10. Vacanze di Natale (parte 1)
Il 30 mattina, il giorno della partenza, ci troviamo tutti alla Tana dov'è stata allestita la passaporta che ci porterà a casa degli zii.
Dopo mille rassicurazioni, ascoltate solo per metà, la vecchia teiera incantata comincia a brillare e, con uno strappo nella zona ombelicale, veniamo traspostati tutti e sei in Italia.
«Wow Al! È strepitosa!» commenta Lorcan dando un'occhiata alla villetta in pietra e legno, resa luminosa da grandi vetrate.
«Il paese non è lontano, saranno 10 minuti a piedi, però abbiamo preferito prendere una casa fuori...sapete, è un paese babbano. Venite, vi faccio vedere la casa!» ci dice facendo strada tra la neve del giardino.
Una volta in casa, le luci rivelano un ampio ingresso dove lasciamo i giacconi e le valigie.
Seguiamo Albus in salotto dove lui, con un colpo di bacchetta, accende il caminetto mentre io mi occupo di aprire le persiane e le finestre per cambiare aria.
Dopo un rapido tour della cucina, della sala da pranzo e del bagno al piano terra recuperiamo le valigie e saliamo al piano superiore.
«Questa è la vostra.»dice Albus ai gemelli indicando la prima porta sulla sinistra.
«Qui c'è il bagno, questa è la camera delle ragazze e quella laggiù la mia e di Scorpius»continua Albus indicando a tutti le porte.
Io e Annalisa entriamo nella vecchia camera in cui dormivo con Lily.
«Mamma è venuta qui qualche giorno fa, quando ha portato la roba per la neve, e ha cambiato tutte le lenzuola e pulito tutto» dice Albus entrando e andando ad abbracciare la sua ragazza.
«Io e Scorp stavamo pensando di andare già sulle piste oggi dopo pranzo, voi venite? Lys e Lorc vengono»
«Si ma cosa mangiamo?» chiedo io dopo che entrambe abbiamo accettato.
«Non so se mamma ha fatto la spesa»
Scendiamo in cucina e, trovando il frigo tristemente vuoto, io e Annalisa ci prepariamo per andare a comprare qualcosa in paese. Fortunatamente ci siamo portate dietro del denaro babbano.
Dato che non sappiamo quanti pasti faremo in casa compriamo solo della pasta per oggi, un barattolo di salsa di pomodoro e del latte e dei biscotti per la colazione di domani.
Una volta tornate a casa ci chiudiamo in cucina e per mezzogiorno sei fumanti piatti di pasta sono in tavola.
Dopo aver mangiato andiamo a prepararci e, prendendo scii e snowboard dal seminterrato, andiamo a fare gli skipass per raggiungere le piste.
Io, Annalisa e i gemelli andiamo per conto nostro dato che le due serpi, avendo lo snowboard, vanno a ritmi differenti dai nostri.
La neve, caduta nella notte, è perfetta e il sole è alto e ci riscalda.
Sebbene le piste siano piuttosto affollate, sono anche larghe abbastanza da permettere a tutti di sciare tranquillamente.
Alle cinque e trenta prendiamo l'ultima salita della giornata e quando torniamo in paese il sole è quasi tramontato e i lampioni sono accesi.
Le due serpi sono già rientrate e hanno avuto l'accortezza di lavarsi prima del nostro arrivo per cui io e Annalisa occupiamo il bagno al primo piano e i gemelli quello al piano terra.
Alle sette e mezza siamo tutti vestiti e pronti per andare a mangiare fuori, se non vogliamo mangiare latte e biscotti siamo obbligati ad uscire.
Scegliamo una pizzeria carina in centro dove mangiamo una delle migliori pizze che io abbia mai assaggiato.
Quando torniamo a casa siamo tutti così stanchi da andare tutti direttamente a letto.Il 31 mattina, avendo notato che, essendo capodanno, le piste sono aperte quasi tutta la notte, non sciamo ma ci riposiamo per poter sciare fino a tardi.
Sciare di notte è una sensazione fantastica, le piste sono quasi deserte e a mezzanotte ci ritroviamo tutti in un rifugio per brindare insieme ad un gruppo di ubriachi signori italiani di mezz'età, però molto simpatici.
Le prime piste dopo mezzanotte, con l'alcool in corpo, le facciamo ridacchiando ma poi ci riprendiamo e torniamo a casa che sono le tre passate.La mattina dopo mi sveglio prima degli altri per cui scendo in cucina e mi preparo una tazza di latte caldo con del cacao trovato in una credenza.
Poco dopo sento dei passi e vedo entrare Scorpius, ancora piuttosto assonnato e in pigiama, che vedendomi si blocca.
«Allora lo hai un pigiama!» esclamo io vedendolo.
«Buongiorno, come mai già in piedi?» mi chiede sbadigliando.
«Non riuscivo a dormire, tu?»
«Albus mi ha tirato un pugno mentre dormiva»
«Dovrò ringraziarlo»
«Non rendermi difficile mantenere le promesse, ok?» mi chiede aprendo tutte le ante dei mobiletti.
«Cosa stai cercando?»
«C'è una fottutissima bustina di tè in questa cazzo di casa?» chiede innervosito.
«Lascia fare» gli dico mentre lui si siede e appoggia la testa sul tavolo.
«Sono stanchissimo»
«Su non fare il bambino» gli dico mettendo sul fuoco una teiera con l'acqua e tirando fuori da un pensile qualche bustina.
«Preferisci English Breakfast, Earl Grey o tè verde?»
«English Brekfast e con tre cucchiaini di zucchero e un filo di latte, grazie»
Poco dopo gli metto davanti una tazza fumante e io, avendo finito il latte, comincio a sgranocchiare i biscotti.
Appena si distrae un attimo inzuppo un biscotto nel suo tè ma, sfortunatamente, se ne accorge.
«Ehi ehi che diavolo fai?» esclama allontanando la tazza da me.
«Dai, non sono buoni i biscotti così secchi!» mi lamento io.
«E non per questo puoi rovinarmi il mio tè»
«Tanto tra poco li avresti inzuppati anche tu, che differenza fa se l'ho fatto prima io?»
«Io non inzuppo i biscotti nel tè, poi con tutte le briciole che ci rimangono è imbevibile! E ora che hai da ridere?» mi chiede vedendomi sghignazzare.
«Che io e te non potremmo essere più incompatibili: la mattina io bevo il latte, tu il tè, io non riuscirei a mangiare i biscotti senza inzupparli, tu inorridisci al solo pensiero e hai dato di matto per un solo biscotto!»
Caro Lysander, altro che perfetti l'uno per l'altra!
«Innanzitutto non ho dato di matto e secondo, se non ricordo male, c'è qualcosa in cui siamo compatibili» dice con uno sguardo malizioso prima di bere il suo tè.
«Fanculo Scorpius» gli rispondo mentre, al solo pensiero, sento caldo e un piacevole formicolio.
«Beh è già positivo che mi chiami per nome»
«ottiti Malfoy» gli rispondo uscendo dalla cucina.
«Preferirei fottere te!» mi dice prima che io chiuda la porta.Nel giro di due ore siamo tutti svegli e pronti per andare sulle piste.
A mezzogiorno a me e ad Annalisa viene fame e, dato che i ragazzi ancora non vogliono pranzare, ci fermiamo solo noi due in un rifugio in cima al monte dal quale c'è una fantastica vista.
«Ciao ragazze, siete americane?» ci chiedono un paio di ragazzi, in inglese con un forte accento italiano ,avvicinandosi al nostro tavolo.
«No, siamo inglesi» risponde Annalisa.
«Comunque volevamo invitarvi ad una festa, giù alla pista di pattinaggio. Ci sarà della musica sia sulla pista che nel locale lì vicino. Insomma se non avete altri programmi fate un salto» ci dice passandoci un volantino.
«Posso portare anche il mio ragazzo?» chiede Annalisa mettendo subito le cose in chiaro.
«Beh certo» risponde uno dei sue, evidentemente preso alla sprovvista.
«E tu anche sei fidanzata?»mi chiede l'altro squadrandomi in modo agghiacciante.
«Si, si...sono fidanzata! Può venire anche lui?» invento sul momento.
«Uhmm certo, beh allora ci vediamo stasera se venite. Buona sciata e buon anno» ci dicono andandosene, forse un po' delusi.
«Non sapevo che la pausa fosse finita e che Devon fosse qui» mi chiede Annalisa bevendo il suo tè freddo e ridacchiando.
«Dovevo inventarmi qualcosa, se vogliamo andarci chiederò a Lysander di accompagnarmi»
Finiamo di pranzare e poi torniamo sulle piste, oggi siamo noi due le prime a tornare in casa e a lavarci per poi uscire a comprare del pollo per la cena.
Quando torniamo i ragazzi sono rientrati e si stanno lavando per cui io e Annalisa cominciamo a preparare la cena.
«Ciao amore' saluta Albus abbracciando la sua ragazza.
«Ciao anche a te Al» gli rispondo io agitando il mestolo per salutarlo.
«Scusa, ciao Rosie» mi saluta ridendo.
«Tesoro, io e Rose siamo state invitate ad una festa stasera» gli annuncia Nali.
«E da chi?»
«Da due ragazzi italiani» rispondo io.
«A cui abbiamo specificato di essere fidanzatissime e che porteremo i nostri ragazzi» continua Annalisa vedendo la gelosia sul volto di Albus.
«Entrambe?» chiede lui guardandomi e rilassandosi.
«Beh ho mentito, non avevo voglia di avere qualcuno che ci prova tutta la sera. Se vogliamo andare chiederò a Lys di fingere»
«Dubito che ti possa accompagnare, lui e suo fratello si sono dati dentro oggi sulle piste. Lysander si è fatto male ad una gamba mentre Lorcan si è tagliato in fronte e su un braccio con gli scii di Lys. Non chiedere come abbiano fatto, è tuttora un mistero»
«Oh beh allora non vengo e sto qui con loro»
«Mmh ma secondo me è un bel posto, vorrei andarci»
«Voi potete andare»
«Senza di te non vado nemmeno io Rose» sentenzia Annalisa.
«Perché no? Sarai con Al»
«Vabbè, se non vieni tu nulla»
«Ma è l'ultima sera! Voi che potete uscite!» dice Lysander entrando nella stanza zoppicando insieme a suo fratello e a Scorpius.
«Ecco! Scorpius tu farai il ragazzo di Rose, mi sembra perfetto!» esclama Albus mentre io mi strozzo con la mia stessa saliva e Lysander scoppia a ridere.
«Stai scherzando Albus?» chiedo inorridita.
«Su, non è una tragedia! Già arrivando insieme darete l'impressione di stare insieme, poi ballate qualche canzone, non credo neanche dobbiate baciarvi»
«E lo spero bene!»
«Benissimo, è deciso! Ora è meglio se ceniamo però»
«Ma deciso cosa!?» esclamo io mentre Annalisa mi passa accanto ringraziandomi, Scorpius mi guarda sghignazzando e Lysander ride.
Ma nessuno mi ascolta qui dentro?MANCANO 5 CAPITOLI PIÙ L'EPILOGO.
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Finché Si Odia Si Ama Ancora [Rose×Scorpius]
FanfictionRose è perfetta. No, non è un'esagerazione. È intelligente, dolce, simpatica e bellissima, perfetta insomma. Solo una persona riesce a farle perdere continuamente il suo formidabile autocontrollo: Scorpius Malfoy, il miglior amico di suo cugino Albu...