Una strano stato d'animo...

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La mattina seguente non capii il perché,ma non mi svegliai presto,anzi ad un certo punto sentii chiamarmi e posarsi una mano sul mio braccio,come per scuotermi.
-"Tini svegliati...ti rendi conto che ore sono?" Era la voce di mia madre,che sembrava anche preoccupata. Prima di poter emettere qualsiasi suono,aprii lentamente gli occhi e mi accorsi di avere addosso,nonostante tutto quel sonno,una grande stanchezza,gli occhi non reggevano e li sentivo pensati come due macigni:
-"Che ore sono" chiesi assonnata:
-"Quasi mezzogiorno,ovviamente il tuo telefono è ancora spento e sotto casa ci sono Lodovica e Jorge preoccupati" mi disse quasi con tono di rimprovero e a mani conserte.
"Mi sento stanca,forse è questa la ragione per cui non sono riuscita a svegliarmi prima"
"Vabbè,sarà stress arretrato o anche per la situazione di questo momento 'tragico'...ti riprenderai. Peró ora alzati e preparati che i ragazzi ti aspettano" annuii col capo e non appena mia madre uscí dalla camera,io mi alzai e lentamente mi posizionai davanti allo specchio. Avevo davvero un aspetto terribile,due borse giganti sotto agli occhi e sembrava che la terra sotto i piedi non ci fosse...ero davvero strana,più del solito. Visto l'apparente tremolio del pavimento,per paura di cadere a terra mi riappoggiai al letto,mantenendo la testa bassa e gli occhi socchiusi. Rimasi cosí per qualche minuti,sperando in un miglioramento,ma ancora niente...non era decisamente giornata. Ad un certo punto la porta si aprí:
-"Amore mio che succede?" Era Jorge che entró in camera con una mossa veloce:
-"Non lo so" ni guardó stranito,sedendosi subito al mio fianco:
-"Come non lo sai,sei cosí bianca e poi ti sei svegliata tardissimo,cosa che non fai mai. Mi stai preoccupando" in realtá mi prroccupavo anch'io
-"Vedrai che mi passerà,sarà solo stress. Ora mi preparo e usciamo ok?"
-"Va bene" nonostante fosse d'accordo sembrava intimorito. Comunque cercai di pensarci il meno possibile,sotto i suoi occhi mi vestii con le prime cose che trovai e subito dopo uscimmo di casa. Per tutto il tragitto nle centro cittá il mio sguardo era rivolto nel vuoto,nonostante i ragazzi facessero anche battute,io ero del tutto passiva,tutto mi scivolava addosso e Jorge non potè fare a meno di notare questo mio strano e distaccato atteggiamento. In realtà non sapevo neanch'io cosa mi stesse succedendo quel giorno,era una cosa che sentivo solo dentro,ma non riuscivo a spiegare. Quando ci fermammo,a causa di Lodo di fronte a un negozio di scarpe Jorge cercó una scusa per allontanarsi e portarmi con sè:
-"Amó che ti succede? Non sei affatto normale oggi,ti vedo molto piú spenta del solito,non farmi spaventare e dimmi cos'hai"
-"Ma...niente. Non mi sento niente,sarà l'aria pesante della giornata" sapevo benissimo che non era quello,anche perchè sarebbe stata fin troppo banale come cosa. Comunque per non farlo preoccupare ulteriormente decisi di accendermi di mia volontà e andai dietro Lodo per vedere qualche scarpa,anche se non ne avevo alcuna voglia. Fatta anche quest'altra tappa io dissi ai ragazzi che sarei dovuta tornare a casa prima per il pranzo e cosí mi feci accompagnare da Jorge. Cercai di entrare senza proferire parola,sviandomi le parole del mio ragazzo,ma ovviamente non ci riuscii:
-"Hey...sei sicura di non avere niente?" ora sembrava davvero impaziente di sentire una risposta concreta,ma le mie parole non cambiarono dal momento prima in cui me l'aveva chiesto e continuó:
-"Se solo dovessi capire come mai ti senti strana,a qualsiasi ora...amore mio,contattami ok?" annuii col capo e dopo avergli lasciato un bacio a stampo sulle labbra,entrai in casa. Passai davanti a tutti i presenti,diretta verso le scale,con papà sul divano,mamma in cucina e mio fratello a metà strada tra il primo e secondo piano. Salii tranquilla,senza essere ostacolata da nessuno solo fino ad un punto dove mio fratello,fermandomi con un braccio,mi pose la stessa domanda sentita tutta la giornata:
-"Fran ti prego...non ho niente,non farmi le solite domande...davvero" e cosí decise di non continuare e io riuscii finalmente ad arrivare in camera mia. Posai tutto quello che avevo in mano,tra cui borsetta e cellulare e mi buttai sul letto come se non temessi quello che avrei sentito dopo la caduta. Rimasi in quella posizione per un paio di minuti,fissando il soffitto e pensando,scrutando nel mio essere e non trovando quello che cercavo. Mi sentivo come pressata,angosciata...e per non pensare a questo stato d'animo cosa avrei potuto fare? Forse uscire un pó,anche se era tardi,solo per svagare la mente sola all'aria fresca della serata.
Pov. Jorge
Oggi ho passato l'intera giornata a pensare a cosa avesse la mia Tini,ma lei non riesciva a dirmi niente,anche perchè quando c'é qualcosa che non va,sono il primo a cui viene a dirlo,perché lei sa che nel nostro rapporto prima di vedermi come il suo ragazzo,deve vedermi come un amico,come un fratello e forse anche come un padre e c'è molta fiducia e sintonia. Sono tutti molto invidiosi del nostro rapporto che sembra essere molto simile a quello di due sposi. E io ne vado fiero!
Scesi in cucina da mia madre per cenare e la prima cosa che mi chiese fu il perchè del mio sguardo un pò giú e visto che mia madre era come una sorella per Tini,le raccontai tutto anche per un consiglio...magari tra donne avrei capito meglio!
-"Dai racconta cosa ti è successo? Questa faccia da cane bastonato non è da te"
-"Sono preoccupato per Martina,l'ho vista strana tutta la giornata e lei dice di non sapere cos'ha! È possibile?"
-"Dipende da quali sono i sintomi che hai notato,di questa sua stranezza" la vedevo pensierosa sulle parole che aveva appena sentito.
-"Non so,era come se stesse in un altro mondo,sguardo perso nel vuoto e poi mai fatto lei,stammattina se si puó dire mattina,si è alzata tardi...come se non avesse le forze,ma non fisiche"
-"Hai provato a pensare ad un momento di depressione? Non dico quella che si inventano le adolescenti per fare le vittime,ma la vera depressione...come malattia! Deve essere un periodo stressante per lei e le donne spesso in questi momenti possono cadere in depressione e in casi gravi si ricorre anche a farmaci" ora che mi ci faceva riflettere,poteva essere una cosa del genere....e le chiesi:
-"E nel caso fosse 'depressione' cosa potrei fare per farla riprendere,senza ricorrere a conseguenze drammatiche?"
-"Prendila senza dirle niente e portala lontano,falla svagare...non deve ricordarsi neanche il suo nome...svuotale la mente e falla sorridere" bhé a questo ci avrei potuto pensare io. Cosí senza perdere altro tempo,salii in camera per prendere il telefono e chiamarla.
Il telefono squilló a lungo,cosa già parecchio strana e quando risposero dall'altra parte non sentii la voce della mia amata,ma di Mariana...sua madre.
Angolo autrice:
Eccomi con un altro capitolo...questo devo ammettere di averlo fatto un pó strano,ma è anche il frutto di come mi sento io in questo momento e visto che quando scrivo metto tutta me stessa nella storia,riporto anche il mio stato d'animo e questo è ció che é venuto fuori! Parlando della storia,la nostra Tini é molto strana,Jorge chiede consigli a sua madre che le è molto amica e le dice che potrebbe essere caduta in depressione,cosa comune nella vita di una donna...(anche pensando al suo periodo del mese!) Quindi ora che Jorge l'ha chiamata e dall'altra parte scopre che non c'é chi si aspetta...cosa farà secondo voi?! Aspetto numerosi commenti come al solito😍e tanti like⭐

Ah quasi dimenticavo...Vi straamooo💋💋

Due occhi:un cuore,due parole:AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora