo esattamente evitare. "Mi dispiace averglielo dovuto chiedere, adesso può andare." mi liquidò, girandosi dall'altra parte e risultando davvero scortese e senza tatto, al contrario della prima impressione che mi aveva fatto. Quando uscii dall'ufficio Flora mi venne a scortare fino all'uscita principale, dicendomi che mi avrebbero contattata al più presto in caso di risultati positivi. La salutai rapidamente e mi diressi verso Harry, che mi aspettava appoggiato sulla sua macchina con gli occhiali da sole e le cuffiette. Mi avvicinai facendolo spaventare, per poi scoppiare in una risata fragorosa;
"Allora? Com'è andata? Oh finalmente possiamo parlarne, ero così fottutamente in ansia!" Sospira abbracciandomi. Ridacchio staccandomi per guardarlo negli occhi e dirgli "Credo sia andata bene, ma sembrava esserci qualcosa di strano sotto, non so come spiegarlo. E poi mi ha chiesto di quella storia, così mi sono commossa nel raccontarlo e mi ha detto che potevo andare. Ci sono rimasta un po' male alla fine, ma nel complesso penso sia andata Haz!" Feci un urletto alla fine sorridendo. "Sono al settimo cielo per te. E per festeggiare, perché già sapevo avresti spaccato, ho organizzato una bella festa a casa di Louis." Disse mentre salivamo in macchina. "Mh, l'hai organizzata tu a posta per il mio colloquio o Louis da una festa random come al solito?" domando sorridendo. Lo vedo posare la mano sulla mia coscia e l'afferro. "Non è importante, ciò che conta è divertirsi e festeggiare!" ride anche lui. Parcheggia la macchina nel garage e ci dirigiamo a casa mia, ma non prima che legga il messaggio dal numero sconosciuto che mi è appena arrivato:
Congratulazioni, ce l'hai fatta!
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like art.
FanfictionMeredith ed Harry si conoscono da sempre, sono l'una il punto di riferimento dell'altro, e ne hanno passate tante. Supereranno ciò che sta per accadere? Il loro amore sarà o no più forte?