capitolo 28

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Il cervello le impose di svegliarsi, attivando la sveglia biologica della mattina presto. Guardò la sveglia: le 09.30. Si era addormentata alle 04.00, aveva dormito solo cinque ore e mezza e tutto il suo corpo sembrava risentirne. Con un sonoro sbuffo si mise a sedere sul letto, mentre un conato di vomito le ingarbugliava lo stomaco: l'alcool probabilmente. Cercò di regolare il respiro per evitare di vomitare ma sembrò non riuscirci, così corse in bagno nonostante la testa le girasse vorticosamente. Dopo si sentì svuotata e senza fiato. Si sciacquò la faccia e, guardandosi allo specchio, si rese conto di essere ancora truccata. Afferrò il beauty case di Elizabeth e si struccò. La sera prima, una volta rientrata, era riuscita soltanto a spogliarsi, lasciare i vestiti per terra e gettarsi nel letto. In quel momento i flash della serata le invasero la mente a ritroso, provocando dolore alle tempie: Edward che la portava a casa, David e Bellatrix incollati sul divano, Enea interessato a Clear, Edward che ...

-oh merda! - disse alla sua figura nello specchio, toccandosi le labbra. Era successo davvero? Edward l'aveva baciato? O l'aveva solo sognato? –sarebbe peggio se lo avessi sognato- constatò.

Tornò in camera e si rese conto di avere addosso solo un pantaloncino e una maglietta. La sera prima l'alcool doveva aver fatto salire la sua temperatura corporea, ma adesso il suo corpo era infreddolito. Infilò una delle felpe di Enea che gli aveva rubato tempo prima all'orfanotrofio. Pensò al suo amico e afferrò il telefono, per chiamarlo. Rispose praticamente subito.

-buongiorno- disse la voce roca del ragazzo.

-a te- disse lei esitante.

-si, Edward ti ha baciata ieri sera- chiarì lui senza che Elise dovesse aggiungere altro.

-devo dirlo a Torch? - chiese lei in un sospiro. Si stupì del fatto di aver pensato ad Edward prima ancora che pensare a Torch, quella mattina.

-credo sia meglio di no, tu non hai colpe ma Torch se la prenderebbe con i gemelli e con Heat- rispose Enea dopo uno sbadiglio.

-è stato Heat a scommettere con Edward? - chiese Elise stupita.

-da quel che so, sì. Pensa che Edward mi ha chiesto il permesso di farlo- rise lui.

-e tu glielo hai dato? - sbottò Elise.

-gli ho semplicemente detto che non è affar mio- si giustificò lui. Elise sbuffò. –l'ho anche avvertito che lo avresti picchiato, ma non mi ha ascoltato. - rise poi. Enea la salutò dicendole che voleva tornare a dormire e lei si mise a pensare alle sue parole, spostando subito dopo i suoi pensieri sul ragazzo dai capelli rossi. Chissà a che ore è tornato, si chiese. Con l'imminente bisogno di dormire tra le braccia del ragazzo, uscì dalla camera per dirigersi nella sua. Aprì la porta, convinta che stesse dormendo e che bussare fosse superfluo. Aveva ragione, bussare era superfluo dato che lui non era in camera. La camera era completamente in ordine, così come il letto, immacolato come se nessuno ci dormisse da giorni. Torch non aveva dormito a casa, Torch non aveva dormito nel suo letto. Non perse tempo, si chiuse la porta alle spalle e si diresse verso quella di Gazelle. Lo trovò lì, con la camicia sbottonata, i jeans ancora addosso, profondamente addormentato. Questo però non la tranquillizzò affatto. Si decise a svegliarlo senza troppi riguardi.

-che vuoi? - rispose la voce assonnata del ragazzo, mentre si copriva il viso con il cuscino, nonostante la camera fosse più buia del solito.

-dov'è Torch? - chiese spiccia.

-non lo so-brontolò lui. lL sua voce era appena udibile, andava sempre più ad affievolirsi, Gazelle si stava addormentando di nuovo. Ma Elise non aveva intenzione di permetterglielo.

-non eri con lui? - insistette. Gazzelle sbuffò, si tolse il cuscino dalla faccia e la guardò con sguardo truce.

-Lui portava Neppten, io ero con Jordan e per di più eravamo tutti, e ripeto tutti, da capo a piedi, ubriachi fradici e stava sorgendo il sole. Ora, io non ho la più pallida idea di dove sia Torch e non me ne può fregar di meno. - disse rabbioso. –Adesso, mia cara rompicoglioni, potresti farmi il santo piacere di uscire e di non svegliarmi finché non ci dobbiamo preparare per stasera? -

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