19. E ti voglio

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Cody mi portò a casa sua. Durante il viaggio non ci eravamo nemmeno detti una parola. Io gli avevo chiesto il silenzio e lui il silenzio mi aveva dato.

Una volta entrati in casa mi portò in camera sua. "Quindi tu ti sei fatta così bella solo per lui?" Chiese Cody quasi ferito. "Mi aveva promesso una cena romantica e io volevo essere elegante. Davvero mi trovi bella?" Chiesi. Mi sembravo una bambina, da quando mi interessava il suo giudizio?

"Emma ma tu sei sempre bella, ma non capisci che non devi stare con certa gente. Mi vuoi raccontare cos'è successo?" Chiese lui sedendosi sul letto. Io lo raggiunsi e gli spiegai tutto. "La cena è andata benissimo, lui ha bevuto un po' e quando ci siamo seduti sul divano a guardare un film lui mi ha baciato. Poi si è spinto oltre e io non volevo ma lui non si staccava da me. Così gli ho tirato un calcio e me ne sono andata. Sicuramente è colpa dell'alcol. Era ubriaco e non si è reso conto di quello che stava facendo" dissi con un po' di tristezza negli occhi.

"Emma non dubito che lui abbia bevuto, ma c'è sotto di più. Lui fa uso di droghe. Tu non sei la prima con cui ci prova. Io ti avevo avvertito ma tu non mi hai ascoltato. Io avevo un'amica, la quale si era innamorata di lui. Lui all'inizio si dimostrava carino con lei e sembrava proprio il ragazzo perfetto. Poi una sera ci provò con lei ma lei non si sentiva pronta. Lui non l'ascoltò ed andò avanti. Lei non era forte come te e non ce la fece a scappare. Così... così..." non riuscì a finire la frase perché stava per mettersi a piangere. D'istinto lo abbracciai forte e lui ricambiò.

"E ora lei dov'è?" Chiesi sperando di non procurare altro dolore. "Ha dovuto trasferirsi, non ce la faceva a vedere tutti i giorni quella faccia da cazzo. Io ho cercato di avvisarti ma tu hai la testa dura. Ora io e lei ogni tanto ci sentiamo ma mi manca molto sai..."

Cody ha sempre avuto ragione e io non l'ho mai ascoltato. Mi aveva messo in allerta su Henry ma io ho la testa di cazzo e non l'ho ascoltato. Dio perché sono fatta così.
Mi sentivo sporca, sporca perché quelle mani viscide mi avevano toccato.

"Cody, posso farmi una doccia?" Chiesi. "Certo se vuoi vengo anch'io" propose con fare malizioso. "Spiritoso" dissi dandogli uno spintone. "Tu intanto vai in bagno che io ti preparo gli asciugamani e ti presto una maglietta per dormire."

Entrai in bagno e aprii l'acqua per farla scaldare. Nel frattempo mi spogliai. Mi guardai allo specchio e vidi tutto il mio trucco colato. Ero tutta rossa in viso per il pianto.

Appena regolai l'acqua, entrai in doccia. Dopo una decina di minuti entrò Cody. "Ti ho portato gli asciugamani, una mia maglia e anche un paio di boxer. Comunque se vuoi la mia offerta è ancora valida" disse avvicinandosi alla tenda della doccia. "Cody aspettami a letto va" dissi e lui se ne andò deluso chiudendo la porta.

Dopo una buona mezz'ora, uscii dalla doccia e mi asciugai. Il trucco era sparito ma la mia tristezza negli occhi era rimasta. Misi la maglietta di Cody, i boxer e poi mi pettinai i capelli.

Quando uscii dal bagno lo trovai sdraiato nel letto occupato a guardare il telefono. Corsi e mi buttai addosso a lui. "Non sei poi così leggera come sembri." Disse cominciando a farmi il solletico. Io mi dimenai e cominciai a ridere. "Cody smettila" dissi ormai con le lacrime agli occhi per via del ridere.

"Smetterò quando mi dirai che non il più bel ragazzo su questa terra e che tu mi vuoi" disse aumentando il ritmo. "Mai" dissi ormai esausta. Non volevo ammetterlo mai lui aveva ragione ancora una volta. "Dillo" mi incitò. "Ok ok sei il ragazzo più bello di questa terra" dissi arrendendomi. "Finisci la frase" disse ma io non parlai. "Finiscila" mi ordinò. "Ok ok e ti voglio, ti voglio con tutto il cuore" e non stavo mentendo. Lui cessò finalmente di muovete le sue mani sul mio corpo.

Mi guardò negli occhi e cominciò ad avvicinare il suo viso al mio. Ero attratta da lui e come se non riuscissi a fermarmi, mi avvicinai a lui.

A un centimetro di distanza dalla mie labbra alle sue, si fermò. Io volevo baciarlo in quel momento ma non avrei mai fatto la prima mossa. La tensione stava aumentando e anche la mia voglia di baciarlo. Quando sembrò che stesse per baciarmi, si allontanò e si sdraiò bene sotto le coperte.

"Perché?" Chiesi. Non sapevo come mi fosse uscita dalle labbra quella parola. "Cosa?" Chiese lui non capendo. "Perché non mi hai baciato?" Chiesi. Sembravo una bambina alla quale le era stato tolto il suo gioco preferito.

Lui si alzò, mi prese il volto fra le mani e mi guardò dritto negli occhi. "Non ti ho baciato perché volevo che il nostro primo bacio fosse speciale e non un semplice cliché. Quindi domani sera ti porto fuori a cena per un vero appuntamento" disse e io rimasi scioccata dalle sue parole.

Ragazzo complicato (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora