Tutto in bilico

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POV. FRAN:
Prima di tornare alle compere,mi alzai dal tavolo dove ci trovavamo io e la mia sorellina per andare a pagare,ma fu snervante dato che si presentava una fila incredibile. Di volta in volta mi voltavo per controllare Martina,anche perchè dati i suoi sbalzi d'umore non poteva essere affidabile. Fu proprio nell'ultima occhiata che diedi alla sua postazione che notai l'assenza di Martina e lì mi scattò un campanello nella testa. Lasciai immediatamente il mio posto nella fila e corsi a vedere dove si fosse cacciata. Non poteva essersi allontanata tanto e in così poco tempo. Al tavolino c'era ancora la sua borsa e questo rendeva tutto ancora più strano. Ero terrorizzato dal fatto di aver combinato un casino,anche nel giro di pochi minuti.
Cercando di guardarmi intorno notai un cerchio di persone al bordo della strada e mi parve strano,così tentai di avvicinarmi per vedere cosa stessero ammirando e da lì,si aprì in me,un grande e immenso buco nero.
Martina era stesa lì,sulla strada,ricoperta di sangue sulle braccia e sul capo e io non riuscivo a muovere neanche un muscolo,ero moralmente in transe. I miei occhi cominciavano a bagnarsi,sentivo come un mormorio intorno a me,le persone parlavano,urlavano per far chiamare un ambulanza,ma le mie orecchie erano come isolate da tutto! Solo dopo qualche secondo,dopo aver realizzato che tutto quello fosse reale,mi fiondai a terra,buttandomi addosso le persone,incurante di quello che avrebbero potuto pensare.
<MARTINA..MARTINA> ero quasi certo che le mie urla si sentivano dall'altra parte del quartiere. Avevo preso mia sorella tra le braccia,cercando di squoterla per rianimarla,ma era tutto inutile. Non dava segni di vita. In tutto quel casino non pensai neanche al fatto che avesse un bambino...prima di pensare al suo stato vitale,sarebbe stato meglio pensare a quello della madre,perchè senza lei...non sarebbe sopravvissuto neanche lui!
<Martina ti prego,rimani con me,apri gli occhi forza!!> la mia voce continuava ad essere alta,spezzata dal pianto...fino a che non sentii il suono delle sirene dell'ambulanza che correva verso la nostra direzione. Capivo ben poco di tutto ciò che stava accadendo,probabilmente non ero ancora stato capace di ammettere l'evidenza...Jorge non mi avrebbe mai perdonato...e se fosse successo qualcosa a Martina,non mi sarei mai perdonato neanche io!

Appena sistemata Martina sulla barella dell'ambulanza,chiesi ai ragazzi che l'assistevano,se avrei potuto accompagnarla o seguirla semplicemente in moto e mi dissero che il suo caso era grave e sarei dovuto andare per conto mio,seguendoli. In quel momento,anche solo sentire che era grave il suo stato,mi faceva cadere le braccia. Non mi restava altro che chiamare Jorge e spiegargli tutto nel modo più chiaro possibile,cercando di prenderlo nel modo giusto e farlo guidare senza ammazzarsi per strada!

Chiamata:
《J-Jorge?》partii giá con il piede sbagliato...la mia voce era tremolante e lui inconsapevole di tutto:
《Hey Fran tutto bene. Come sta andando la mia donna?? Frenetica vero?》
《J-Jorge è successo...》
《Brò stai bene? Sembra tu abbia visto un fantasma...che succede?》non riuscio ad esprimere una frase fatta:
《È successo un casino Jorge...》
《Fran..non farmi scherzi. Che è successo??》subito dopo sentii il suo tono farsi serio,sapeva che altro non poteva succedere se non qualcosa alla sua ragazza...:
《Martina!..》
《Fran che cazzo è successo a Martina? Dov'è??》aveva capito tutto...
《Martina è...stata investita...non so come è potuto succedere,l'ho tenuta d'occhio. Ero andato a pagare e continuavo a controllarla,ma lei è sparita in un attimo e poi...e poi l'ho ritrovata...》il mio pianto era scoppiato di nuovo,avevo cercato di spiegare tutto senza prendere fiato e dall'altra parte un silenzio di tomba:
《L'ho ritrovata sulla strada,la macchina non c'era e non posso essere sicuro che fosse stata Quella e ora l'ambulanza l'ha portata....》non riuscii a finire che la liena cadde o fu lui a chiudermi il telefono,probabilmente già in direzione dell'ospedale.

