POV. JORGE
Cosa avevo fatto. Sarei dovuto essere il suo punto di forza e invece le avevo fatto del male. Non si meritava tutto questo, oltre a quello che le sarebbe successo psicologicamente, doveva pensare anche alle mie parole. Io ero rimasto lì, immobile, a guardare che lei si allontanasse distrutta dal mio comportamento e non sapevo dove si dirigesse. Non potevo lasciarla andare via da sola, dovevo rimediare e aiutarla fino alla fine di questa storia. Decisi di correre a prendere la moto, senza neanche salutare e aggiungere altro con i ragazzi, ora l'unica cosa che dovevo fare era ritrovare Martina. Cosa avrei potuto fare nel caso si sentisse in colpa o nel caso in cui, per la paura, non volesse farsi aiutare nelle ultime cure!? Al più presto avrebbe dovuto fare anche il prelievo e se non fossi riuscito a portarcela? Cosa avrebbe pensato sua madre...che l'avessi lasciata andare solo per questo suo problema? Dovevo assolutamente rimettere insieme tutti i pezzi, oltre a lei, ora ero nel panico anch'io. L'amavo, l'amavo tantissimo e quella situazione mi distruggeva. Ora quello che stavo facendo non aveva senso, giravo in tondo con la moto, senza una meta precisa. Dovevo fermarmi e riflettere. Dove sarebbe potuta andare una come lei? Probabilmente nell'unico posto che racchiudeva tutta sè stessa e forse ci ero anche arrivato!POV. TINI:
Dopo aver camminato lungo vichi bui del quartiere da me vissuto durante la mia adolescenza, decisi di andare sulla vecchia collina che era mia solito andare a visitare quando stavo male...tempo fa..in quei momenti dove c'era davvero qualcosa che non andava nella mia vita e dopo quelli...che io ricordi,non mi sono più ritrovata in determinate situazioni in cui poter stare male a tal punto da doverci ritornare. Ma ora sapevo benissimo che mi serviva. M'incamminai subito, senza pensarci due volte. Dal momento in cui mi sono allontana da Jorge, non ho smesso di versare lacrime neanche per un secondo, sentivo di avere gli occhi pesanti e infuocati. Ora come non mai avevo bisogno di abbracciare il mio ragazzo, ma sapevo che era arrabbiato per quello che stava succedendo a causa mia e per questo dovevo rimanere sola con le mie perplessità...ero spaventatissima. Io avrei voluto dare sempre tutta me stessa al mio ragazzo e invece non potevo farlo, avrei dovuto rifiutare ad essere donna al 100% ed anche dato che ero cosí piccola agli occhi delle persone, dei miei genitori e...a proposito di loro, mia madre sapeva tutto e non ha mai pensato di chiamarmi sapendo che Jorge mi avrebbe messo a mio agio e riflettendoci meglio, fu per questo motivo che mio padre accettò senza esitare di farmi andare in vacanza, se ancora era possibile chiamarla così, perchè lui sapeva...Jorge gli aveva raccontato tutto ed io ero all'oscuro di ogni cosa...sembrava tutto svanito, mi sentivo totalmente vuota, non avrei potuto spiegare a nessuno il mio stato d'animo in quel momento.
Camminando e pensando, contemporaneamente, non mi accorsi di aver raggiunto già la strada che portava alla vecchia collina e durante il tragitto,all'improvviso, apparve un cane di statura abbastanza grande, proveniente dai cespugli, che sembrava apparso come un segno... L'unica cosa , dopo Jorge che mi rendeva felice in questa vita, erano loro: gli animali. In un attimo sembrava stesse sparendo ogni pansiero dalla testa. Mi chinai per accarezzarlo e feci tutto lentamente per cercare di non spaventarlo, non volevo andasse via. Lui sembrava essere così buono, aveva come l'intenzione di volersi avvicinare per farmi festa e io lo accontentai. Aveva uno sguardo dolce, ma allo stesso tempo spiritoso e il suo manto invitava tantissimo. Era di un bianco candido e i miei occhi in quel momento si riempirono di gioia, smettendo di lacrimare. Pian piano che avanzavo verso la mia solita panchina, vedevo lui che seguiva e miei passi e insieme arrivammo a destinazione. Sembrava l'anima di Jorge che vegliava su di me, nonostante tutto...poi per come era mio solito fare, cominciai a parlargli:
<Hey piccolo, per caso ti sei perso, o non hai un padrone? Sei così bello> a ogni mia parola sembrava parlasse con gli occhi. Non aveva un collare, probabilmente era abbandonato o vagabondo e a me piaceva l'idea di avere la sua compagnia:
<Da quant'è che giri qui intorno eh? Ti piacerebbe avere un'amica al tuo fianco? Sai io oggi ho perso, o almeno lo penso, una persona molto cara a causa di alcuni errori del passato...capita mai agli esserini come voi di commettere errori? A volte penso che parlare con un cane,come te, faccia più effetto delle parole di una persona. Tu mi hai già fatto riavere il sorriso...vorrei tanto poter rimediare ad alcune cose importanti. Ho bisogno di riprendere un equilibrio....se tu parlassi potresti consigliarmi qualcosa, perchè ora mi vengono solo idee...pericolose!> voltai automaticamente lo sguardo verso il tramonto oltre la collina sottostante e notai solo dopo che, come se avesse ascoltato il mio discorso, il cucciolo posò la sua testolina sulle mie gambe come per supportarmi. Era stupendo...come se ci conoscessimo da una vita.POV. JORGE:
Arrivai in poco tempo alla collina, dove Tini trascorreva molti dei suoi pomeriggi a riflettere, durante gli anni del liceo. Lì riuscii a conoscerla meglio e ad apprezzare tutta sè stessa! Non poteva essere andata in altro posto, o almeno lo speravo. Ero terrorizzato all'idea che avesse potuto commettere delle sciochezze per quanto l'avessi ferita e allora sarei stato un uomo morto. Fortunatamente, dopo la mia breve corsa, notai una sagoma sulla sua panchina di una volta, che poteva ridarmi qualche speranza. La cosa strana era che sembrava stesse conversando con qualcuno. Così, lentamente, mi avvicinai.
Sentivo una sorta di "Lei" parlare con il capo rivolto verso il basso.
<Sai piccolo, io penso di sapere dove ho sbagliato, ho sbagliato nel momento in cui ho deciso di cambiare me stessa per non far paura alle persone che mi circondavano. Io molto tempo fa, prima ancora di conoscere le mie attuali amiche, ero diversa....non dico di aver cambiato proprio tutto di me...ma una parte sento che è svanita, quella parte che mi permetteva di non stare mai male, quella parte che mi teneva lontana dagli esseri umani e dalle loro cattiverie. Poi dopo aver trascorso del tempo in luoghi pieni di persone che, si é soliti visitare, accade un po' quello che è accaduto a me!> questa parte di lei non l'avevo ancora scoperta, dopo tutto quel tempo sembrava ancora che io non la conoscessi...era strano. Solo dopo che sentii abbaiare davanti a lei, capii con chi stesse parlando poco prima. E non appena il...cane sentì il mio odore e mi notò, Tini si girò di scatto nella direzione che indicava e rimanemmo a guardarci entrambi sconvolti, come se non ci vedessimo da molto tempo.........ANGOLO AUTRICE:
Eccomi ragazzi, il capitolo scoop che stavate aspettando è arrivato, ma non del tutto completo....ancora bisognerà vedera cosa succederà fra i due innamorati, che nonostante l'accaduto non hanno smesso di pensarsi. E poi, non poteva non subentrare un nuovo personaggio in un momento come questo e in tal modo perchè non metterci in mezzo un bel cucciolo, dato che la passione ormai ce l'hanno quasi tutti. Ora non ci resta altro che aspettare e vedere cosa succederà nel capitolo a venire.
Aaaallora, alla prossimaaaa :*:*:*:*:*:*:*
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Due occhi:un cuore,due parole:AMORE
RomanceEcco il sequel della storia "AMICI PER CASO INSIEME PER SCELTA". Per chi ha seguito la storia sa che nella prima parte Jorge e Matina ne hanno passate tante,ma se c'è una seconda parte vuole dire che qualcosa nella loro storia d'amore dovrá succeder...