Al mio risveglio un grande mal di testa mi opprimeva. Non ricordavo come fossi arrivata a casa. Forse Jessica mi aveva accompagnato.
Scesi le scale ed andai in cucina per mangiare qualcosa perché il mio stomaco richiedeva cibo. Misi una tazza di the in microonde e presi i biscotti.
Sentii dei rumori provenire dalla sala. Piano piano mi avvicinai. Notai che sul divano era disteso un ragazzo con la faccia all'ingiù. Era veramente carino, sopratutto senza maglietta.
Cominciai ad osservarlo, aveva spalle larghe e tutti i muscoli belli in vista. 'Mi ero portata a casa proprio un bel ragazzo' pensai.
Il misterioso ragazzo si girò e con mia grande delusione notai che era Cody. Cosa ci faceva sul mio divano? Aspetta ma io avevo appena pensato fosse sexy.
"Buongiorno Emma" disse risvegliandomi dai miei pensieri. "Ti senti bene?" chiese poi. "Si, grazie. Mi hai portata qui tu?" Era una situazione un po' strana. Lui mezzo nudo sul divano e io... io ancora con addosso il vestito.
"Si, eri troppo ubriaca. Ti ho portata a casa e poi io sono sceso di sotto per starti vicino nel caso ti fossi sentita male" Almeno non si era approfittato di me. Aveva fatto un gesto carino, per una volta.
"Grazie" dissi e gli assestai un bacio sulla guancia. Appena mi staccai notai quello che avevo fatto. "Sai" feci una pausa per pensarci bene. "Forse potremmo essere amici" come amico, non era male. E che amico.
"Ma è perfetto" ok era contento, finalmente era riuscito nel suo intento. Avevo fatto anche rima. "Oggi vuoi fare qualcosa, mia nuova amica?" Chiese orgoglioso. "Voglio dormire e mangiare" "Sei proprio una lazzarona" affermò seguendomi in cucina.
"Vuoi fare colazione?" Chiesi tirando fuori la tazza di the dal microonde. Senza rispondermi si alzò e si preparò da solo la colazione. "Fai pure come se fossi a casa tua" scherzai bevendo un sorso di the. "Ormai siamo amici, no?" Annuii e continuai a bere il mio the.
Dopo colazione ci eravamo sdraiati sul divano a guardare la tele. "Vieni a casa mia a mangiare?" Chiese ad un tratto Cody. Ci pensai su. Era davvero il caso? Cioè eravamo amici, ma da un paio d'ore. "Oggi devo studiare" in parte era vero, non era una bugia. "Studiamo insieme, tanto frequentiamo la stessa classe" accettai.
"Prima vado a farmi una doccia però" dissi guardandomi i vestiti. Avevo indosso ancora il vestito della sera prima. I capelli erano arruffati e sicuramente avevo tutto il trucco colato. Modalità panda attivata.
Mi fiondai in doccia e cominciai a lasciarmi accarezzare dall'acqua calda. Avevo quasi finito di lavarmi quando qualcuno aprii la porta. "Cody!!" Urlai tenendomi la tenda della doccia ben salda sul corpo. "Esci immediatamente!!" Gli ordinai. "Già che sei così però..." Non gli lasciai finire la frase. "Esci subito" senza più dire niente uscì dalla stanza.
Eravamo appena diventati amici e questo già ci provava. Passammo il pomeriggio assieme e verso sera tornai a casa mia.
La settimana passò in fretta. Cody si sedeva vicino a me durante le lezioni in comune. A pranzo sia lui che Blake mangiavano con me e le mie amiche. Jessica era felicissima e Blake quel fine settimana le aveva chiesto di uscire.
Questo weekend sarei andata nella mia vecchia città. Mamma e io avevamo rimandato di un weekend visto che io avevo la festa e lei doveva lavorare.
Partimmo venerdì sera e dormimmo nella mia vecchia casa, ormai non più nostra. Passai tutto il pomeriggio con papà mentre mamma finiva di sistemare alcuni scatoloni. La sua nuova moglie col bambino sarebbero tornati domani visto che erano dai genitori di lei.
Quella domenica mattina finalmente vidi il mio fratellino. Mi era mancato così tanto. "Emma perché non porti Marti in spiaggia a fare un giro?" Chiese Betty, la nuova moglie di mio papà.
Era una proposta allettante, andare via dalla casa di mio padre, andare via dall'uomo che mi aveva abbandonato per potersi rifare una vita con un'altra, andare via dalla donna che aveva portato via mio papà e passare un po' di tempo con mio fratello. "Va bene"
Quando uscii di casa un vento caldo mi spostò i capelli. Io e Jonathan andammo in spiaggia. Era così carino mentre correva sulla spiaggia, a piedi nudi, sotto il sole.
Mentre osservavo Marti andare verso la riva sentii una palla arrivarmi addosso seguita da una voce familiare. "Emma, che ci fai qui?" Trevor. Quel ragazzo voleva proprio rovinarmi.
Senza degnarlo di uno sguardo andai da Marti e lo presi in braccio. Era ora di andare. Mi incamminai per tornare a casa. "Dai Emma aspetta" sentii una mano toccarmi la spalla e mi girai. "Perché dovrei? Le uniche persone che pensavo mi fossero fedeli mi hanno tradito" dissi con le lacrime che minacciavano di uscire.
"Senti mi dispiace io non volevo" disse cercando di scusarsi, fallendo miseramente. "Ti dispiace?" Dissi alzando la voce. "Allora se ti dispiace veramente dimmi: ci parli ancora con loro? Vi frequentate? Mi hai mai scritto? Mi hai mai chiamato? Hai mai cercato di metterti in contatto con me anche solo per chiarire?" Lui annuì alle prime due domande. E poi scosse la testa per dirmi di no. "Non credo che ti dispiaccia allora" detto questo mi voltai e me ne tornai a casa.
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Ragazzo complicato (IN REVISIONE)
RomanceEmma, bella, intelligente e festosa. Ha una vita da invidiare. Degli amici fantastici, un ragazzo bellissimo e dei voti alti a scuola. Purtroppo per lei le cose cambiano. La madre deve trasferirsi per lavoro. L'unico lato positivo che riesce a pens...