Capitolo 23

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CORA
Panico.
Daniela che rovesciava un liquido trasparente in testa a Vix. Poi lanciò  la bacinella contro di noi e finì sulla tempia di Barbara.
Si era fatta davvero male e Vix era ricoperta di una sostanza stranissima.
-Brutta stronza, che ti salta in mente?!- Gridò Irina contro di lei, alzandosi dal letto.
-Questa è la punizione per aver fatto la gatta morta da quando sei arrivata!- Disse verso Vix con una certa soddisfazione.
"Questa casa" pensai io "trasforma le persone".
Guardai Vix che cercava di togliersi di dosso quella sostanza.
Per fortuna, Daniela non era stata abbastanza brava a versarla sulla nuca. Ma i capelli lunghissimi di Vix, ora erano tutti appiccicati ai vestiti, dal mento in giù. Sembravano neve che si scioglieva al sole.
Mentre cercavo di capire come aiutarla, notai Zoe ed Irina che lottavano contro Daniela. Barbara, nonostante il dolore provocato da quella pazza, era andata al piano di sotto a cercare aiuto dagli altri ragazzi.
Il primo a sopraggiungere fu Diego, il ragazzo con la pelle scura e la felpa.
Si intromise tra le ragazze e cercò di fermarle. Con un braccio sbarrava la strada a Zoe ed Irina; con l'altro tratteneva Daniela.
Sentivo quella strana puzza che avevamo avvertito anche in giardino. Cosa diavolo era?!
Arrivarono anche gli altri, e con loro la povera Barbara abbracciata dal fidanzato.
Tra i due, era lui ad essere in stato di shock. Non era riuscito a proteggerla, di nuovo. Si sentiva sempre più inutile: la sua fobia stava degenerando.
-Barbara... Tu sanguini.- Disse Vix con un filo di voce.
Mi voltai e vidi del sangue colare sulla guancia di Barbara.
Panico.
-Vix, cerca il kit di pronto soccorso; dovrebbe essere tra i regali della cesta.- Dissi mantenendo la calma. Dovevo mettere dei punti a Barbara, al più presto.
Vix scattò al piano di sotto.
Tirai Barbara per un polso e la trascinai in bagno. Nello stipetto attaccato al muro trovai dell'acqua ossigenata. Dopo aver individuato il taglio, né versai un po'. Barbara digrignò i denti ma non fece un fiato.
Era un bel taglio il suo, causato dall'impatto di quella scodella con la sua testa. Il sangue usciva copioso e non accennava a fermarsi.
-Ho trovato questa ma non so se ci sta l'occorrente che ti serve!- Disse Vix, entrando precipitosamente in bagno. Aveva trovato una valigetta del pronto soccorso e per fortuna, all'interno, c'era tutto.
-Barbara, devi fidarti di me.- Le dissi. Potevo aiutarla ma non sapevo se si sarebbe fidata.
-Vai, sono pronta.-
Dissi a Vix di spostare e legare i capelli che coprivano la ferita. Per fortuna si trovava vicino alla tempia, perciò non c'era bisogno di tagliare i capelli.
Lentamente iniziai a mettere i punti. Barbara non diceva nulla e stava ferma, Vix, assecondava i miei movimenti in modo strabiliante. Il fidanzato di Barbara si era rintanato in un angolo del bagno, seduto a terra, ginocchia al petto e con le mani tra i capelli.
Patetico.
Dal nulla poi apparve Ascanio, seguito da Levi.
Gli altri ragazzi erano usciti dal bagno in fretta e furia avendo sentito le urla dello scontro.
-Che sta succedendo qui?- Chiese Levi, guardandomi negli occhi.
-Fermatele!- Esclamò Vix indicando Irina, Zoe e Daniela.
-Vix che cosa hai in testa? E perché Barbara sanguina? Dove è quel coglione del tuo ragazzo?!- Sbottò Ascanio, rimasto in religioso silenzio fino a quel momento. Era una furia: aveva già capito che la sostanza sui capelli di Vix era qualcosa di irremovibile. A me sembrava resina o qualcosa di similmente appiccicoso. Vix avrebbe dovuto per forza tagliare i suoi lunghi capelli. Poi il suo sguardo si era soffermato su Barbara, sottoposta ad un'operazione di emergenza tra le mie mani. Ascanio non poteva tollerare tutto ciò, e neanche Levi.
-Fatto.- Dissi a Barbara che tirò un sospiro di sollievo. Avevo fatto del mio meglio, il sangue si era fermato e la ferita era completante chiusa.
-Wow... Cora, come hai fatto?- Chiese Vix, dimentica delle sue condizioni.
-Infermieristica.-
Notai lo sguardo compiaciuto di Levi prima che si precipitasse nell'altra stanza a fermare quelle tre, seguito da un Ascanio veramente incazzato.

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