Mistakes.

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"Sei pronta?" sento Harry chiedermi mentre mi passo il rossetto. "Eccomi!" urlo in risposta, ed esco dalla stanza dirigendomi in salotto. Quando arrivo vedo il riccio sdraiato sul divano, i nostri sguardi si incontrano e subito si mette a sedere. "Tu non vieni così." dice, indicando la gonna effettivamente corta che porto. "Perchè no? Non sarò il tipo di ragazza che si cambia perchè il fidanzato è geloso o stronzate simili." affermo, credendo in ciò che dico. "Sei così dannatamente testarda!" sbraita Harry mentre prende le chiavi della macchina. "Prima che stessimo insieme ti vestivi da sciattona, ora ti metti in tiro per farmi incazzare." continua, e spinge il bottone per chiamare l'ascensore. "O meglio, eccitare." gli sussurro nell'orecchio prima di sorpassarlo ed entrare nella piccola struttura. "Smettila." mi guarda, chiaramente spiazzato dalla mia risposta. "Di fare cosa?" domando ridendo sotto i baffi della situazione. Nel frattempo arriviamo al parcheggio ed Harry prende posto dalla parte del guidatore. "Di dire queste cose." afferma mettendo in moto. "Perché, se no che fai?" lo sfido, e sposto lo sguardo sulle mani sul volante che stanno diventando bianche a causa della pressione. Lo sto facendo arrabbiare, ops. "Altrimenti accosto e ti scopo su questi sedili." sussurra, e il sorriso sul mio volto si fa più ampio. "È una minaccia?" continuo, mettendo il dito nella piaga. "No, un invito a cena." dice sarcastico chiudendo così il discorso. Guardo fuori dal finestrino e mi accorgo che l'effetto della birra sta andando via, e proporzionalmente la paura di questa festa cresce. Incontreremo il famoso sconosciuto? Oppure non accadrà niente? Cazzo, odio avere questi dubbi e quest'ansia. Come se Harry percepisse la mia preoccupazione, appena scendiamo dalla macchina mi spinge contro lo sportello e mi bacia; è un bacio puro, lento e pieno di sentimento allo stesso tempo. Non credo di averlo mai baciato così, ma giuro è mille volte meglio della foga che ci mettiamo di solito. Quando ci stacchiamo mi sento alleggerita, come se con quel bacio mi avesse tolto ogni paura; dio, che mi stai facendo Harry Styles?

Harry's pov.
Wow. Non so cos'altro dire circa questo bacio. Sapevo che non aveva bisogno del solito bacio passionale, però devo dire che ho superato me stesso; con ancora le farfalle nello stomaco la prendo per mano e insieme andiamo dentro. Quando entriamo il salone è già pieno di gente, anche se sono appena le 22:00, ma nella folla non riesco a vedere Louis. Decido che me ne occuperò più tardi, e mi faccio trascinare da Mer verso il tavolo degli alcolici: Vodka lemon per me, Rum e cola per lei. Dei classici, per iniziare. "Sembra divertente." mi urla nell'orecchio la rossa per sovrastare la musica. Annuisco in risposta e mi sposto in pista da ballo; quando Mer inizia a ballare non riesco a staccarle gli occhi di dosso, è così sexy. Si muove a tempo e sorseggia il suo drink come se fosse nata per farlo, è decisamente il suo habitat naturale; dovrei essere scoraggiato da questo, ma sono così anche io, sono questi i posti in cui si sono sviluppati i nostri caratteri, e anche se non mi andasse bene, non potrei farci niente. Perdo la testa quando si sposta più vicina a me, e il suo sedere tocca il cavallo dei miei pantaloni; non so come faccio a resistere, ma andiamo avanti così per un po', finchè non intravedo Louis nella folla. Faccio un cenno a Mer nella sua direzione e lo raggiungo, lasciandola a ballare da sola.  Il ragazzo mi nota e mi porta fuori, dobbiamo evidentemente parlare dell'ultima vendita. "Cazzo amico, ho interrotto qualcosa?" mi domanda riferendosi alla mia erezione. "Merda." impreco coprendola con la mano. Lo sento ridere e poi finalmente iniziamo a parlare.

Meredith's pov.
Harry mi ha lasciata qui da sola, continua a ripetermi la mia testa offuscata dal terzo drink. Torno in pista da ballo e mi muovo a ritmo della musica, non capendo effettivamente ciò che sto facendo; ad un tratto delle mani si posano sui miei fianchi, sembrano quelle di Harry, così mi avvicino e mi muovo con lui. Quando mi giro per baciarlo mi accorgo che non è lui, ma la mia mente ormai è andata, e lo bacio lo stesso; è un bacio umido, non come quelli con Harry, e deve essere questo che mi fa risvegliare. Infatti, mi stacco dallo sconosciuto, che mi guarda e si presenta: "Sono Nick, piacere." Sorrido urlando il mio nome, e mi sorride anche lui in risposta. È alto e i capelli sono corti castani, ricci, e anche gli occhi sono marroni, non come quelli verdi che tanto mi piacciono. Ad un tratto sento uno sguardo bruciarmi sulla pelle, allora mi giro e vedo Harry dall'altra parte della sala fissarmi con disprezzo; inizia a camminare nella mia direzione e anche Nick se ne accorge. "Era ora che arrivasse!" dice come se avesse raggiunto il suo scopo. Quest'ultimo arriva e mi afferra un braccio, per poi dire: "Sta alla larga da lei Jonas."  Quando arriviamo alla macchina gli dico di lasciarmi, mi sta facendo male, e lui in risposta stringe la presa e mi spinge in macchina. "La smetti di fare il pazzo?" urlo, mentre mette in moto. "Ti rendi conto di quello che hai appena fatto?" dice alzando anche lui la voce. "In realtà sono così ubriaca che non ricordo nemmeno come sono arrivata qui." aggiungo, e sento la testa che inizia a farmi male. "Sei un casino Meredith." sussurra prima di accostare davanti al mio appartamento. "Vieni?" domando, non volendo rischiare la vita per arrivare alla porta di casa. "Scendi." mi ordina solo, per poi andarsene quando lo faccio. Mi lascia sola e ubriaca, in mezzo alla strada, di notte, e non so cos'altro fare se non accasciarmi sulle scale di ingresso e piangere.

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