Weird situation.

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Quando mi sveglio il mattino dopo le braccia di Harry non sono più intorno a me, così mi alzo ed inizio a cercarlo. Arrivo in cucina e noto un post-it sul frigo che dice: torno per pranzo. All'improvviso ricordo che doveva fare quelle commissioni, e mi tranquillizzo; dopo aver mangiato qualcosa mi accendo una sigaretta e rimango per un po' in cucina, e contro la mia volontà, inizio a pensare. C'è questa situazione con Harry che non mi convince fino in fondo, perchè se da una parte sento che è il rapporto più bello ed importante della mia vita, dall'altra ho paura di perderlo, di non averlo più al mio fianco da un momento all'altro per una ragione o per un'altra, e so che non riuscirei a riprendermi da una tale batosta. Dopo Jacob non ho più avuto rapporti con la mia famiglia, o con i miei vecchi amici, a parte Harry, lui è stato l'unico che c'è sempre stato, e se lo perdessi sarebbe la fine, non avrei davvero altra ragione per vivere. Per questo, voglio provare ad avere una relazione con lui, perchè non è come le altre coppie che si conoscono stando insieme, noi ci conosciamo già e per me lui è già importante; i miei pensieri vengono interrotti da qualcuno che bussa insistentemente alla porta, e riesco a sentire il battito del mio cuore accelerare al pensiero di vedere Harry. Ma aprendo scopro a malincuore che non è esattamente lui; "Hei Meredith." quasi sussurra la mia ex migliore amica, Connie, alzando la mano per salutarmi. "Ciao." dico io, senza sapere cos'altro aggiungere o fare. "Ho sentito i ragazzi dire che tu ed Harry siete tornati per qualche giorno qui ad Holmes Chapel, ed ho pensato di fare un salto a salutarvi. Lui è in casa?" Domanda, facendomi provare una strana sensazione allo stomaco. "No, è uscito, entra." le dico, aprendo la porta per farla passare, e volendo in realtà chiuderla e nascondermi. "Come vanno le cose?" mi chiede sedendosi sul divano. Accendo un'altra sigaretta non offrendogliene, sapendo che non fuma, e rispondo : "Come sempre, niente di che."
"Ed Harry? Sta bene?" continua l'interrogatorio. Tiro fuori il fumo prima di dire: "Sì, sta bene. Vuoi sapere qualcosa in particolare Connie?". Sono stufa di questo girare intorno a qualcosa, e lei deve accorgersene infatti dice: "Ero venuta per vederlo, mi manca molto. Ma anche tu mi manchi, sono così dispiaciuta per come sono andate le cose, e quando ho saputo che eravate in città non ho potuto fare a meno di venire qui. Se è un problema me ne vado però." Si alza quando io le afferro il polso e la faccio risedere. "Va bene, non è un problema, mi stavo anche annoiando a dire il vero. So che Harry ti amava, se vuoi saperlo, ed ha provato in tutti i modi a far durare la vostra relazione, ma si sa che le cose a distanza non sono facili. Sono passati quasi cinque anni, sono sicura che sarai andata avanti come ha fatto lui." dico, spegnendo la sigaretta nel posacenere sul tavolino di fronte a me senza guardarla negli occhi. "Ha una nuova ragazza?" chiede, come se di tutto ciò che ho detto avesse sentito solo la parte dell'andare avanti. "Sì, in realtà sì." Non riesco a finire la frase che bussano alla porta, allora mi scuso e mi alzo per andare ad aprire; è Harry, che appena mi vede mi bacia profondamente, non notando quindi Connie. Mi stacco il prima possibile e lo vedo confuso, finchè appunto non nota la ragazza alle mie spalle. "Oh, non ti avevo vista, ciao Connie." dice il riccio entrando e posando una busta sul tavolino. Leggo la scritta e vedo che ha preso dei panini al forno qui vicino per pranzare; sorrido all'idea di un bel panino al salame, ma subito torno alla realtà. La ragazza di fronte a noi ha la bocca spalancata e posso solo immaginare il perchè; "Ehm ciao Harry." bisbiglia, per poi aggiungere: "Mer non mi aveva detto di voi due." Sorrido ad entrambi cercando di spiegarmi, ma Harry mi precede. "Beh sì ecco, stiamo insieme da pochissimo." ridacchia, come se non si fosse accorto che la sua ex fidanzata non è totalmente entusiasta della cosa. "Comunque, sono felice di vedere che state bene, ora devo andare." dice Connie prima di alzarsi ed andare verso la porta. Vorrei fermarla, ma anche qui Harry mi precede. "Aspetta, perchè non resti a pranzo con noi?" ecco, magari non avrei detto esattamente questo, ma va bene lo stesso. "Ehm sicuri? Non vorrei disturbare ecco." dice torturandosi le mani e fissandole. "Certo che ne siamo sicuri." Parlo finalmente ridacchiando per alleggerire l'atmosfera. Quando smette di fare complimenti, Connie rimane fino a sera con noi, e sembra di essere tornati a quando stavamo sempre insieme ed eravamo felici. Dopo esserci scambiati il numero di telefono torna a casa, con la promessa di accompagnarci lei in aeroporto il giorno successivo, facendoci davvero un enorme favore. "È stato strano non trovi?" domando ad Harry quando siamo soli, accoccolati sul divano. "Abbastanza, ma sono contento che le cose siano tornate normali. Era proprio per questo che volevo tornare qui, per sistemare le cose; e poi non mi sarei mai perdonato se voi due aveste chiuso i rapporti a causa della nostra rottura." mi risponde, lasciandomi un bacio sulla testa. E allora capisco quanto questo viaggio significhi tanto anche per lui, quanto anche lui voglia chiudere con il passato ed iniziare una nuova vita, magari insieme.

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