Cody voleva un appuntamento con me? Vi rendete conto? Ma io non sapevo se lo volevo. Cioè si però mi ero appena lasciata con Henry anche se non stavamo proprio assieme.
Ma Cody era Cody non potevo rifiutare. Durante la notte dormimmo abbracciati e come al solito la mattina c'era qualcosa di mezzo tra noi che non doveva esserci. "Buongiorno" disse Cody appena aprì gli occhi e mi diede un bacio sulla fronte.
"Buongiorno a te e al tuo amichetto" dissi con un po' di vergogna. Lui guardò in basso e si mise a ridere. "Il mio amichetto, mi piace sentirtelo dire" disse stringendomi forte tra le sue braccia.
Passammo la giornata assieme e il pomeriggio mi aiutò a studiare storia. Dovevo recuperarla per forza. Verso le sei me ne tornai a casa per farmi una doccia e per cambiarmi.
"Mamma sono a casa" urlai appena varcai la porta di casa. "Emma sono in cucina" disse.
La raggiunsi e vidi che era in compagnia. "Questa è Clara la mamma di un tuo compagno di classe" disse mia madre mentre la donna mi porgeva la mano."Piacere io sono Emma. Lei dovrebbe essere la madre di..." la guardai bene prima di pronunciare un qualsiasi nome. Aveva dei lineamenti familiari, troppo familiari. "Sono la signora Sanders, la madre di Cody e Dylan" disse lei stringendomi la mano saldamente.
Ecco a chi assomigliava. Una donna del genere non poteva che non somigliare al mio Cody. Anche se mio non lo era affatto. "Allora signora Sanders sono appena tornata da casa sua senza saperlo. Io e Cody siamo molto amici" forse qualcosa di più ora. Mi rammentò la mia vocina interiore.
"Chiamami pure Clara" disse la mamma di Cody. "Io vado di sopra a lavarmi mamma, stasera esco anche a cena"
Detto ciò salii le scale e mi fiondai in doccia. Lavai i miei capelli e il corpo. Non volevo completamente lavarmi perché avevo ancora il suo profumo addosso. Ma dovevo.
Verso le sette ero pronta. Indossavo un vestito blu notte lungo fino a metà coscia, era leggermente scollato davanti e aveva una cinta in vita.
Ai piedi indossai un paio di tacchi bianchi e una giacca dello stesso colore. Non mi era solito camminare sui tacchi, così prima feci qualche prova.
Alle sette e mezza Cody passò a prendermi in macchina e mi portò in un ristorante. Non era molto lussuoso ma nemmeno scadente. Era perfetto, perché se mi avesse portato in un ristorante troppo costoso, mi sarei sentita in imbarazzo perché sarebbe stato strano per noi.
"Questo ristorante è davvero bello" dissi appena ci sedemmo al tavolo.
"Tu lo sei di più" cominciò lui. Io arrossii ma per fortuna si fermò lì con i compimenti altrimenti mi sarebbe venuto il diabete.La cena fu fantastica, mangiammo varie portate e al momento del dolce, Cody ordinò una torta da dividere in due. "Ci porti la torta della casa con due forchette per favore" chiese al cameriere.
Dopo vari minuti arrivò con la nostra ordinazione. La mangiamo insieme e fu una cosa molto romantica. Cody mi sembrava un tipo tutt'altro che romantico.
Dopo la cena andammo al molo e ci sedemmo sulla spiaggia. "Emma io sto davvero bene con te, tutto quello che ti ho detto nel ripostiglio è vero. Io ti voglio e ti ho sempre voluto. Non farmi ripetere le stesse cose perché non so nemmeno io come abbia fatto a dirtele. Ora, dimmi, tu provi lo stesso?" Mi chiese Cody speranzoso. Il chiarore della luna gli illuminava il viso e lo rendeva ancora più sexy.
Io mi avvicinai ma non risposi. Presi la sua testa fra le mani e lo guardai dritto negli occhi. "Cody secondo te perché non mi sentivo pronta con Henry? Secondo te perché ad Halloween me lo sono portata a casa dopo averti visto con quella biondina? Secondo te perché a volte non ci parlavamo? Perché io provo i tuoi stessi sentimenti ma cercavo di reprimerli perché siamo amici e non volevo rovinare la nostra amicizia. Ma ora ho capito che non la rovineremo perché bisogna provare e se non ci provassimo so già che finiremmo per litigare."
Detto ciò mi avvicinai ancora di più e lo baciai. Il bacio fu lento ma pieno di desiderio. Era da quando ci eravamo conosciuti che desideravamo questo momento, anche se nel profondo, e finalmente era arrivato. Lui mise le sue mani sulle mie guance e io gli strinsi il collo con le braccia. Lui chiese accesso alla mia bocca con la lingua e io di certo non glielo negai. Il bacio diventò più intenso e più passionale. La sensazione che provai in quel momento non l'avevo mai provata con nessuno. Forse perché lo amavo. Anzi era troppo presto per dire che era amore. Ma in quel momento io mi sentivo innamorata.
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Ragazzo complicato (IN REVISIONE)
RomanceEmma, bella, intelligente e festosa. Ha una vita da invidiare. Degli amici fantastici, un ragazzo bellissimo e dei voti alti a scuola. Purtroppo per lei le cose cambiano. La madre deve trasferirsi per lavoro. L'unico lato positivo che riesce a pens...