Vacanze di Natale (parte 2).

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11. Vacanze di Natale (parte 2)

Durante la cena provo a tirare fuori alcune scuse per le quali non possiamo andare: Lysander e Lorcan rimarrebbero qui da soli, la pista è lontana, c’è freddo, sono stanca e avanti così ma, dopo aver mangiato, Albus spedisce me e Annalisa in camera a prepararci dandoci solo venti minuti.
Non avevamo in programma serate eleganti per cui non abbiamo vestiti, Annalisa si mette jeans e maglietta mentre io leggings, gonna e camicetta.
Entrambe prendiamo giacca, sciarpa e guanti e raggiungiamo i ragazzi in salotto dove Lysander e Lorcan si sono già organizzati per guardare un film spaparanzati su divano.
Merlino quanto li invidio.
«Ragazze siete bellissime, andiamo?» dice Albus aprendo la porta e prendendo Annalisa per mano.
«Rose tu ricordi la pista? Credi di potertici smaterializzare vicino? Diciamo dietro il fabbricato delle piscine»
«Io si, ma dubito che Annalisa e Scorpius lo sappiano.»
«Infatti, io porto Nali e tu guidi Scorpius. Ci vediamo là.» e con un pop spariscono.
«Sarà una serata divertente» dice Scorpius porgendomi la mano. Senza nemmeno degnarmi di commentare afferro la sua mano e, con una giravolta, mi ritrovo a pochi metri da Albus e Annalisa che si stanno baciando appoggiati al muro.
«Sarà una lunga serata, andiamo» affermo mentre loro si staccano ridacchiando e io mi avvio verso la pista di pattinaggio.
Entrando paghiamo 10€ e ci danno un paio di pattini a testa, li stiamo indossando quando i due ragazzi di questo pomeriggio ci notano e si avvicinano.
«Allora siete venute! Oggi non ci siamo neanche presentati: io sono Mattia e lui è mio cugino Stefano. Suppongo loro siano i vostri accompagnatori»
«Io sono Annalisa e lui è Albus, il mio ragazzo» si stringono la mano a vicenda e ora è il mio turno delle presentazioni.
«Io sono Scorpius e lei è la mia ragazza, Rose» mi precede Scorpius cingendomi la vita con un braccio.
Dopo un altro paio di parole i due ragazzi italiani si allontanano e io mi giro verso Scorpius.
«Prova a toccarmi un’altra volta e ti trancio le mani»
«Mi pareva di ricordare ti piacesse quando ti toccavo» mi sussurra all’orecchio per non far sentire Albus e accendendomi il basso ventre.
Senza aspettare risposta si alza in piedi e mi porge la mano.
«Facciamo vedere a questi babbani come si pattina»
Senza prendergli la mano mi alzo e lo seguo verso l’ingresso della pista, già piena di gente. Albus e Annalisa, tra un bacio e l’altro, si stanno ancora allacciando i pattini.
«Non sono molto brava, sono anni che non pattino» lo avverto mettendo cautamente le lame sul ghiaccio.
«Su vieni» mi dice prendendomi la mano e trascinandomi come se avessi cinque anni.
«Puoi anche muoverli i piedi e darmi una mano» mi dice.
«Era divertente farsi trascinare» dico cominciando però a pattinare.
Dopo un po’ acquistiamo velocità e facciamo più volte il giro della pista ridendo di Albus e Annalisa che sono caduti sul ghiaccio più di una volta.
Improvvisamente quello davanti a me inchioda portandomi a sterzare bruscamente per non finirgli addosso, purtroppo però scontro Scorpius trascinandolo a terra con me.
«Vi siete fatti male?» ci chiede Albus avvicinandosi.
«No» rispondo io ridendo, alla fine è stato divertente.
«Certo che non ti sei fatta male, sei caduta su di me!» esclama Scorpius alzandosi e massaggiandosi il sedere.
Rose, distogli lo sguardo.
Dopo un paio d’ore, infiniti giri di campo e quasi altrettante cadute da parte di tutti, riportiamo i pattini all’ingresso e, una volta dietro le piscine, ci smaterializziamo a casa.
Lysander e Lorcan sono già in camera e suppongo dormano quindi facciamo meno rumore possibile, Annalisa va per prima a fare la doccia, i ragazzi ci hanno gentilmente lasciato il bagno al piano di sopra, e quando lei torna in camera vado io.
Dopo la doccia calda, che mi aiuta a rilassare i muscoli irrigiditi dalle cadute, dal freddo e dal movimento sia di oggi pomeriggio che di stasera, mi infilo il pigiama ed entro in camera trovando Scorpius seduto sul letto dove dovrebbe esserci Annalisa.
«Scorpius sono stanca, dolorante e voglio andare a dormire per cui tornatene a letto»
«Non posso, Annalisa e Albus hanno deciso di passare l’ultima notte insieme»
«Allora ti consiglio uno dei due divani al piano di sotto, scommetto che ci starai comodo. E scommetto che te l’ha detto anche Albus»
«Lui stesso mi ha consigliato questo letto, ha detto che abbiamo già dormito insieme due volte e una terza non ci ucciderà»
«Ma io potrei uccidere lui» dico muovendo il collo indolenzito e sedendomi sul letto.
«Ti fa male il collo?» mi chiede mettendomi le mani sulle spalle e cominciando a massaggiarle.
«Scorpius» lo riprendo alzandomi dal letto «davvero faresti meglio ad andare a dormire di sotto»
«So sciogliere le contratture, togliti la maglietta, sdraiati e lascia che le mie mani ti diano piacere. Se non ricordo male l’ultima volta non mi hai dato il tempo di mostrartelo fino infondo»
«Secondo te dopo questa frase mi faccio toccare da te?»
«Su non fare la bambina, domani sarà peggio» mi dice ridacchiando e io so che ha ragione.
«Girati» gli ordino.
«Davvero Rose? Fidati, ricordo bene cosa c’è li sotto» dice facendomi arrossire ma girandosi.
Velocemente levo la maglietta del pigiama e mi sdraio a pancia sotto, senza che io lo avverta si gira e si siede a cavalcioni su di me.
«Ehi che fai?!» gli chiedo sentendolo armeggiare con i gancetti del reggiseno.
«Fidati» mi dice slacciandolo del tutto e cominciando a massaggiarmi la schiena.
È questo il paradiso? Perché davvero al momento non riesco ad immaginare nulla di meglio.
«Rose sei una contrattura unica, ma ti rilassi ogni tanto o sei sempre tesa come una corda di violino?»
«Non è facile rilassarsi» rispondo godendomi le sue dita sulle spalle che, si fanno male, ma danno anche un gran piacere.
«Nemmeno dopo che hai scopato con Bingley?»
«Questi non sono affari tuoi» rispondo arrossendo.
«Quelle guance rosse possono significare due cose: o non scopate o non riesce nemmeno a farti venire. Potrebbero essere ugualmente vere ma credo opterò per la prima, giusto?» mi chiede scendendo a massaggiarmi la spina dorsale.
«Di nuovo, non sono affari tuoi»
«Mi chiedo come faccia a non saltarti addosso ogni volta che ti vede» mi sussurra sdraiandosi sopra di me per raggiungere l’orecchio e sfiorandomi i lati del seno.
«Perche, fidati, io ci riesco a mala pena» continua cominciando a baciarmi la nuca e poi scendendo lungo tutta la spina dorsale fino alle fossette di venere.
«Ogni fottuta volta che ti vedo. Senti quanto mi fai eccitare?» mi chiede baciandomi il collo e premendo il suo bacino su di me.
Inutile specificare quanto il mio cervello sia già andato completamente a puttane mentre il mio corpo è in completa balia delle sue carezze e dei suoi baci.
Quando posa le labbra sulle mie fa scattare una molla che mi fa girare per approfondire ancora il bacio.
Le sue mani subito catturano il mio seno mentre le mie, quasi con volontà propria, finiscono sotto la sua maglietta che subito sparisce.
Lasciando una scia di baci bollenti sulla mia pelle raggiunge il mio seno destro cominciando a morderlo e facendomi scappare un urletto.
«Zitta» mi sussurra lui prendendo la bacchetta dal comodino e sussurrando sia Muffliato che Colloporuts prima di continuare.
«Merlino quanto sei bagnata» sussurra accarezzandomi dolcemente da sopra gli slip prima di finirci sotto e vezzeggiarmi.
Facendomi ansimare entra prima con un dito ma presto aggiunge il secondo, muovendoli in circolo.
«Rose ti voglio, ma devi essere tu a chiedermelo» mi dice e io penso che questa sia una delle cose più meschine che possa farmi. Non ricordo neanche come si parla e, in una situazione del genere, come potrei dirgli di no?
«Si» sussurro sperando che basti.
«Come?» mi chiede lui e io non so se me lo stia facendo apposta o davvero non abbia capito.
«Prendimi Scorpius, ti voglio»
Lasciando di nuovo incompiuta la sua dolce tortura mi toglie i pantaloni del pigiama mentre io lo aiuto a levare sia i suoi che i boxer, insieme.
Prende la bacchetta per fare l’incantesimo contraccettivo prima di sfilarmi delicatamente gli slip e posizionarsi tra le mie gambe.
Con un’unica spinta entra fino in fondo facendomi urlare, un po’ dal dolore ma anche dal piacere.
«É anche meglio di come mi aspettassi, stare dentro di te» mi sussurra baciandomi, lasciandomi qualche momento per abituarmi prima di cominciare a muoversi.
Portata già quasi al limite dalle sue carezze di prima, non passa molto tempo prima di sentire montare l’orgasmo.
«Vieni Rose, lasciati andare» mi sussurra e le sue parole sono la mia disfatta. Aggrappandomi alle lenzuola e, lasciandomi andare alle sensazioni, mi perdo in un fantastico orgasmo.
Non mi da neanche il tempo di riprendermi che ricomincia a muoversi con una serie di movimenti lenti, ritmici ed assolutamente strazianti che mi portano a volerne sempre di più.
«Più veloce»lo prego aggrappandomi alla sua schiena.
Puntellandosi con le braccia ai lati del mio corpo per non pesarmi addosso esaudisce il mio desiderio aumentando progressivamente il ritmo e creando un velo di sudore sui nostri corpi accaldati.
Poco dopo sento nuovamente il mio corpo al limite ma stavolta, con un’ultima potente spinta, Scorpius viene con me.
Dopo un tempo praticamente infinito, utilizzato per riprendermi dai due orgasmi, sento Scorpius uscire e sdraiarsi accanto a me, entrambi con il respiro ancora accelerato.
Senza darmi il tempo di realizzare l’accaduto, stanca come sono, mi addormento quasi immediatamente con Scorpius che mi stringe, ancora entrambi nudi.

( ͡° ͜ʖ ͡°)
Credo sia la sola cosa da dire su questo capitolo...

Anyway, rispondo adesso ai commenti del capitolo precedente: Allora, la storia non è mia, ripeto la sto solo trascrivendo quindi i meriti vanno ad Arya_95 su EFP, e no non ci sarà un seguito ma continuerò a pubblicare fan sulla Scorose, don't worry and trust me!

P.s. cercherò di aggiornare il più in fretta possibile!

Lov u.
(-4.)

Finché Si Odia Si Ama Ancora [Rose×Scorpius]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora