XIV

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Sopra il simbolo degli Eldur☝☝☝

Un rumore alquanto fastidioso mi costringe ad aprire gli occhi. La porta del bagno è aperta; intravedo Stella allo specchio che si asciuga i capelli con un phon potente.

-Ben svegliata, Sheryl!- è già in forze di prima mattina.

-Che ore sono?- chiedo con voce impastata dal sonno nella speranza di riaddormentarmi.

-Le tre del pomeriggio. A quanto pare ieri hai passato la notte insonne con qualcuno- smette di urlare, avendo chiuso il phon fucsia.

-Julen mi ha aiutato con gli spartiti moderni- ammetto, scalciando via le lenzuola celesti. Vado in bagno. Stella mi sta fissando.

-Si vede- mi lascia il posto in bagno indicando il collo. Mi specchio e vedo il callo (lasciatomi dal violino) di nuovo rosso. Alzo gli occhi al cielo. Sembra che io e Julen abbiamo passato la notte insieme. Non nel senso letterale, essendo stati tutta la notte svegli, ma nell'altro senso. Ma tanto avete capito benissimo.

-È un callo!- sbraito in preda alle risate. Stella apre la porta violentemente guardandomi stupita.

-Scusa- arrossisce per l'imbarazzo. Chi l'avrebbe mai detto che Stella si imbarazzasse?

Mi faccio una doccia fredda rigenerante, anzi calda bollente. Non sopporto l'acqua fredda. Mentre l'acqua scorre sulla mia pelle insieme allo shampoo, mi viene in mente una canzone. Canto. Almeno ci provo. Prendo il doccino, facendo finta che sia un microfono, e intono la melodia della canzone. Mi immagino una pop star con uno stadio colmo di persone urlanti. Mi sa che sto delirando. Avvolgo un asciugamano blu attorno al mio corpo ed uno in testa per i capelli. Continuo a canticchiare una canzone di sottofondo. Prendo il phon di Stella e mi asciugo i lunghi capelli lisci. Li spazzolo. Esco solo con l'asciugamano. Stella sta cercando di tirare su la cerniera del vestito che ha comprato ieri.

-Ti aiuto- le do una mano. Il vestito è perfetto per il suo corpo snello.

-Ti metti quel vestito vero?- indica il vestito che ieri mi ha comprato contro la mia volontà. Annuisco.

-Sei brava anche a cantare- dice lisciandosi la gonna.

-Si sentiva?- sbarro gli occhi.

-Pensavi che le camere fossero insonorizzate?- mi schernisce. Scuoto la testa ridendo.

-Ti ho registrata col cellulare- mi mostra l'oggetto e si mette a ridere.

-COSA?- sbraito cercando di prenderle il cellulare dalle mani per cancellare l'audio. Stella me lo lascia prendere. Rimango soddisfatta per pochi secondi: ha la password.

-Potrei metterla come suoneria- riflette la mia amica.

-O magari potresti metterla su Youtube, già che ci sei!- sbotto.

-È una bellissima idea!- saltella tutta contenta.

-Era sarcasmo- afferro un cuscino e glielo lancio in volto.

-Sei viva solamente perché non mi sono ancora truccata!- punta il dito Stella, minacciandomi. E così inizia una vera e propria lotta di cuscini tra molte urla e schiamazzi.

-Attenta a non rovinarmi il vestito!-

-Vedi che sto perdendo l'asciugamano!-

Non so chi delle due abbia vinto. Ci buttiamo sui rispettivi letti continuando a ridere. Ad un tratto lo schermo della camera spunta dal soffitto. Parte un video di Crystal: un messaggio, devo essere alla Sala Ricevimenti tra un'ora con il mio accompagnatore. Stella mi guarda con gli occhi sbarrati.

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