𝐌𝐲 𝐂𝐚𝐩𝐭𝐚𝐢𝐧 ➢ ᴇʀᴇʀɪ *in revisione*

Capitolo 48.

Levi's pov.

Mi svegliai con una gran ansia addosso.
Quel pomeriggio Eren sarebbe andato via e io non avevo nemmeno trovato il discorso da fare.
Ormai era troppo tardi, avrei improvvisato.

Svegliai il ragazzo.
"Eren... ehi buongiorno"
Lo dissi accarezzandogli il viso.
Non disse nulla risistemandosi sul mio petto.

"Dai alzati."
Dissi già irritato.

"No."

"C'è scuola."
Continuai.

"Non mi interessa."
Assunse un'aria menefreghista, forse fin troppo.
Sbuffai e lo scostai anche se fu abbastanza difficile data la sua stretta al mio addome.
Mi sedetti sul letto guardandolo, lo sguardo fisso sul mio, si avvicinò e si riattaccò al mio busto.

"Eren..."
Dissi esasperato.

"Se i miei mi portano in un'altra scuola porteranno anche te, io non mi stacco."
Aggiunse.

"È la peggior idea che ti sia mai saltata in mente."
Dissi ironico

"Se è necessario lo farò."

Era tardi e sarei dovuto andare a lezione.

"Dai Eren sul serio."
Non si mosse, così lo buttai a terra preparandomi subito dopo.

"Ascolta, oggi non so se ci possiamo vedere, ho da fare delle cose importanti, tu dimmi a che ora arrivano i tuoi"
Dissi con non pochi sensi di colpa.

"I-io non lo so..."
Iniziò lui nel panico.

"Avvisami"
Lo interruppi.

"O-okay..."

Lo vidi abbastanza deluso, ma come biasimarlo, sarebbero state probabilmente le ultime ore insieme ed io non sarei riuscito a passarle con lui.

Fissò a terra giocando con i bordi della sua maglia.

Gli presi il viso alzandolo.
"Andrà tutto bene."

Lo baciai dolcemente.

Eren's pov.

Ero davvero preoccupato non vedendolo molto convinto.
Ricambiai il bacio amareggiato.
Non riuscii a resistere alle sue labbra, mi scorsi verso di lui per poi finire sulle sue gambe.

"Non lasciarmi andare."
Sussurrai.

"Non lo farò."
Mi rispose perso nel mio sguardo.

"Ti amo..."
Lo dissi fra qualche bacio.

"Dillo ancora."

"Ti amo... tanto."
Ripetei senza esitare.

"Mi piace da morire quando lo dici."
Mi morse il labbro inferiore.

"Te lo direi all'infinito..."
Le mani poggiate sul suo viso e lui sul mio bacino.

"Avrai tutto il tempo per dirmelo, ora vai cagna."
Mi face alzare e nel mentre mi lanciò un elegante schiaffo sul sedere.

"Ehi! non credi di trattarmi con troppo poco rispetto?!"

"Ma se io ti tratto benissimo."
Rispose ironico.

Risi.
"Certo, se io fossi un cane."

"Io non scopo con i cani."

Iniziai a ridere.
"Che delicatezza madame."

"Dai vai e non fare storie."
Disse infine.

"Ma...-"
Si alzò avvicinandosi.

"Ascolta Eren. Non mi farai arrivare tardi a lezione per le tue lagne, quindi muovi quel meraviglioso culo e levati dal cazzo."