La suoneria della sveglia riempie la stanza, mi alzo ma Ethan non è qui vicino a me. Scendo al piano di sotto, la cucina emana un dolce odore di pancake. Apro la porta e lo vedo trafficare nel cassetto, probabilmente alla ricerca di una spatola. <<Ma non ti stanchi mai?>>,
<<Ti ho detto che devi essere felice, ricordi?>>,
<<Ah, capito. Siamo in quel periodo della relazione in qui si fanno tutte quelle cose talmente dolci che ti viene il diabete?>>,
<<Possibile>>, mi dice facendo scappare una risata. Mi avvio verso la grande sala da pranzo, è bellissima, mi chiedo come abbiano fatto ad avere tutti questi soldi. Un grande lampadario ca' rezzonico di cristallo illumina la stanza, mi siedo dietro il lungo tavolo in legno grezzo. Dopo pochi minuti Ethan arriva con due piatti e una ciotola piena, <<Prendi quelli che vuoi, ti ho messo indietro la sveglia, così hai più tempo>>,
<<Grazie>>.
Inizio a mangiare, il "ciborgasmo" incombe su di me <<Oh Dio, quanto sono buoni>>,
<<Eh, lo so. Mia nonna da piccolo mi ha insegnato a farli come li faceva lei>>,
<<Tua nonna è dolcissima, deve essere davvero felice per te>>,
<<Già, è stata come una mamma, una sorella e un padre messi insieme. Le ho detto tutto quello che mi è successo, compreso il mio orientamento>>,
<<E come l'ha presa?>>,
<<Bene, "Io voglio che tu sia felice, col tuo corpo e con la tua mente", mi ha detto così>>,
<<Wow.. Comunque, perchè ti preoccupi tanto per me? Mi conosci appena>>,
<<È questo, è come se ti conoscessi da sempre>>,
<<Appunto, sembra, ma non è così>>,
<<Hai ragione, non so niente di te. Non so cosa ti piace, cosa odi, non so neanche il tuo colore preferito>>,
<<Quello non è imp...>>,
<<È molto più importante di quello che pensi, quindi, qual'è?>>, mi chiede interrompendomi. Esito, <<Quindi?>>,
<<Il verde>>,
<<Wow, mi aspettavo un banalissimo "azzurro">>,
<<Il tuo?>>,
<<Sono due in realtà: il bianco e il nero. Sono così unici, sono l'uno l'opposto dell'altro ma stanno insieme perfettamente>>, mentre parla mi prende la mano sul tavolo, questo ragazzo è fin troppo perfetto. Ho paura che prima o poi diverrà l'esatto opposto di quello che è adesso. Dopo essermi preparato, Ethan mi accompagna in macchina a scuola.
<<Dove sei stato ieri? Non mi hai risposto nemmeno alle chiamate e ai messaggi, mi sono preoccupata!>>, mi dice Mia mentre saliamo le scale verso la nostra classe.
<<Ero... Malato>>,
<<Ah. Adesso stai meglio?>>,
<<Sì, certo>>, sento già i sensi di colpa assalirmi, non le mento mai. Quando lo faccio non riesco a resistere e le dico la verità, ma questo è diverso, so che lei non sarà contenta del fatto che mi sia tanto legato ad una persona che conosco appena da quattro giorni.
Arrivati in classe consegno la giustifica del giorno prima alla professoressa, non sembra molto convinta ma la prende lo stesso. Durante la lezione sto molto più attento di prima, tutto va troppo bene, sembra come se il Karma mi stesse tendendo una trappola: sono felicissimo di come stiano andando le cose e poi Puff, tutto sparito.
•••
<<Le lesioni cerebrali possono essere lievi, come gravi, infatti, la commozione cerebrale può portare al coma>>, quando sento l'ultima parola della prof di scienze mi balza subito in testa Christian, è troppo tempo che non lo vedo. La campanella dell'ultima ora mi risveglia dai miei pensieri.Appena esco dal cancello della scuola sento il mio telefono vibrare, lo prendo e rispondo alla chiamata di Ethan,
<<Hei>>,
<<Girati>>. Mi giro e lo vedo appoggiato alla sua auto, gli corro incontro. <<Come mai sei qui?>>,
<<Sono venuto a prenderti, andiamo?>>, lo vedo avvicinarsi a me, ma gli metto le mani sul petto per fermarlo.
<<Scusa ma qui non possiamo fare nulla, ti salterei volentieri addosso e baciarti per quanto sei affettuoso e gentile con me, ma non qui>>, mentre parlo ridiamo ma dentro di me l'ansia regna. Mia mi starà guardando malissimo perché non conosce il ragazzo davanti a me e molto probabilmente avrà capito la balla sull'essere malato. Inizio già a prepararmi psicologicamente per tutte le domande che mi farà.
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Innamorato Di Lui
Teen FictionJonathan Miller è un ragazzo con una vita da quattordicenne qualunque. Ha amici, va bene a scuola, sa su chi contare. Fin quando un bacio non gli cambió la vita, un bacio con Christian Rogers, il suo migliore amico sin dall'infanzia. Cosa accadrà al...