Capitolo 61.

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Eren's pov.

Era tardo pomeriggio ed eravamo riuniti nel parcheggio dell'hotel, a breve saremmo partiti verso la palestra.

Farlan mi si avvicinò.
"Mh... Eren"
Mi lanciò un'occhiata maliziosa.

"F-farlan..."
Farfugliai io già completamente a disagio.

"Che stavate combinando...?"
Mi lanciò una gomitata furtiva.

"O-ormai dovresti saperlo..."

Mi sorrise in modo complice ed io arrossii di rimando.
"Hai ragione, siete prevedibili ormai..."
Disse ironico lanciandomi un occhiolino fugace.

"I-io..."
In quel momento passò Levi.

"Te la smetti di importunare il mio ragazzo?"
Domandò con le braccia incrociate al petto.

"LO HAI DETTO TI HO SENTITO, NON PUOI PIÙ RIMANGIARTI NULLA EH"
Il biondo puntò un dito contro Levi.

Iniziai a ridere per poi tornare dalla squadra ormai in partenza.

Non so se fu un caso, ma appena saliti sul pullman gli unici posti liberi rimasero quelli in fondo e ad occuparli saremmo dovuti essere io e Levi.

Mi sentii gli occhi di tutti puntati addosso, fu imbarazzante.
Il viaggio fu breve ma bastò per far tramontare il sole.

Scesi, e subito un gruppo di giornalisti si spinsero a vicenda per raggiungere Levi, ma proprio in quel momento un uomo in giacca e cravatta li scacciò via bruscamente permettendoci l'ingresso.

Entrammo da una porta secondaria.

C'erano dei bellissimi decori in stile orientale, anche se erano solo degli spogliatoi un profumo dolce ed accogliente eccheggiava nella stanza.

"Okay, ora, prima di entrare in campo voglio dirvi, in qualità di capitano, che siamo una squadra, quindi comportatevi da tale. Appena rientreremo in questo cazzo di posto, potremmo sia aver vinto come aver perso, ma se tutto ciò accadrà avendo giocato di squadra, roderà meno il culo. Questa esperienza dovrete ricordarla come una squadra, come un'opportunità che abbiamo avuto grazie ai sacrifici di tutti noi. Grazie a tutti voi."
Restammo tutti zitti.
Era la prima volta che in vista di una partita Heichou ci incoraggiava.

Mi sentii molto meglio.

"Grazie Capitano."
Disse Farlan con un leggero sorriso.

"E ora andiamo a spaccare il culo agli avversari."
Ci spronò il corvino con un battito di mani.

Levi's pov.

Entrammo in campo con una leggera corsa volta a riscaldarci e sbollire la tensione.

Appena fummo visibili al pubblico, una folla di tifosi si alzò in piedi urlando come non avevo mai sentito prima.
Erano vestiti e truccati con i colori della squadra.

Mi fece sentire leggermente disorientato ma ovviamente non lo diedi a vedere.
Guardai in direzione della mia squadra, anche loro rimasero abbastanza straniti da tutta quella confusione.

Mi voltai verso il pubblico, mi stavano guardando, alcuni in prima fila si sporsero verso il campo con la speranza di raggiungerlo.

Sentii una voce al microfono.

"Signori e signore, coloro che hanno vinto ben tre nazionali consecutivi, coloro che hanno iniziato da un'attività scolastica alternativa. Coloro che hanno come capitano una vera leggenda. I Titans!"

Scoppiò il putiferio.
Mi sentii troppo allo scoperto, odiavo essere al centro dell'attenzione, poi, sotto varie grida, urla e fischi, vidi entrare i nostri avversari.
Erano molto apprezzati dalla gente di lì.

𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧  ➢ ᴇʀᴇʀɪ   *in revisione*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora