Capitolo 43.

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Levi's pov.

Tornai in camera esausto.

"Levi che hai fatto?"
Farlan mi assalì, forse perché mi tenni stretto lo stomaco.

"Nulla."
Risposi vago.

"Questo nulla va avanti ormai da mesi. Non ti credo più Levi, dimmi cosa succede."

In quel momento fui davvero tentato di dirgli tutto.
"Farlan, non voglio coinvolgerti."
Ma mi trattenni per il suo bene.

"Ci conosciamo da sempre, abbiamo fatto un sacco di cazzate assieme, ti sei preso le mie colpe quella volta.. ora lascia che mi preoccupi io."
Era la prima volta che lo sentii assumere quel tono tanto deciso quanto preoccupato.

"Farlan, ascolta, stanne fuori, te lo dico proprio perché ci conosciamo da tanto, non voglio farti immischiare."
Mi infilai sotto le coperte.

"Ma io-"
Tentò di dire.

"BUONANOTTE."
Spensi la luce prima che avesse potuto aggiungere altro.
Il vero motivo era che avevo paura di affrontare quel discorso così intricato e pieno di ingiustizie.

Strinsi il cuscino.
Per quanto deve andare avanti questa messa in scena Levi?

Prima o poi avrei dovuto dire tutto, ma dovevo accertarmi di essere completamente fuori pericolo per farlo.

Eren's pov.

Ero a lezione, stavo giocando con un righello trovato a terra durante l'intervallo, lo usavo a mò di catapulta e con pezzi di carta miravo la professoressa.

"Eren... è meglio se prendi appunti."
Mi sussurrò Armin puntandomi uno sguardo di disapprovazione.

"Sì... solo un momento..."
Dissi impegnato.
Presi la mira e lasciai.

La pallina di carta colpì in pieno la professoressa che si giró di scatto.

"CHI È STATO?"

Iniziai a ridere in modo soffocato facendo finta di prendere appunti.

"CONNIE. FUORI."

"Cos- perché??"

"HO DETTO FUORI."

In quel momento iniziai a lacrimare dal ridere, certo, mi dispiacque per Connie, ma quella scena ne valse la pena e grazie a me si scoprirono le preferenze della prof di storia.
Finite le lezioni mi diressi a pranzare.

"Allora siete passati, si punta alla semifinale!"
Sasha alzò il pugno in cielo in segno di vittoria.

"Già, la squadra ha vinto sopratutto per la nostra difesa"
Reiner iniziò a vantarsi pavoneggiandosi davanti a Christa.
La ragazza rise mentre Ymir la prese in un abbraccio protettivo e possessivo lanciando occhiatacce al ragazzone.

"Andiamo ragazzi..."
Bertholdt tentò di calmare i due smuovendo le mani fra loro.

Finito anche di pranzare la mia intenzione sarebbe stata quella di andare dal corvino, almeno a vedere come stesse, ma venni fermato da Annie prima che potessi alzarmi.

"A-annie?"
Domandai voltandomi verso la ragazza che mi fermò tenendomi un braccio.

"Eren, scusa..."
Distolse lo sguardo mentre si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Dimmi pure."
Pronunciai una volta catturata tutta la mia attenzione e alzatomi dalla sedia.

"Ti andrebbe di fare qualche tiro al canestro?"
Mi propose.

𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧  ➢ ᴇʀᴇʀɪ   *in revisione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora