La mattina successiva mi sveglio davvero presto, probabilmente avendo dormito abbastanza il giorno prima, così mi alzo e vado in salotto. Sul divano, mi accendo una sigaretta e prendo il mio cellulare, notando un altro messaggio dal numero sconosciuto che deve avermi mandato ieri.
Da: Sconosciuto.
Harry bacia bene? L'ho sempre saputo io!
Un brivido mi parte dalla schiena, e improvvisamente mi sento osservata, come una cavia da laboratorio. Voglio capire chi sia questa persona e perchè non vuole farsi scoprire; mi inquieta un sacco e decido di bloccare il numero, così che se continuerà a contattarmi dovrà per forza rivelarsi. Dopo qualche ora, durante le quali ho girato un po' su twitter per sapere le ultime novità, Harry si alza, ma mi passa accanto come se non esistessi. Allora mi alzo e lo seguo mentre va in cucina, mette a fare il caffè e fissa in silenzio la macchinetta. "Buongiorno eh." gli dico, mettendogli un braccio intorno alla vita ed appoggiando la testa sulla sua schiena. "Levati Mer." dice scostandomi. "Che ho fatto?" domando, chiaramente confusa e turbata dal suo comportamento. "Niente, lasciami stare." sbuffa, facendomi incazzare. "Si può sapere qual è il tuo fottuto problema? Okay può girarti il culo, ma dimmi perchè almeno." sbotto, facendolo girare, e per la prima volta oggi mi guarda negli occhi. "Sei tu il mio problema Meredith, cazzo!" sbraita. Più confusa che mai lo fisso, non capendo appunto, e tutto quello che fa è prendermi e sbattermi al muro. Subito la sua bocca si getta sulla mia, dando inizio ad un bacio pieno di rabbia e foga; mi stacco volendo delle spiegazioni, che però Harry non vuole darmi, così prende ed esce dalla porta principale, sbattendola. Mi lascia lì spiaccicata sul muro come se non esistessi, nella confusione più totale.Harry's pov.
Devo stare lontano da lei, o potrei fare qualcosa di cui potrei pentirmi. È dannatamente bella, e non riesco a controllarmi; quando esco mi rendo conto di aver lasciato tutto in casa, e non avendo una meta mi siedo nel primo giardino che incontro, non curante dei proprietari all'interno. All'improvviso due bambini escono dalla porta e mi corrono incontro; "Che ci fai nel nostro giardino?" mi chiede il bambino biondo, assomiglia davvero a Niall. "Non so dove altro andare." spiego. "Sei un barbone? Non hai una casa?" mi chiede sta volta la bambina, anche lei bionda, ma con gli occhi castani. "Sì ce l'ho, ma adesso non voglio starci." rispondo con un sorriso forzato. "E perchè?" dice ancora la bambina. Ridacchio per la loro curiosità, e dico: "Perchè c'è una ragazza molto arrabbiata con me." sto dicendo le cose come stanno, a dei bambini. Posso vedere la mamma affacciata alla finestra, ma faccio finta di nulla. "Dalle un bacio!" urla il bambino. "Con la mamma funziona sempre." aggiunge, facendomi l'occhiolino. Sorrido, e rispondo: "Ci ho provato, ma è davvero arrabbiata." La bambina incrocia le braccia e mi chiede: "Cosa hai fatto per farla arrabbiare così tanto?" Diamine se siete svegli, marmocchi. "Diciamo che l'ho baciata anche se non siamo fidanzati." Allora la biondina riprende parola e mi guarda confusa, sembra Meredith. "E perchè l'hai fatto allora?" dice, con naturalezza. "Perchè mi andava di farlo, e perchè mi piace." rispondo rendendomi conto di quanto suoni strano. "Allora diglielo!" urlano insieme i due bambini. "Avete ragione, è molto semplice." ridacchio, non pensandolo veramente. Non è semplice affatto. "Ma come vi chiamate?" domando, cambiando discorso. "Io Kendall." dice la biondina. "Ed io Nicholas." aggiunge il bambino. Noto ora le somiglianze e capisco che sono gemelli, avranno sì e no cinque anni. "La mamma ci sta guardando." bisbiglia Kendall. "Sì lo so, meglio se rientrate, io ora me ne vado." bisbiglio anche io alzandomi. Mi salutano con la mano e faccio lo stesso, tornando verso casa. Prima che raggiunga la strada però i bambini mi richiamano, sta volta tra le braccia della mamma. Mi volto e "Come ti chiami?" mi domandano, urlando. "Harry!" grido in risposta. "Mamma dice di non fartela scappare, chiunque sia la tua ragazza, Harry!" mi dice la bambina. Sorrido in risposta e li ringrazio, per poi tornare a casa; è incredibile quanto sia facile per loro, vorrei essere ancora bambino.Meredith's pov.
È passata quasi un'ora quando Harry finalmente rientra. Sta volta lo evito io, infastidita da come mi ha trattata. "Mer?" mi cerca entrando. Grugnisco in risposta per farmi notare, e lui mi si avvicina sorridendo; non credo ci sia niente per cui sorridere, così lo evito rivolgendomi al telefono e fingendomi occupata. "Mi dispiace." dice ad un tratto, ma continuo con la mia messinscena; "Dai Meredith, sono davvero dispiaciuto per prima, mi ero appena svegliato ed avevo la luna storta." cerca di spiegarmi, ma non ottenendo alcuna reazione da parte mia. Voglio la verità, cazzo. Si siede accanto a me e "Okay, vuoi la verità ho capito. Mi dispiace davvero però, è solo che credo, ecco, penso, che tu mi piaccia. Ma non in quel senso ecco, cioè, non solo come ad Harry piace Meredith, ma a come a mamma piace papà, insomma, non come moglie e marito, non ancora almeno, ma come ragazzo e ragazza. Vabbe, dannazione, mi piaci e non voglio mandare a puttane quello che c'è tra noi." finisce finalmente di dire. Sorrido nel vedere un Harry impacciato ed a corto di parole, tanto che prima di rispondere mi getto con le braccia al suo collo e lo bacio.
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like art.
FanfictionMeredith ed Harry si conoscono da sempre, sono l'una il punto di riferimento dell'altro, e ne hanno passate tante. Supereranno ciò che sta per accadere? Il loro amore sarà o no più forte?