Feels.

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Harry's pov.
Quando arriviamo a casa Meredith si fionda in cucina per prepararmi questa misteriosa cenetta, così decido di andare a farmi una doccia. Sto per entrare quando afferro il rasoio: visto che non le piace la barba, la toglierò. Amo quando nota dei particolari di me, a prescindere dal fatto che le piacciano o meno. Entro in doccia e ci rimango per una buona mezz'ora, tanto che Meredith si precipita in bagno preoccupata. "Volevi passarci la vita?" mi domanda, noncurante del fatto che sia nudo. Prendo un asciugamano e le dico: "Ero solo molto...sporco. Ed ho fatto la barba, quindi non stressarmi." Sbuffa ed esce dal bagno. Finisco di asciugarmi e mi infilo un pantaloncino grigio prima di andare in cucina. "Vestirti è diventato un hobby?" dice, quando appaio sulla soglia. "So che ami ognuno dei miei tatuaggi. Te li sto solo facendo vedere." dico in risposta. Finisce di mescolare qualcosa in una pentola e si gira: "Conosco ognuno di quei tatuaggi alla perfezione, ma comunque, sei autorizzato a stare senza maglietta." dice, leccando il cucchiaio. Non ci vedo più, ed in un batter d'occhio l'ho afferrata e tirata sul bancone; senza nemmeno pensarci la bacio, ma sta volta non ci fermiamo. Le nostre lingue si incontrano, le sue mani vagano nei miei capelli umidi e le mie sui suoi fianchi. Quando ci stacchiamo per riprendere aria, i suoi occhi celesti si fissano nei miei, e rimaniamo così per qualche secondo. Non so cosa mi è preso, ma ho sentito che dovevo farlo e l'ho fatto; rischio di mandare a puttane la nostra amicizia? Sì. Succederà? No.
Meredith si libera dalla mia presa e torna per terra, come se niente fosse successo dice: "La cena è quasi pronta, adorerai quello che ho cucinato." Mi sorride, e capisco che non vuole parlare di ciò che è appena accaduto.

Meredith's pov.
È la seconda volta che ci baciamo, e non posso negare che vorrei ce ne fosse una terza. Non so perchè sia successo, ma mi ha letteralmente lasciata senza fiato. Forse potrei essere attratta da Harry, chi non lo sarebbe, ma non ne ho idea; sono confusa, e sono determinata a fare quello che faccio sempre quando sono confusa: fare finta di niente. Evita il problema finchè non si risolve da solo. Non funziona mai, ma è temporaneo. Finisco di cucinare e preparo la tavola; sento Harry parlare al telefono e mi avvicino per sentire meglio. Sta discutendo con qualcuno, probabilmente di soldi; faccio due più due e deduco sia Louis. Quando torna a tavola non gli chiedo nulla, non voglio innervosirlo; metto la prima pentola in tavola ed alzo il coperchio. "Ti giuro che ti amo!" esclama Harry quando vede il pollo con le patate all'interno. "Sì lo so sono fantastica." dico io ridendo per la sua reazione. Ama il pollo più di qualsiasi altra cosa, ma sono certa che anche la seconda portata lo farà esplodere di felicità. Mangiamo in silenzio, troppo impegnati a gustare il cibo, e subito metà della pentola si svuota. Quando vedo Harry pronto al prossimo round, porto in tavola i peperoni con le patate, altra cosa di cui va ghiotto; sono entrambi piatti che sono certa preferisce farsi preparare da Anne, che è una vera cuoca, ma si accontenterà. Sorrido nel vedere il brilluccichio nei suoi occhi e capisco di aver fatto centro; senza dire una parola si riempie il piatto ed inizia a mangiare. "Vacci piano squalo, ti sentirai male." dico ridacchiando. "Io ti sposerò Meredith Hiller." dice con la bocca piena. "Non cucinerò per te uomo! Devi imparare ad essere autosufficiente." dico in risposta. Passiamo il resto della cena a ridere della sua adulazione nei miei confronti. Quando poi porto il gelato al pistacchio quasi sviene, e ricomincia con le proposte di matrimonio; non so dove abbia messo tutto il cibo che ha ingerito, ma quando si alza dal tavolo sono certa abbia preso tre chili. "Andiamo a dormire?" mi chiede stropicciandosi gli occhi come un bambino. "Sono appena le 10, davvero?" dico, sorridendo. Annuisce e mi prende per mano. "Devo fare anche io una doccia, aspettami in camera." dico a bassa voce anche se ci siamo solo noi due in casa. Va nella stanza matrimoniale che apparteneva ai suoi genitori, e all'improvviso mi rendo conto: questa casa è un covo dei suoi fantasmi, ed io come una stupida non mi sono curata affatto di come potrebbe stare a riguardo. Non vede il padre da quando siamo andati a New York, e gli ultimi ricordi che ha qui con lui sono terribili. Era un ubriacone e raramente deve aver anche picchiato Anne; quando i miei hanno deciso di trasferirci, non abbiamo potuto far altro che convincere anche la madre di Harry a fare lo stesso. Finisco di fare la doccia e raggiungo Harry nel letto, è ancora sveglio a fissare il soffitto. "Non volevi dormire?" domando, appoggiando la testa sul suo braccio. "Ti stavo aspettando." dice lui. "Stai bene?" domando. "Sì, sento un po' la mancanza di mio padre, ma sto bene." dice girandosi sul fianco e fissando i miei occhi. "Va tutto bene Haz, ci sono io qui. È stato un coglione lo sai, mi spiace." dico per consolarlo e riuscendoci a metà. "Ti voglio bene Mer, grazie di essere ancora qua." dice, dandomi un bacio sulla fronte. "Sei tu a non essertene ancora andato dal casino che sono." ridacchio.
Rimaniamo così finchè non ci addormentiamo, ed è allora che capisco: sono follemente e perdutamente innamorata di Harry Styles.

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