Miseriaccia.

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7. Miseriaccia.

Dopo Halloween ho evitato in ogni modo di trovarmi sola con Scorpius.
Ho disertato più della metà delle ronde, facendomi sostituire da chiunque fosse disposto a farlo, e per quelle che non potevo saltare mi presentavo in ritardo e, in costante silenzio, praticamente marciavo nei corridoi tenendomi sempre almeno cinque passi davanti al mio compagno che, instancabilmente, ridacchiava e mi prendeva in giro.
La terza settimana di Novembre c'è la seconda uscita dell'anno a Hogsmeade e io ho nuovamente in programma di andarci con Devon.
Le cose tra di noi stanno andando bene ma ogni volta che ci baciamo o che mi sfiora una piccola parte di me mi ricorda che quelle sensazioni non sono nulla in confronto a ciò che ho provato quando era quella dannata serpe a farlo.
«Ciao» mi saluta Devon con un castissimo bacio a stampo.
«Ciao» gli rispondo mentre lui mi prende per mano e andiamo verso Hogsmeade.
Chiacchierando entriamo nel piccolo paesino e ci dirigiamo alla Sala da tè di Madama Piediburro con, almeno da parte mia, un po' di imbarazzo.
Ci sediamo su un divanetto e, dopo aver ordinato due cioccolate calde con panna, mi appoggio a lui che mi cinge le spalle con un braccio.
In una delle tante serate di pettegolezzi con Lysander gli ho raccontato le mie preoccupazioni, ovvero il fatto che Devon non prende mai l'iniziativa per baciarmi né per fare altro anche se è un mese che usciamo.
La risposta di Lysander mi ha preoccupato ancora di più dato che, secondo lui, Devon è gay e io sarei solo la sua copertura.
Come a voler scacciare questi dubbi mi giro verso di lui e lo bacio cercando di trascinarlo in un bacio appassionato.
«Rose siamo in un luogo pubblico» mi riprende lui allontanandosi e segnando un punto a favore della tesi di Lysander.
«Non stavamo mica facendo nulla di male» gli dico io, forse leggermente offesa.
«Rose, volevo chiederti una cosa» mi dice guardandomi dolcemente.
«Dimmi»
«É ormai un po' di tempo che usciamo e quando qualcuno mi chiede cosa siamo io non so mai cosa rispondergli.»
Mi sembra di essere l'uomo della coppia, di solito non è la ragazza a non volere dimostrazioni troppo spinte in pubblico e a non essere sicura sul rapporto?
«Quindi mi chiedevo se posso dire che sei la mia ragazza.»
«Certo, mi farebbe piacere» gli dico tornando a baciarlo.
Le cioccolate arrivano e, dopo averle bevute e aver fatto un rapido giro per il paesino, torniamo al castello dato che le temperature sono sempre più basse.
Una volta al castello, e dopo che lui ha rifiutato di venire nella torre corvonero (Lysander 2, Rose 0), io mi chiudo in camera con Lys.
«Allora, com'è andato il pomeriggio?» mi chiede Lysander che, da quando gli ho raccontato di Halloween, sostiene che io e Scorpius 'saremmo perfetti l'uno per l'altra'.
«Benissimo, adesso stiamo ufficialmente insieme!» rispondo con un sorriso. Posso auto-segnarmi un punto?
«Malfoy non ne sarà felice.» risponde lui.
«Finiscila con questa storia, tra me e Malfoy non c'è nulla! Sono arrivata ad una conclusione» dico trionfante.
«Sentiamo»
«Dato che Devon non soddisfa i miei...ehmm...bisogni, ogni volta che Scorpius mi si avvicina troppo i miei ormoni, in letargo da troppo tempo, impazziscono!»
Senza dire nulla si alza e si avvicina così tanto che sento il suo alito sulla faccia.
«Io ti faccio lo stesso effetto?» mi chiede prendendomi per i fianchi e cercando di fare il seducente.
«Lys ci conosciamo da quando eravamo in fasce, è ovvio che non mi fai effetto! È come se fosse Albus a provarci con me!»
«Non hai idea di quanto mi sia sembrato strano provarci con te.» mi risponde lui allontanandosi e ridacchiando.
«Credo di saperlo invece, è stato assurdo» gli dico sedendomi vicino a lui.
«Comunque io sono un ragazzo di sesso maschile e ho appena avuto ragione.» mi dice abbracciandomi.
«No è una cosa diversa.»rispondo io, sicura.
«No, hai sempre detto di odiare Scorpius e ora vorresti portartelo a letto!»
«Ehi piano! Non ho mai detto di volermelo portare a letto! Non volevo neanche baciarlo io!» esclamo, Lysander ha completamente frainteso la situazione.
«Però ogni volta che ti si avvicina...» dice lui lasciando la frase in sospeso in modo eloquente.
«Te l'ho detto, è solo perché...»
«Si, ok...vedremo.»mi interrompe Lysander e io gli faccio una linguaccia.
Da quando non posso parlare di certe cose con Albus, e con certe cose intendo il suo fottuto amico, passo sempre più tempo con Lysander e, anche se ci conosciamo da sempre, non l'ho mai sentito così vicino.

Un paio di giorni dopo dovrei vedermi alle tre e mezza con Devon ma sono le quattro passate e lui non si è ancora fatto vivo per cui vado verso le cucine ed entro nella Sala comune tassorosso.
«Ehi Rosie, che ci fai qui?» mi chiede Albus vedendomi entrare mentre lui stava uscendo.
«Sono venuta a vedere che fine ha fatto Devon, dovevamo vederci mezz'ora fa.»
«Te l'ho detto che non mi piace, non si fa aspettare una ragazza» mi dice lui scherzando e dandomi un bacio sulla guancia prima di uscire.
Io mi dirigo verso il dormitorio del settimo anno e trovo Davon addormentato sul suo letto.
«Ehi ciao» gli dico dandogli un bacio e sedendomi al suo fianco.
Dopo un grugnito molto poco elegante si alza a sedere di colpo.
«Oddio mi sono addormentato! Scusami Rose, scusa! Ho dormito poco e male stanotte e per non sembrare uno zombie volevo dormire un paio di minuti dopo pranzo ma poi non mi sono svegliato e...»
«Ehi tranquillo, potevi avvertirmi che avevi dormito poco! Potevamo uscire un'altra volta» gli dico vedendolo così dispiaciuto.
«Ma no, volevo vederti, mi dispiace così tanto! Se mi dai un attimo mi vado a lavare la faccia e andiamo dove vuoi»
«Perché non rimaniamo qui?» gli chiedo sdraiandomi al suo fianco e accoccolandomi sul suo petto.
«Sicura? Non vuoi fare un giro?» mi chiede.
Per tutta risposta mi allungo per dargli un bacio al quale lui, finalmente, risponde.
Dopo qualche bacio mi sposto sedendomi a cavalcioni su di lui, è snervante dover essere sempre io a prendere l'iniziativa.
Rimango da lui fino all'ora di cena ma, a parte qualche bacio un po' più passionale del solito, non succede nulla.
Non che non ci abbia provato.
Lysander 3 - Rose 1, miseriaccia.

La sera, in camera mia, racconto a Lysander del mio pomeriggio ammettendo che, con Devon, non c'è quella passione e quell'eccitazione che dovrebbe esserci.
«E che invece c'è quando stai con Scorpius... »dice Lysander.
«Ma perché devi sempre tirarlo in ballo?» gli chiedo esasperata.
«Rose è un dato di fatto! Perché non vuoi ammetterlo?»
«Perché non è normale quello che provo quando sono con lui! Non è un sentimento sano! Io e lui non possiamo!»
«Ma lui si comporterà così per un motivo, no? E se ti dicesse di provare qualcosa?»
«Non essere assurdo.»
Attrazione sessuale? Forse. Ma un qualunque altro sentimento più profondo è completamente inconcepibile.
«Può avere chi vuole, se non prova nulla perché ci prova tanto con te?»
«Forse perché sono l'unica che non gliela da!»
«Forse» risponde lui ma so che non è convinto.

La domenica la squadra corvonero deve giocare la sua prima partita, proprio contro serpeverde.
Alle quattro e mezza, dopo il mio discorso d'incoraggiamento, entriamo in campo decisi a vincere.
Al fischio d'inizio spicchiamo il volo e siamo noi corvonero a prendere la pluffa per primi, grazie a Lysander.
Poco dopo Samuel, l'altro cacciatore, segna il primo goal.
«Ehi Weasley!» mi grida Malfoy sfrecciandomi accanto.
Non gli rispondo nemmeno e continuo a prestare attenzione al gioco, Lysander mi passa la pluffa e poco dopo segno il secondo goal della partita.
«Dicevi Malfoy?» gli dico fermandomi a mezz'aria poco distante da lui. Per sfotterlo posso parlargli no?
«Facciamo una scommessa, Weasley?» mi provoca lui.
«Non ho alcuna intenzione di fare proprio nulla con te!» gli dico riprendendo a giocare e passando la pluffa che mi ha appena passato Samuel a Lysander.
Questa però viene intercettata da Johnson, un cercatore serpeverde che segna.
Riprendiamo possesso di palla segniamo altri due goal prima che Malfoy mi si avvicini nuovamente.
«Paura Weasley?» mi chiede seguendomi mentre io mi assicuro di evitare che Johnson ci rubi nuovamente la palla.
«Certo che no, ma tu non hai un boccino di cui occuparti?» gli rispondo dopo un altro goal di Lysander.
«Facciamo così, se vincete voi corvonero smetterò di darti fastidio in ogni modo»
«Vai avanti» gli dico, mi sembra un'opportunità troppo allettante per potermela far scappare.
«Ma se vinciamo noi, dovrai passare un intero giorno con me»
Pensavo che le condizioni sarebbero state molto peggiori, insomma non mi fa impazzire l'idea di dover trascorrere con lui una giornata però è accettabile.
«Accetto!» dico sfrecciando a prendere la pluffa.
Devo vincere.

Siamo 230 a 160 per noi corvonero quando un boato dagli spalti annuncia l'avvistamento del boccino.
Il gioco praticamente si blocca dato che tutti gli occhi sono puntati su Malfoy e Brooks che, in un fantastico testa a testa, inseguono il boccino che svolazza vicino alla tribuna degli insegnanti.
Un fragore dalle tribune verde-argento annuncia la vittoria Serpeverde e, come ulteriore conferma, Malfoy alza al cielo la pallina dorata e, facendo il giro di campo insieme ai compagni, mi fa l'occhiolino.
Miseriaccia.

Finché Si Odia Si Ama Ancora [Rose×Scorpius]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora