Capitolo 37

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OCEANO
Avevamo preparato un pasto perfetto: arrosto al vino rosso, con verdure di stagione cotte e crude, una torta rustica e la frutta fresca. Ero molto orgoglioso e non vedevo l'ora di chiamare Irina e le ragazze.
-Le chiamiamo?- Chiese Thom.
-Ok.-
Tutti noi ci affacciammo verso le scale per chiamare il resto dei coinquilini ma una visione non ci fece parlare; davanti a noi, sul terzo gradino della grande scala di legno, c'erano Cora e Levi che si baciavano appassionatamente.
-Ok... non riesco a distinguervi per quanto siete appiccicati.- Disse Ascanio con il suo solito tono placido e tranquillo.
-Ragazzi... alla casa è piena di camere...- Dissi io.
Quei due si scollarono chiaramente imbarazzati, e subito dopo tutti noi sobbalzammo.
Un grido, cocci che si rompono, serrature.
-Di sopra, di sopra!- Urlò Levi come impazzito. Tutti noi corremmo al piano superiore chiamando tutti per nome.
Le ragazze si trovavano nella camera di Vix e Lorenzo, mentre Diego era in bagno.
-Che succede?- Chiese aprendo la porta.
-Ma non hai sentito? Dove sono Daniela e Riccardo?- Dissi.
-No non ho sentito nulla...-
Strano. Forse il bagno era un luogo insonorizzato?
-Ragazze state bene? Lorenzo?- Chiese Cora entrando in camera di Vix.
Loro, al contrario di Diego, avevano sentito tutto e si erano raccolti tutti su un letto.
-Stiamo bene ma...due persone non ci sono.- Disse Barbara. Era chiaro che Daniela e Riccardo si fossero appartati di nuovo. Ma questa volta, sarebbe forse stata fatale?
Stranamente le serrature tardavano a scattare. Non potevamo fare niente. La porta della camera della morte non si poteva abbattere, e non si udivano più suoni provenire da li.
-Stavo leggendo il diario di Luigia perché non potevo unirmi a voi prima... sono andato avanti ed ho scoperto che lei venne rifiutata dal suo grande amore dopo che egli scoprì il suo disturbo...-  Disse Diego.
Lui stava leggendo in bagno...
-È per questo che non hai sentito nulla! Stavi leggendo la storia di Luigia e lei ha voluto che non ti distrassi. Ragazzi, non so voi, ma io nel sovrannaturale ci credo e penso proprio che Luigia sia il killer che ci sta sconvolgendo la vita.-
-E gli scienziati?-Chiede Irina.
-Non lo so! Si sono fatti vivi solo il secondo giorno. Che siano morti anche loro?- Proposi.
Poi le serrature scattarono e noi ci precipitammo nella camera della morte.
Sullo specchio un messaggio: "un amore falso non è degno di esistere". E poi due scritte rosse: Nictofobia/asfissia.
            Atelofobia/infarto.
Daniela si trovava a terra con un sacco nero in testa e legato attorno al collo con uno spago. Riccardo invece giaceva seduto su una sedia, con la testa poggiata sulla spalla sinistra, la bocca aperta e piena di schiuma.
La paura si insinuava sotto la nostra pelle. Ormai eravamo certi che Luigia aveva intenzione di ucciderci tutti. Ma perché?
Un pensiero iniziò a farsi strada nella mia testa: il suo cuore era stato infranto a causa del disturbo di personalità che la affliggeva. Un amore malato per quell'uomo e un odio profondo verso il padre. Coloro che sono morti erano tutte persone deboli, in preda alle loro fobie. Ma noi scateniamo il suo rancore perché ci stiamo innamorando... quale sarà il nostro destino?

I ragazzi di Villa Luigia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora