Cody invece di portarmi a casa mi portò in posto sulla spiaggia. Era lontano dalla casa al mare di Elizabet.
Scendemmo dalla macchina ed andammo a sederci sugli scalini del porticato di una casa. Ormai era notte e l'aria fresca delle 2 del mattino mi rinfrescava la faccia. La luna era in alto ed era piena, molto più bella del solito.
Restammo a guardare il mare muoversi. Ad un certo punto, stanca di vedere le onde avvicinarsi sempre di più, anche se era uno spettacolo bellissimo, mi girai verso Cody. Era stupendo come al solito, la luna gli illuminava il viso e faceva risaltare i suoi splendidi occhi. I capelli erano scompigliati per via del poco vento che c'era ma lui rimaneva uno schianto comunque. Portava una camicia bianca che gli faceva risaltare i muscoli tonici e i primi due bottoni aperti facevano risaltare i pettorali sodi.
Lui non disse niente ma continuò a fissare davanti a se, così decisi di parlare. "Allora?" Chiesi. Non sapevo se quell'allora significasse 'allora me lo dici?' Oppure 'allora cosa facciamo?'. Qualsiasi interpretazione lui gli avesse dato mi sarebbe andata bene, l'importante è che mi dicesse qualcosa.
"Emma ti spiegherò tutto ma ora non ho voglia. Non voglio rovinarmi la serata per colpa di una ex. Stanotte la voglio passare con te e non voglio pensare a nessun altro che sia all'infuori di te."
Quelle parole, anche se sdolcinate, mi addolcirono il cuore e decisi di lasciar correre. Avrei chiesto spiegazioni un altro giorno, stanotte, come aveva detto lui, volevo solo pensare a noi due. Ci spostammo dagli scalini del porticato e andammo a sederci sul dondolo.
Cody entrò in casa per poi uscire subito con in mano una grande coperta. Anche se era inverno non faceva così freddo ma di notte la temperatura scendeva e io non indossavo una giacca abbastanza pesante.
Restammo abbracciati fino alle cinque del mattino poi decidemmo di entrare in quella casa e andammo a sdraiarci su un lettone. Era buio e non vedevo niente, così mi distesi sul letto e Cody mi coprì di nuovo. Si avvicinò a me e mi strinse forte da dietro e io mi addormentai subito. Dormii fini alle dieci del mattino quando un profumo di croissant mi svegliò con un certo languorino . Stropicciai gli occhi e mi alzai a sedere e trovai un vassoio accanto al letto pronto per la colazione. Vicino al succo di frutta c'era un bigliettino con sopra scritto "Buongiorno❤️ sono andato a fare una corsetta ci vediamo al mio ritorno"
Appoggiai il vassoio sulle ginocchia e cominciai a mangiare. Mi guardai in giro tra un sorso di succo e un morso di croissant e constatai che non avevo mai visto quella casa. Non sapevo nemmeno se fosse sua.
Finita la colazione, mi alzai ed andai ad esplorare la casa. Non era una casa enorme ma non era nemmeno piccola. Aveva un bagno, una sala da pranzo con la cucina e la camera da letto dove avevo dormito. Poi in fondo al corridoio trovai un'altra stanza. La porta era chiusa, così l'aprii.
Entrai ed accesi la luce. Non era una luce normale come tutte le altre, ma era soffusa e colorata. Al centro della stanza, sotto la finestra vidi un letto matrimoniale enorme dove sopra di esso c'erano sparsi ovunque petali di rose rosse. Per terra, intorno al letto c'erano delle candele tutte in fila. Le persiane erano chiuse e la luce soffusa insieme a tutto il resto rendeva tutto così romantico. Andai a sedermi sul letto quando sentii la porta della casa aprirsi e sentii la voce di Cody. "Emma" Urlò non appena chiuse la porta. "Emma sei sveglia?" Chiese poi. Presumo che non vedendomi in stanza mi chiese dove fossi. Io lo chiamai e lui segui la mia voce. Appena entrò cominciò a giustificarsi. "Emma posso spiegarti. Non è come pensi, cioè forse si ma c'è una spiegazione" disse venendomi in contro e sedendosi vicino a me. Io lo baciai a stampo senza dire niente. "Volevi che la mia prima volta fosse romantica?" Chiesi poi, sapendo già la risposta. "Io voglio che la tua prima volta sia perfetta. Voglio che sia proprio come te la sei immaginata, anzi meglio. Voglio che sia come nei romanzi che leggi e su cui fantastichi da una vita. Non voglio che sia deludente voglio che sia il massimo" non lo lasciai finire perché gli saltami addosso e lo baciai.
Lui ricambiò il bacio più che volentieri e mi fece sdraiare adagiandosi sopra di me. Il bacio si fece più passionale e io gli passai una mano sul petto sodo. Improvvisamente si staccò e mi guardò dritto nei gli occhi. Erano pieni di desiderio ma allo stesso tempo preoccupati. "Sarà meglio fermarci qui" disse staccandosi ancora di più. Ma io non volevo fermarmi, così gli allacciai le gambe in torno alla vita per tenerlo vicino a me. Lui mi guardò sorpreso ma non ci feci molto caso perché lo baciai di nuovo. I baci erano casti ma poco dopo ritornarono come prima e io sentii che anche lui non voleva fermarsi lì. Il suo corpo diceva una cosa ma la sua mente diceva tutt'altro perché si stacco di nuovo. Prima mi fissò le labbra con desiderio e poi ritornò a guardarmi dritto negli occhi con quell'incessabile voglia. "Emma fermiamoci qui perché dopo sarà impossibile" disse staccandosi completamente da me. "Ma io non voglio fermarmi" dissi. Lui mi guardò sempre più confuso e io gli tolsi la maglietta sudata che indossava. Lui cominciò a baciarmi il collo e poi mi tolse il maglietta che indossavo dalla sera precedente. Ci togliemmo tutti i vestiti uno ad uno finché non rimanemmo completamente nudi.
Eravamo solo io e lui. Non c'era nessun'altro. "Sei davvero sicura?" chiese per un'ultima conferma. "Mai stata più sicura di così"
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Ragazzo complicato (IN REVISIONE)
RomanceEmma, bella, intelligente e festosa. Ha una vita da invidiare. Degli amici fantastici, un ragazzo bellissimo e dei voti alti a scuola. Purtroppo per lei le cose cambiano. La madre deve trasferirsi per lavoro. L'unico lato positivo che riesce a pens...