Dei forti rumori offuscano i miei sogni. Non che mi ricordi cosa stessi sognando, ma, fino a qualche secondo fa, ero riuscita a trovare una pace provvisoria.
-Sheryl! Alzati!- sento parlare qualcuno di sottofondo. Non mi interessa particolarmente. Il letto azzurro è più invitante della voce che mi incita ad alzarmi. Mi giro e rigiro più volte. Non c'è bisogno che qualcuno mi svegli: ho impostato la sveglia dieci minuti prima dell'inizio del mio programma. E, secondo il mio udito particolarmente fine, non è ancora il momento di scomodarsi.
Qualcuno borbotta parole a me incomprensibili. Abbraccio il cuscino, portandomi sotto le lenzuola.
Un brivido si propaga sulla schiena. Freddo. Urlo leggermente. Le lenzuola si sono attaccate al mio pigiama a motivi floreale. I capelli sono bagnati. Esco dal mio nascondiglio. Stella è già in piedi e mi guarda di traverso.
-Perché mi hai buttato un secchio d'acqua addosso?- sbraito. Di prima mattina non sono molto brava a fare una normale conversazione o risultare più pacata, soprattutto se vengo svegliata con una secchiata d'acqua gelida.
-Non ho usato secchi- puntualizza la ragazza già pronta. Essere Woda comporta che puoi svegliare i tuoi compagni con l'acqua. Come ha fatto a sfuggirmi un dettaglio così importante quando ho deciso di venire al Quartiere? Ah giusto, io non ho deciso.
-Julen è fuori che ti aspetta- prosegue Stella mentre infila nelle tasche un coltellino ed un sacchetto blu.
-Ma nel mio programma non c'è scritto che devo alzarmi così presto!- mi lamento tamponandomi i capelli con un asciugamano trovato nel bagno.
-Cambio di programma- esce dopo essersi legata i capelli in uno chignon improvvisato.
Apro l'armadio per prendere la tuta blu notte per le lezioni teoriche, come mi aveva detto ieri Stella.-Tuta azzurra- mi suggerisce una voce dall'altra parte della porta. A quanto pare, Julen adesso ha la capacità di vedere attraverso gli oggetti. Cambio tuta e vado in bagno. La tuta è attillata, ma morbida. Strano a dirsi, ma è comoda. Lego i capelli in una coda di cavallo e raggiungo Julen.
-Devi essere più veloce- mi ammonisce per la mia lentezza.
-Non dovevi cambiare programma da un momento all'altro- gli passo davanti dirigendomi all'ascensore.
-Non sono io a decidere- si discolpa. Preme il pulsante per andare alla hall.
-Non hai tempo per fare colazione- spiega. Usciamo e prendiamo una navetta veloce che ci porta nella zona comune.
-Ma non avevi detto che per una settimana non posso stare negli spazi comuni?- domando incuriosita da questi cambi di programma improvvisi.
-Non ci sono lezioni teoriche e settimana di accoglienza. Solo allenamenti. Ieri hanno deciso così- risponde Julen guardando il panorama sfrecciare sotto i nostri occhi.
Voglio sapere chi è a capo di queste decisioni, ma evito di fare altre domande. Dal tono di voce mi è sembrato che Julen non vuole toccare questo argomento.
Scendiamo dalla navetta a forma di conchiglia.Julen mi porta nella palestra comune. Dalle dimensioni assomiglia più ad uno stadio per ospitare le Olimpiadi.
-Ti dovrai allenare con i Miles ed i Beda nuovi. Non che ce ne siano molti di Beda nuovi. Nell'ultimo mese ne sono arrivati circa una quindicina, nonostante le spedizioni- Julen mi fa vedere lo spogliatoio e la palestra per noi reclute. All'interno ci possono essere una cinquantina di persone.
-Entro tre minuti devi essere fra loro. Ti consiglio di correre, altrimenti ti possono punire- mi guarda cercando di capire le mie intenzioni.
Annuisco, per fargli capire che non ho nessuna intenzione di farmi punire.
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Several Parallel: Difference
FantasySheryl e Victoria: gemelle diverse, due destini intrecciati. La loro routine sarà interrotta da strani eventi che le porteranno alla scoperta di una nuova dimensione. Nuove conoscenze, eventi inspiegabili, enigmi irrisolti, profezie misteriose procu...