Ripensamenti

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POV. JORGE:
Martina era scappata da tavola. Non mi rendevo conto in quel momento della durezza delle mie parole. Lodovica era basita e con lo sguardo pieno di rabbia,mentre Xabiani era del tutto confuso.
<Amico ti va di andare a fare due passi?> voleva in qualche modo farmi ritornare stabile,ma non avevo idea di cosa fare. Martina,la mia Martina aspettava un bambino...da me...
Ora che non ce l'avevo davanti e non pensavo alle bugie che mi aveva detto,la rabbia stava come svanendo e mi rendevo conto delle cose che avevo attorno:
<Lodo dimmi solo una cosa...> lei mi guardava sempre con la stessa rabbia:
<Com'è potuto succedere con quello che i medici?....> m'interruppe dicendo:
<I medici hanno sbagliato,si erano basati su delle analisi troppo vecchie e Tini fino alle ultime analisi è come se fosse guarita da sola,è stato un dono come divino per lei e tu le hai fatto passare la peggior serata della sua vita. Voi uomini non capite mai quando smetterla!> così come si trovava,con la rabbia e gli occhi quasi lucidi decise di raggiungere Martina...al piano di sopra.
Mentre Xabiani mi portò fuori da quella casa,cercando di rivolgermi qualche parola di conforto.
<Oi amico...cosa ti è preso là dentro? Come mai non hai preso la notizia con entusiasmo?....So che Martina non è stata tanto bene,ma tutta la situazione al completo non l'ho capita > mi parlava con una mano poggiata sulla spalla per farsi sentire vicino:
<Xabi...Martina non potrebbe...o almeno...non poteva avere figli per un problema causato dalla cattiva nutrizione..non aveva più riserve nel corpo e la sua...chiamiamola femminilità,si stava distruggendo. Aveva causato dei problemi...interni...e...avere figli sarebbe stato impossibile secondo i medici. Poi per esserne ulteriormente sicuri, sempre questi geni di medici che abbiamo,le hanno fatto fare ultime analisi per vedere se stava peggiorando o altro...e ovviamente non essendo usciti ancora i risultati,non si sono potuti rendere conto degli errori fatti...riguardo a sta cosa. Ma non avrei mai immaginato che nell'attesa potesse rimanere incinta. Siamo stati entrambi male al pensiero che non avremmo mai potuto formare una famiglia e invece lei che fa?...Me lo va a nascondere?>
<Il motivo Lodovica te l'ha spiegato. Aveva bisogno di tempo per rendersene conto. Comunque,alla fine,è lei che ci sta peggio essendo la donna nella situazione...voleva solo cogliere il momento adatto> poteva anche avere ragione,ma sarebbe stato bello e meglio scoprirlo insieme. Già per me era come un trauma scoprire che Tini non aveva più niente che non andava,poi saperlo in quel modo...avendo trovato il test in quella cavolo di borsa....
<Lo so,tu e Lodo avete ragione,ma se provi a metterti nei miei panni capisci che è tutto una gran casino. Prima pensavo ad un'ipotesi ora invece devo pensarne un'altra,cioè a diventare...padre> a quell'idea cominciai a reallizzare tutto e ad aprire gli occhi. Per un attimo questi mi s'illuminarono e nella mia mente ci fu solo l'immagina di Martina con la sua pancetta! Quanto sarebbe stato bello in fondo...
Sfogarmi, forse, era servito per ritrovare il senso perduto di quella serata.
<Sai Xabi...al di là di tutto...non ho riflettuto bene sul fatto che Martina ha dentro di sè una creatura data dal nostro amore e forse è per questo motivo che devo smettere di pensare all'orgoglio e cominciare a pensare a tutti e tre>
<Penso proprio di sì amico mio. E ti dirò di più...se ora non torni dalla tua donna giuro che al tuo bambino o bambina che sia,gli faccio tifare la mia squadra del cuore e non la tua!>
<Ahahah. Non scherzare Xabi> ci mancó poco a mollarli un ceffone di quelli pesanti,ma in fin dei conti aveva anche ragione. Dovevo tornare dentro...se solo Tini fosse riuscita a perdonarmi.
Le avevo fatto del male,soprattutto nelle sue condizioni e dovevo rimediare.

Xabiani,nel mentre,rimase davanti alla macchina aspettando la sua ragazza che sarei andato a chiamare. Dovevo rimanere solo con Martina e Lodovica poteva anche rimanere incazzata per quanto mi riguardava! (Un pensiero alla volta...!)
Rientrai in casa,salii sopra e mi fermai davanti alla porta dove si trovava lei,seduta ai piedi di questa,sconfortata!
<Non vuole far entrare nessuno,ho parlato un po' con lei da qui,ma ormai penso che si sia addormentata...> alzò lo sguardo solo per dirmi quello,poi lo riabbassò sulle sue scarpe:
<Xabi ti aspetta alla macchina...Lodo?> richiamai la sua attenzione:
<Dici!>
<Voglio pensarci io qua! Rimedierò al male che ho causato,non ero lucido e puoi capirmi. Sono scosso quanto voi in questa storia e stesso domani mattina andrò a ritirare le ultime analisi del cazzo ok?>
<Va bene...prego!> cominciò ad alzarsi,ma prima di andarsene mi riferì le ultime parole:
<Jorge...ascoltami bene! Tini è una ragazza speciale e ci tengo molto più di come si potrebbe tenere ad una sorella,non farla soffrire perchè questo è...un momento importante della sua vita. Non voglio più vedere neanche una lacrima sul suo viso ok?>
<Tranquilla Lodo...lei è tutto quello che ho!>
<Bene!> detto ciò si girò di spalle e se ne andò.
Ora c'eravamo solo io e...la porta. Già,era chiusa da dentro...e se dormiva non mi avrebbe aperto fino al mattino. Comunque non mancarono tentativi da parte mia.
《TOC TOC》iniziai con calma per vedere se opponeva solo resistenza,ma dall'altra parte non si sentiva alcun rumore o movimento,così continuai con più decisione:
《TOC TOC TOC》anche così la situazione rimaneva uguale. Alla fine pensai ad una più estrema. Mio padre,tempo fa,per ritoccare alcune parti della casa si fece far arrivare una scala alta quanto questa per poter arrivare al tetto e pensai di utilizzarla per entrare dal finestrone della camera...sperando fosse apribile.
Uscii di nuovo e mi incamminai dietro la casa per preparare il tutto.
Una volta poggiata al muro,salii cercando di non farmi sentire e arrivato in cima riuscii,fortunatamente,ad aprire le due ande.
<Martina?> sussurrai il suo nome,nel dubbio che stesse dormendo e quando voltai lo sguardo sul letto,la vidi proprio lì. La sua posizione sembrava tanto quella di una bimba addormentata con la paura addosso,rannicchiata su sè stessa e con un cuscino che le copriva la pancia. Avvicinandomi di più,notai che il suo viso riportava qualche lacrima qua e là...dopo tutto quel tempo,le altre le si erano asciugate. Aveva pianto...la sera in cui sperava andasse tutto come una favola...aveva pianto. Dato che non volevo si irritasse ulteriormente,decisi di non svegliarla e di cambiarmi,per posizionarmi vicino a lei con cautela. La sistemai in modo tale che dormisse in una posizione più comoda e prima che il sonno prendesse anche me,rimasi a fissare il suo viso e poi passai al suo ventre.
Come ero stato idiota! Erano giorni che usava maglie gigante,che lei non amava usare per paura di vedersi ingigantita e invece ora le portava con il solo intento di nascondersi. Feci per alzarla leggermente e notai proprio un minuscolo gonfiore, che sul suo corpo minuto, sembrava più ampio del normale! Lì, stava crescendo il nostro erede,quel famoso erede di cui avevamo parlato quando entrambi visitammo la cameretta di questa casa,lasciata vuota per lui. Istintivamente posai la mia grossa mano su di essa e dolcemente l'accarezzai. Era una sensazione meravigliosa,sapere di toccare il frutto del nostro amore con una sola mano....saremmo davvero diventati una famiglia. La mia donna ce l'aveva fatta,nonostante tutto era stata arrogante e insistente ed era riuscita ad ottenere quello che aveva sempre desiderato avere con me!...........

ANGOLO AUTRICE:
Eccomi ragazzi,chiedo scusa per il ritardo,ma non ho potuto pubblicare prima.
Finalmente la notizia è stata divulgata, anche se non nei migliori dei modi. Dopo una sfogata con il suo caro amico,Jorge riprende la sua lucidità e torna in casa cercando di entrare in camera da letto per rimediare con Martina.
Le prova tutte...fino a che non sale con una scala per la finestra della camera stessa e vedendo che Martina dorme,decide di non svegliarla e di rimanere a fissare lei e il suo futuro bambino/a.

Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento e detto ciò...alla prossimaaaaaa :*:*:*:*:*:*:*:*:*

Due occhi:un cuore,due parole:AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora