39. Sospeso su un filo di vita

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La vita è questa.
Nulla è facile e niente è impossibile .
Corro come non ho mai corso prima , apro la porta di casa e corro sempre più veloce lascio dietro di me la porta di casa aperta ,mio padre che grida da lontano "Dove vai?" non so nessuna risposta ,arrivo davanti casa sua e lui è già lì che mi aspetta , bianco come il latte e gli occhi rossi dal pianto ,mi butto tra le sue braccia e lo stringo forte a me ,lui abbassa la testa nel incavo del mio collo e silenziosamente piange . Alle nostre spalle arriva mio padre con l'affanno ,si ferma a guardarci ma non dice nulla ,so che in questo momento muore dalla voglia di sapere cosa è successo ,ci passa accanto e entra in casa .
Non so cosa dire in queste circostanze non si sa mai cosa dire .
Si stacca dal mio abbraccio e si asciuga le lacrime .
"Vedrai che andrà tutto bene ,lui é un ragazzo forte se la caverà " solo questo riesco a dire ,in fondo cosa si può dire ad un ragazzo che ha un fratello in coma sospeso su un filo di vita?
"Lui è solo lì!" Dice con un fil di voce.
"Lui non è solo perché tutti noi qui stiamo in pensiero per lui "
"Si però io devo andare da lui non posso restare qui"
"Non puoi andare lì ,hai sentito quello che hanno detto i tuoi genitori ,andare lì adesso è inutile ,lascia che vanno i tuoi genitori ,e poi li raggiungeremo noi nel weekend" dico prendendogli le mani per convincerlo
"Okay va bene ,però tu in questi giorni non lasciarmi solo" quando lo dice non mi guarda negli occhi ,come se si sentisse in imbarazzo , gli prendo il viso tra le mani e lo costringo a guardarmi negli occhi
"Non ti ho mai lasciato solo e non ho nessuna intenzione di farlo adesso" lui mi sorride lievemente e poi mi prende anche lui il viso tra le mani e mi bacia ,un bacio sincero ,voluto ,intenso.
"Entriamo dentro ,fa freddo qui fuori ." mi prende per mano e andiamo nel salotto dove c'è mio padre con i genitori di Matt.

"Cassy hai bisogno di una mano con le valigie?" Chiedo alla mamma di Matt davanti alla sogna della sua stanza
"Si tesoro grazie sarebbe molto gentile da parte tua " mi avvicino a lei e inizio a mettere i panni ben piegati nella valigia.
Cassy è molto pensierosa non è attenta a quello che fa e me ne accorgo perché invece di mettere le maglie nella valigia le toglie , è distratta ,preoccupata ,ha paura , e d'altronde nessuno può biasimarla .
"Cassy va a prenderti un bicchiere d'acqua e mettiti sul letto ci penso io a preparare il resto " gli tocco il braccio per farmi guardare , ha le lacrime agli occhi ,come se volesse piangere ma per farlo ha bisogno del mio permesso ,allora l'abbraccio e lei scoppia a piangere,un pianto diverso da Mattia ,questo è il pianto di una mamma disperata , impaurita è preoccupata per la sorte del suo figlio.
"Io non dovevo farlo partire ,non dovevo" dice tra i singhiozzi spostandomi dal mio abbraccio e adagiandosi sul letto
"No non devi dire così perché non è colpa tua ,purtroppo è brutto da dire ma è la verità ,doveva succedere ,ma vedrai che andrà tutto bene ,Cristian è un ragazzo forte ,ha affrontato molti ostacoli nella sua vita e di certo non sarà questo a fermarlo" detto questo lei mi guarda e mi sorride non osa dire nessuna parola ,si alza e va giù in cucina ,forse a prendersi dell'acqua.

"Per qualsiasi cosa chiamateci e teneteci aggiornati sulle condizioni di Cristian e se ci sono miglioramenti " dice mio padre ai signori Maddox mentre salgono in macchina per andare a prendere l'aereo.
"Amore vuoi venire a casa nostra ,così mangi anche qualcosa e ti riprendi un po?" Chiedo a Mattia
"Si piccola grazie ,non mi va di restare a casa da solo" acconsente lui
"Mattia non c'è bisogno che te lo dico ,ma tu in questi giorni che i tuoi genitori non ci sono puoi stare benissimo a casa nostra ,abbiamo la stanza degli ospiti e poi ormai sei di famiglia." Dice mio padre guardandolo fisso negli occhi,resto sorpresa dalle sue parole,lui non è un grande uomo dalle mille parole,e questa volta mi ha sorpresa.
"Grazie mille Gaetano " Matt lo sorride e poi rientriamo a casa tutti e tre.

"Sorellina posso entrare?" Bussa mia sorella Jessica alla porta della mia stanza
"Sì certo entra pure " lei entra e si siede accanto a me sul letto
"La mamma mi ha detto di quello che è successo al fratello di Cristian ,e mi dispiace tanto ,però volevo sapere anche tu come stai "
"Beh a pezzi ,lui è un ragazzo eccezionale anche se è difficile capirlo subito ,ce ne è voluto un po per capirlo , adesso però la cosa che mi preme di più è Mattia "
"L'ha presa molto male ? " chiede preoccupata
"L ha presa male ,ma si sente in colpa perché non è andato ,lui vorrebbe stare vicino al fratello adesso ma non può ,ed io non so che fare ,che dire "
"In queste circostanze non c'è tanto da fare ,l unica cosa che puoi fare è stargli vicino e fargli capire che non è solo " dice prendendomi una mano
"Lui non lo sarà mai perché io non lo permetterò mai!" dico convinta
"Lo so ,conosco mia sorella,e so quanto sei testarda e convinta di fare ciò " le sorrido e poi l abbraccio ,avevo davvero bisogno di parlare con qualcuno ,perché la mia testa sta scoppiando a furia di pensare a cosa fare e a come comportarmi .
Scendo le scale e vado nella stanza di Mattia ,quando entro lo trovo seduto sul letto girato verso la finestra ,questa sera anche se stiamo in pieno gennaio ,il cielo è trapunto di stelle,se non fosse successo tutto questo casino sarebbe una serata stupenda .
Mi siedo accanto a lui senza dire una parola , avvolgo le braccia attorno a lui e appoggio la mia testa sulla sua spalla .
"Mi sono soffermato a guardarle ,sono così belle ,così luminose ,ma non c'è nessuna che potrà rappresentare mio fratello " parla continuando a guardare il cielo
"Semplicemente perché lui non è adatto per stare in quel posto ,perché lui merita di stare qui accanto a tutti noi"

Il giorno dopo.

Questa mattina mi sono svegliata con un forte mal di testa ,questa notte non ho dormito affatto ,ho fatto molti incubi e quando ero sveglia pensavo sempre troppo .
Oggi io e Mattia non andiamo a scuola ,però oggi pomeriggio devo vedermi con la figlia della preside per quel fatidico appuntamento .
Anche mamma e papà si sono presi la giornata libera per stare tutti insieme e per far compagnia a Mattia in modo da non farlo sentire solo .
"Buongiorno ragazzi " dicono mamma e papà entrando in cucina
"Buongiorno "rispondiamo io ,Matt e Giada
"Mattia dormito bene ?" Chiede mamma
"Abbastanza " dice lui ancora con voce rauca
"Che programmi avete per oggi ?" Domanda papà
"Io a lavoro ,tra un po passa Davide a prendermi " risponde Giada
"Noi due dato che non andiamo a scuola pensavamo di andarci a fare una passeggiata questa mattina ,poi oggi pomeriggio io ho l appuntamento con la figlia della preside " dico
"Io oggi pomeriggio vorrei andare a casa a sistemare qualcosa e a prendermi un po di cose ,se per voi non è un problema " dice timidamente Mattia
"Fa come se fosse casa tua te l ho già detto" ribadisce papà
"Perfetto allora io mi dedico a cucinare ,mentre papà sistema qualcosa in casa " dice mamma
"Papà già che ci sei ,ci sono dei quadretti da appendere nella mia stanza " informo a mio padre che è intento a leggere il giornale
"Non puoi farlo tu ?" Sbuffa
"Ti voglio bene " rispondo,nel frattempo io e Matt ci infiliamo i giubbotti per uscire e sento papà che parla con la mamma
"Era un no papà quello?" Chiede lui
"Era un grazie papà che lo fai" chiarisce la mamma ridendo .

Niente sarà più come prima Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora