Dopo la chiamata di Jorge per raccontare tutto a mio fratello,il proseguo non fu semplice. Io mi addormentai sul divano e sentii Jorge portami al piano di sopra,in braccio,mentre lui passò tutta la notte alzato e voltato alla finestra. Questo lo avevo notato,nonostante il mio sonno profondo,dal fatto che non si mise nel letto nella sua solita posizione e perchè la mattina successiva,al mio risveglio,non era al mio fianco e questo era strano dato che era suo solito rimanere con me finchè non aprivo gli occhi.
Appena sveglia,mi misi seduta sul letto perchè prima di alzarmi avevo bisogno di guardarmi attorno e capire bene come stesse cominciando la giornata. Posai una mano anche sul mio bimbo come per dargli il buongiorno e subito dopo,con calma,mi alzai e andai al piano di sotto per vedere se Jorge era lì.
Come avevo immaginato era in cucina,intento a preparare un'abbondante colazione sia per me che per lui,ma molto più per me!
<Amore?> richiamai la sua attenzione chiamandolo:
<Hey piccola! Buongiorno> mi avvicinai a lui e lo baciai a stampo,dolcemente,niente di invasivo. Lui rispose con un sottile sorriso,ma dai suoi occhi notavo una stanchezza notevole.
<Amore ma...stanotte non hai chiuso occhio?>
<Beh...non proprio>
<Lo avevo intuito...perchè non hai preso sonno?> per far partire la conversazione mi poggiai con la schiena al bancone della cucina e con lo sguardo rivolto verso di lui,intento a continuare quello che io gli avevo interrotto:
<La situazione di ieri sera...beh...mi ha stressato e non riuscivo a dormire tranquillo. Tu,invece,ne avevi e ne hai bisogno. Mangi per due,dormi per due...Non devi preoccuparti per me. Sono io che devo prendermi cura di te!>
<Lo so amore mio che sei un uomo fantastico,ma a volta anche gli uomini più forti,devono prendersi una pausa>
<Tranquilla. Io solo guardandoti sto molto meglio> e per tranquillizzarmi ed essere convincente mi rivolse un sorriso più acceso del precedente. Ma lo conoscevo bene...ormai!<Senti oggi dovrò andare a vedere una cosa importante in un ufficio...di mia madre e ho detto a Fran che ti avrei portata da lui e finchè non sarò di ritorno dovrai stargli attaccata. Va bene?>
<Va bene,ma cosa devi fare di preciso?>
<Una cosa...un po' complicata. Poi te la spiego meglio. L'importante è che tu rimanga con lui ogni secondo. Ti prego di promettermelo. Con quella pazza in giro non voglio che tu rimanga da sola> la sua faccia era molto seria e io non avrei fatto niente di diverso da quello che mi aveva chiesto di fare...per farlo stare tranquillo durante le sue faccende...!
<Tranquillo amore. Te lo prometto! Fran oggi sarà la mia guardia del corpo!!!> usai anche un leggero sarcasmo per alleggerire l'atmosfera:
<Bene mi fido di entrambi> sembrava si fosse calmato e la mattinata passò tranquilla.Nel pomeriggio,dopo pranzo,salii in camera da letto e mi sistemai sulla paltroncina,di fianco alla finestra,per riflettere sul mio guardaroba. Lì dentro c'erano tutte cose minuscole e la mia pancia cominciava a farsi vedere. Questo pomeriggio avrei potuto approfittare del tempo libero per portare Fran a fare shopping con me,cercare dei vestini più larghi e freschi,almeno per uscire qualche volta. In casa poi,avrei potuto usare le maglie di Jorge,che erano a prova di donna incinta! Per uscire di casa quel pomeriggio,fortunatamente trovai una maglia che usavo mettere larga e che in quel momento faceva al caso mio! Sotto misi un semplice pantaloncino e in pochi minuti fui pronta per andare dal mio fratellone.
<Dove ci aspetta Fran?>
<A casa tua!>
<A-A casa mia?> chiesi incredula:
<Sì amore,a casa tua,ne abbiamo già parlato!> volevo restare calma,ma nonostante tutto ciò che c'eravamo detti la sera precedente,io non volevo che i miei sapessero..in questo momento e in questo modo..che ero incinta!
<Posso farlo uscire fuori senza che io debba entrare??> pregai per una risposta positiva:
<Sì! Tini io non ti sto costringendo a dire tutto ai tuoi subito. Nel caso dovessero trovarti fuori casa potresti dirglielo,come potresti anche far finta di niente,ma l'importante è non cominciare a scappare da loro come se stessimo facendo qualcosa di sbagliato. Solo questo voglio! Poi quando ti sentirai pronta,ovviamente prima che nasca il piccolo,glie lo diremo. Ok?>
<Sì> ora avevo capito cosa volesse davvero Jorge e a me stava bene anche così. Sempre meglio di niente!
Arrivammo davanti casa mia e a primo impatto,dato che era da molto che non ci passavo neanche vicino,mi fece una strana sensazione...che poi Jorge cercò di placare dandomi la splendida notizia di Fran che era già fuori casa...mi sarei risparmiata una fredda sudata.
<Hey ragazziii. Mi siete mancati tanto! E tu sorellina,non appena ci saremo allontanati da qui ti farò una bella ramanzina per avermi nascosto il mio futuro...nipotino o nipotina!> le ultime parole le pronunciò quasi sottovoce e lo fece anche con un certa comicità,come solo lui sapeva fare e fece spuntare un sorriso sia a me che ad Jorge.
<Dai amore vai con Fran,ci sentiremo a telefono per vedere dove incontrarci>
<Va bene amore> gli lasciai un bacio e scesi dalla macchina per salire subito dopo sulla moto di Francisco.
<Sorellina reggiti forte,non vorrei che volaste via,con il vento>
<Tranquillo vai!> ancora una volta gli sorrisi e dopo qualche secondo partimmo.<Dove desidera andare signorina?>
<In centro. Ho bisogno di vestiti più larghi>
<Ahh capisco,la ciccia si fa sentire eh?>
<Fran smettila o ti arriva un calcio appena scendiamo da qua>
<Va bene,va bene calma. Ahahah> a
Quanto umorismo riusciva ad avere quella peste:
<Bene. Ecco a voi la piazza di Buenos Aires all'orizzonte!> mi levai il casco porgendolo a Fran e subito dopo ci incamminammo per i negozi.
<Guarda là! Vedi quei vestitini. Di solito vengono usati più per il mare,ma andrebbero bene per la tua....quella cosa la!> sapevo che non voleva rimettere in mezzo l'argomento "ciccia"e così si limitò a parlare in codice:
<Sì andiamo a dare un'occhiata> e così fu,con l'aiuto di Fran ero riuscita già ad addocchiare qualcosa!
<Non pensavo fossi pratico nello shopping fratellone!>
<Beh...per avvicinarsi alle donne devi saper fare moolte cose>
<Ahahah questa mi è piaciuta!>
<Ora però parliamo di cose più serie...come mai non vuoi dire a mamma e papà della gravidanza..> aveva toccato il tasto dolente:
<Se mi conosci bene sai che,con quello che mi hanno fatto passare,la voglia di dirgli che la vita mi ha offerto una gioia,non sia per me una priorità>
<Lo so e lo capisco,però non è più brutto avere questo peso? Anzi potrebbe essere per loro come uno schiaffo morale e forse ti sentiresti meglio tu!> lui non aveva tutti i torti,ma avrei dovuto rifletterci ancora,in ogni caso:
<Hai ragione,ma preferisco aspettare ancora>
<Va bene. Aspetta a te la decisione!>Alla fine riuscii ad uscire dal negozio con qualche vestito tra le mani e dato che,ormai la fame si faceva sentite,proposi a Fran un bel gelato fresco!
<Certo,diamo da mangiare al mio carissimo nipotino> lo vedevo tanto contento all'idea di diventare zio,anche se non lo faceva notare era un ragazzo buono che poteva crollare di fronte alla più piccola cosa e quel bambino l'avrebbe reso felice e probabilmente più responsabile! Ci sedemmo,così,a dei tavolini di un bar ben attrezzato,che si trovava quasi al bordo della strada,stesso in centro e da lí cominciò a farmi delle domande:
<A quante settimane sei?>
<Sedici>
<Wow già sedici?! Allora è vero quando dicono che in gravidanza il tempo vola>
<Assolutamente sì! Ahah>
<E....quando si potrà vedere il sesso?>
<Di solito anche alla dodicesima settimana,ma dipende dalla posizione del bambino,perchè se si trova a gambe chiuse o girato dal lato opposto é impossibile,quindi sarebbe sempre più sicuro alle diciannovesima o ventunesima settimana>
<E nell'ultima ecografia com'era?>
<Grazie alla mia sfiga,il mio bel bambino era girato e con la gambine incrociate...non si è capito proprio nulla. Quindi dovremo aspettare qualche altra settimana!!!>
<Ah,ha preso tutto dallo zio,fa già il monello...o menella> lì ci mettemmo a ridere entrambi!
<Bene. Vado a pagare e poi possiamo proseguire con le compere. Aspettami qua e non ti muovere. Se no chi lo sente al cognato>
<Ahah. Tranquillo!> quella situazione era alquanto stressante,ma dovevo sopportarla! Almeno per ora...
Al bancone della cassa c'era una fila abbastanza lunga e la sedia sulla quale ero seduta,non piaceva nè a me nè al signorino che avevo in grembo,cosí mi alzai per sgranchirmi un po' le gambe. Mi avvicinai al marciapiede della strada per guardarmi un po' intorno,dato che il bar era proprio filo filo alla strada e si vedeva benissimo il lato opposto. C'era molta gente...poi all'improvviso quella giornata che sembrava fosse iniziata con il piede giusto,divenne un incubo.Ero di spalle alla piazza,rivolta verso la strada e le macchine che passavano. Non sapevo chi e come,ma all'improvviso mi sentii spingere con una tale forza da farmi finire oltre le strisce blu del parcheggio e in poche parole mi ritrovai stesa sull'asfalto,con una macchina che veniva dritta e ad alta velocità verso di me. Forse sarebbe arrivata la mia fine....e forse neanche un miracolo mi avrebbe salvata. Prima di vedere il vuoto più totale posai instintivamente entrambe le mani sulla mia pancia,come per proteggere il mio bambino,ma sapevo che in quella situazione nessuno dei due si sarebbe salvato. E un attimo dopo...il vuoto!...........
ANGOLO AUTRICE:
Eccomi ragazzi. Premetto col dire che scrivere la fine di questo capitolo non è stato facile per me,peró nella realtà della storia doveva andare così.
La nostra Martina è come caduta in un oblio,si ritrova in un vero e proprio incubo,con la vita di suo figlio e la sua su di un precipizio.
Secondo voi si trova in un vero e proprio incidente o c'entra qualcosa la nostra nemica Fiammetta? E la persona che ha spinto la nostra ragazza oltre le strisce del parcheggio, aveva davvero l'intenzione di farlo o rientra sempre nel piano di "Satana"?
Aspetto da voi le risposte più originali e spero che abbiate apprezzato anche questa parte negativa e un po' triste della narrazione!!!Alla prossima amoriiii :*:*:*:*:*:*:*:*:*
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Due occhi:un cuore,due parole:AMORE
RomanceEcco il sequel della storia "AMICI PER CASO INSIEME PER SCELTA". Per chi ha seguito la storia sa che nella prima parte Jorge e Matina ne hanno passate tante,ma se c'è una seconda parte vuole dire che qualcosa nella loro storia d'amore dovrá succeder...