POV. JORGE:
<Cazzoooo> le parole di Francisco avevano completamente spezzato tutto il benessere che c'era in me. Non avevo lucidità,avevo gli occhi e il cuore colmi di rabbia. Non mi sarei mai ripreso da tutto quel dolore,avrei soltato risposto con altrettanto male!
Urlavo da solo nella mia auto,mentre cercavo di raggiungere l'ospedale. Ero disperato,le lacrime uscivamo tanto quanto le mie urla,che servivano come sfogo bello e buono! Chiunque toccasse la mia ragazza,la mia Martina,era come se toccasse me,la cosa mi riguardava molto più di come potesse riguardare ad un fidanzato. Mi sentivo toccato dentro e se in quella storia c'entrasse davvero Fiammetta,non avrei pensato alla regola delle "donne che non si toccano" l'avrei fatta a pezzi in qualunque momento l'avessi trovata,anche davanti a tutti se necessario. Speravo per lei che non c'entrasse niente,ma ne dubitavo. Non credevo molto nelle coincidenze e neanche nei miracoli....
Arrivato nel parcheggio,scesi dalla macchina con tutta la furia che avevo dentro e chiusi lo sportello rischiando di spaccarlo.
E in pichi secondi,correndo,raggiunsi il pronto soccorso.

<Dove hanno portato la pazienza Stoessel> urlai contro alla ragazza dell'ingresso che,poverina,non c'entrava niente in tutto ciò,ma non potevo mostrare la mia educazione in quel momento:
<È un parente della ragazza che ha subito l'ncidente?>
<No! Sono il fidanzato>
<Bene. Il fratello è arrivato da poco,salga al piano di sopra> non aggiunsi altro che mi precipitai al piano di sopra come mi aveva detto e fuori da una grande porta,di quell'orribile posto,c'era Fran che piangeva disperato e tirava calci alle sedie d'attesa. Appena si fermó e mi vide,rimase come ghiacciato. Io mi avvicinai a lui con passo veloce,con una sola domanda da fargli:
<Da quanto tempo è là dentro?>
<Non so...non mi sono reso conto d-del tempo...una quindicina di minuti>
<In...in che condizioni era...> la mia voce era dura come il muro e fredda come il ghiaccio,i miei pugni ben saldi e lo sguardo rivolto a terra.
<Quando l'ho presa tra le braccia...non riusciva a riprendere i sensi,è rimasta incosciente per parecchio,non so tra quanto riusciranno a rianimarla...non so neanche che danni ha riportato. Hanno dovuto portarla con urgenza dicendo che...era un caso grave...> il suo pianto era ricominciato e più forte di prima. Io,se avessi ragionato con razionalità,probabilmente gli avrei detto che la colpa non era sua,ma ora non ero in grado di dare conforto...perchè non ce n'era neanche per me. Sapevo che già si stava dando la colpa per conto suo e io,gli avrei causato solo ulteriore dolore.
Così decisi di sfogarmi da solo,ignorando tutto. Cominciai a dare a pugni il muro,senza pensare ai danni che mi provocavo...non sentivo dolore,dato che quello che avevo era forte di suo. Era come se non recassi danni al mio corpo. L'attesa era snervante,sapere che la mia piccola Tini era chiusa là dentro sotto le mani dei medici,piena di ferite e senza sensi...queste parole mi rimbombavano nella testa e facevano aumentare la mia voglia di sfondare la porta ed entrare là dentro...e fra tutta la confusione non avevo immaginato cose sarebbe potuto succedere a mio figlio. Se lei era messa cosí male poteva esserci la possibilità che....a quei pensieri non riuscii a rimanere saldo.
<No No No> le mie urla richiamarono l'attenzione di Francisco che corse verso di me:
<Jorge?>
<Ti hanno detto qualcosa a proposito della sua....gravidanza?!> alle mie parole lo vidi sbiancare,probabilmente non sapeva se i medici ne fossero già a conoscenza:
<Non mi hanno detto niente di niente...ma la pancia sembrava messa bene...e...>
<No Fran no cazzo! La gravidanza di Martina non è come le altre. Il medico aveva chiaramente detto che anche un minimo salto di Martina,avrebbe causato la sua morta....figurati se una cosa del genere glie l'abbia fatta scampare...> ora piangevo più di lui,la mia era una certezza...non si sarebbe mai potuto salvare...se a malapena avrebbe potuto farlo Martina. Erano entrambi troppo deboli. Tutto questo sarebbe stato un trauma fatale per lei. Non sarebbe mai tornata come una volta. Mai.....

ANGOLO AUTRICE:
Eccomi ragazzi. Il capitolo triste è arrivato.
Francisco si sente tremendamente in colpa per quello che è successo a sua sorella. Ha cercato di far riprendere i sensi a Martina,non appena presa tra le sue braccia,ma è stato tutto inutile. Appena Fran spiega tutto a Jorge,questo rimane scioccato e pensa che mai riuscirà a tornare tutto come prima,specialmente la nostra ragazza,se dovesse perdere il bambino.
Cosa succederà secondo voi a Martina. Lei starà bene e con sè anche il suo bambino o i guai non sono ancora terminati? Tutto si vedrà nel prossimo capitolo.

Spero che questo vi abbia fatto effetto tanto quanto me e aspetto numerosi commenti da tutti voi per le vostre opinioni!!!
Alla prossima cicciiii :*:*:*:*:*:*:*:*:*

Due occhi:un cuore,due parole:AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora